QUARTO

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4. "Hai visto come mi ha guardato?" "No, come?" "Come se avessi appena provato a fregargli il ragazzo!"

-Ok, vado a ordinare, tu trova un tavolo.-, dice Hyunjin, gesticolando verso il locale pieno di clienti.

-Mh, certo. Se non trovo niente ti raggiungo, ok?-, gli risponde Seungmin, guardando con disapprovazione l'ambiente affollato.

Hyunjin si allontana verso il bancone e non si stupisce di trovare Jeongin dietro la cassa, a rispondere gentilmente a una signora. -L'ordine è sbagliato? Glielo rifaremo subito, scusi per il disturbo.-.

-No, l'ordine è giusto, non mi piace!-, la donna ribatte subito, piccata.

-Beh, purtroppo su questo non possiamo fare molto, mi spiace. Vuole ordinare altro?-, ma come faceva a non perdere la pazienza? Avere a che fare con clienti del genere dev'essere impossibile.

-Guarda, questo posto è pessimo, non tornerò più!-, grida esasperata dalla gentilezza del povero ragazzino, allontanandosi verso l'uscita.

-Abbia una buona giornata!-

-Tu no, ragazzetto!-, gli grida dietro questa prima di uscire. Jeongin sospira e appoggia la testa sul registratore di cassa, premendo qualche pulsante. -Il suo totale sono quarantamila won, signore. Carta o contanti?-, borbotta.

-Ehm, posso ordinare?-, lo richiama alla realtà Hyunjin, sollevando un indice, poco convinto.

Jeongin solleva subito la testa, rosso per la brutta figura. -Ehm, certo, Hyunjin hyung.-, dice educatamente, mentre cancella i quarantamila won dal registratore.

-Due caffè al cioccolato con panna, grazie. C'è tanta gente oggi, vedo.-, prova a intavolare una conversazione il maggiore, spostando il peso da un piede all'altro, in imbarazzo.

-Ehm, sì. Chan, due caffè al cioccolato con panna, per favore, puoi smetterla con quel cellulare?-, il ragazzo interpellato annuisce gravemente, senza però lasciare il telefono di mano. -Saranno diecimila won.-.

Hyunjin passa al minore la somma dovuta e riceve lo scontrino.

-Avete un tavolo? Oppure...-, inizia a chiedere Jeongin, ma viene interrotto.

-No, almeno per ora no. Seungmin è andato a cercarne uno, ma non so quanto possa averlo trovato.-, gli risponde Hyunjin. -Resto ad aspettare i caffè, così poi li prendo io. Vai a scuola?-.

-Sì, ho iniziato quest'anno l'università... tu, hyung?-.

-Sì, al secondo anno. Magari ci si trova in giro, dove...-, stava iniziando a chiedere il maggiore, quando è interrotto dalla voce del suo ragazzo.

-Ehm, ho cercato per tutto il posto, ma non ho trovato niente.-, gli dice, e a Jeongin non sfugge lo sguardo che gli ha mandato, per quanto stia facendo finta di nulla.

-Oh. Beh, se possiamo ce lo facciamo travasare in un bicchiere?-, propone Hyunjin, che invece è ignaro di come il suo ragazzo abbia guardato il barista.

Chan, da dietro il bancone, annuisce e, facendo attenzione a non versarne sul tavolo, sposta il caffè in due bicchieri da asporto e li passa ai due.

-Grazie per essere venuti da noi. Arrivederci e godetevi il caffè!-, saluta, seguendo la formula, Jeongin. Hyunjin si volta a fare un cenno con la mano, mentre Seungmin si limita a borbottare un 'arrivederci' a mezza voce.

Jeongin appoggia la testa al registratore di cassa disperato. -Hai visto come mi ha guardato?-, fa a Chan, che ha rovesciato del caffè, e sta ripulendo.

-No, come?-

-Come se avessi appena provato a fregargli il ragazzo!-

-Scusa, ma non sarebbe quello che vuoi fare?-

-Sai che non sei d'aiuto, hyung?-

Il loro collega, Jaebum, li interrompe mentre discutono. -Ok, non so che diavolo Chan abbia combinato stavolta, ma vi va di venire a una festa stasera? La fa un mio amico, Jackson, a casa sua.-

Ignorando Chan che cerca di dire "Ma sei un neonato!", Jeongin accetta, e assicura anche la presenza dell'altro.

^

Hyunjin beve un sorso del suo caffè, sorridendo mentre guarda il suo ragazzo improvvisare dei passi di danza al ritmo della canzone che si sente uscire da un supermercato.

Seungmin sta ridendo a voce alta, imitando la coreografia della canzone, rischiando di far cadere per terra tutto il suo caffè, che non ha ancora finito.

-Sei un disastro.-, esclama amorevolmente Hyunjin quando l'altro inciampa sulle piastrelle del marciapiedi e quasi cade per terra.

-Solo perché sei un ballerino non vuol dire che anche noi altri abbiamo la stessa grazia!-, risponde Seugmin, ancora ridendo.

-Stai dicendo che sono grazioso?-, sorride onorato Hyunjin.

-Il più grazioso di tutti.-

Hyunjin ride, e mette un braccio intorno alla vita del suo ragazzo, che sorride, arrossendo un po'.

-Hey Minnie, me ne stavo dimenticando... mio cugino Jinyoung hyung ha detto che un suo amico, Jackson hyung, fa una festa stasera, e ha invitato un sacco di gente, ti va di venirci con me?-

Seungmin rimane un attimo a pensarci. -Non mi piacciono tanto le feste, ma ci vengo solo per te. Basta che non mi lasci da solo in mezzo a un branco di ubriachi.-

Hyunjin lo abbraccia, saltellando di gioia. -Giuro che non ti mollerò da solo. Lo sai che ti amo, vero?-

Seungmin sorride, ricambiando l'abbraccio entusiasta del suo ragazzo. -Anche io, Jinnie.-

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Quanto. Ho. Scritto.

Sono tipo 800 parole, che sembrano poche, ma mi ero detta di farne 600 per capitolo???

Ok, vabbè.

Seungmin è geloso ma fa finta di niente con Hyunjin👀👀

E chissà cosa succederà alla festa di Jackson👀👀👀👀

(Se non si è capito adoro queste emoji. E poi io lo so benissimo cosa succede alla festa perché per il giorno che questo capitolo è fuori avrò già scritto tipo altri cinque capitoli)

Questo capitolo è stato scritto a marzo. Mia mamma ha appena iniziato a lavorare da casa. Vuol dire che sarà a casa tutti i giorni. E che io non posso più fare tutto quello che voglio.

Oh no.

iN OGNI CASO.

Buona giornata/nottata a tutti!

SAME COFFEE # k.sm + h.hj + y.ji [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora