DODICESIMO

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12. Terzo incomodo

Jeongin ignora di nuovo la madre quando la sente bussare alla porta per l'ennesima volta. Forse la sesta, ha perso il conto.

È chiuso in camera dal giorno prima, a guardare serie tv sotto il piumone, per preoccuparsi della vita romantica dei personaggi e per non pensare alla sua.

Sta palesemente ignorando la sua fame perché staccarsi dal computer vorrebbe dire dover pensare a qualcosa che non sia l'ennesimo prevedibile colpo di scena del drama del 2013 che sta guardando, e non ha voglia di pensare ad altro.

Soprattutto non a un particolare altro. O forse due.

Sua madre fa scivolare sotto la porta un biglietto.

Jeongin decide di alzarsi e leggere cosa ha da dire. "Ora devo andare a lavoro. Ti ho lasciato da mangiare se hai fame. Fai attenzione. Torno stasera. Ti voglio bene", si legge sul foglietto, e ora Jeongin si sente in colpa perché ha ignorato sua mamma fino ad ora, e lei si stava solo preoccupando.

Apre la porta ed esce, appena in tempo per beccare sua mamma sulla soglia e abbracciarla prima che vada a lavoro. Già che c'è mangia anche qualcosa di quello che sua mamma gli ha lasciato, calmando anche il suo povero stomaco.

Quando rientra nella sua camera viene accolto dalla puzza di chiuso, e dal motivo stesso per cui ci si è chiuso dentro, visto che si ricorda delle due persone che lo hanno spinto a farlo visto il loro essere esseri umani perfetti. (n/a: tra Jeongin ci sentiamo tutti così)

Quel giorno ha deciso di non presentarsi a lavoro. Ha mandato un messaggio sul gruppo del lavoro, non specificando niente di particolare, ma conoscendo i suoi colleghi sa benissimo che si stanno preoccupando. Chan gli ha scritto in privato, e lui gli ha risposto che aveva bisogno di tempo per pensare ai suoi sentimenti. Non che siano neanche così negativi - ma sa che Chan probabilmente picchierebbe qualcuno in un vicolo per lui. A volte si chiede se sia un collega, un amico, o un fratello.

A essere onesto, una volta ha avuto una cotta per lui, quando lui aveva quindici anni e Chan ne aveva diciannove. La sua inutile cotta non è andata da nessuna parte (n/a: andare dove Jeongin dalla polizia?), e Jeongin considera Chan come un fratello a questo punto.

Dopo aver aperto le finestre per cambiare aria (è proprio vero che senti la puzza della stanza solo dopo che sei uscito e hai sentito l'aria pulita), si ributta sotto il suo piumone, intenzionato a finire l'episodio che stava guardando (il protagonista era appena stato investito da un tir, e Jeongin non aveva idea di come facesse a essere ancora vivo. Poteri da protagonista, probabilmente), ma si rende conto che non riesce proprio a concentrarsi.

Spegne con astio il suo computer e lo rimette sul tavolo. Per l'ennesima volta si seppellisce sotto il piumone, e finisce per ripensare a Hyunjin e Seungmin.

Quando Chan gli chiedeva di loro ne parlava come se fossero una singola unità, chiamandoli 'Seungjin'. Jeongin lo aveva trovato un po' offensivo all'inizio, ma ormai ci si è abituato, e spesso lo fa anche lui.

Si ricorda, tra l'altro, del tocco della mano di Seungmin sulla sua. Jeongin non era riuscito a trattenere il rossore sul suo viso quando l'altro ragazzo gli aveva preso la mano, verso metà strada verso casa sua. Jeongin aveva guardato le loro mani intrecciate, e anche quelle dei Seungjin, e poi aveva distolto lo sguardo, con le guance a fuoco.

Aveva sentito Hyunjin ridacchiare alla destra di Seungmin mentre lui guardava alla sua sinistra le pareti delle case come se fossero la cosa più interessante del mondo.

Con la sua mano fredda scaldata dal calore di quella di Seungmin, che era così vicino al suo fianco destro, pochi centimetri a dividere le loro spalle, Jeongin si era sentito così bene.

Mentre si rotola sul letto, avvolto nel piumone, il suo pensiero un paio di volte scivola sull'idea che il fatto che gli piacciano due persone sia sbagliato, e soprattutto che il fatto che siano fidanzati lo renda automaticamente un terzo incomodo, se non lo rende direttamente disgustoso.

Forse peró ne vale la pena, giusto per vedere i due ragazzi che gli piacciono sorridere un po' di più.

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Si vola ho procrastinato questo capitolo per un'intera settimana.

Meno angsty di quanto mi aspettassi!! Bene. Probabilmente il prossimo capitolo compenserà l'angst mancata in questo. Dipende da cosa decido hehehe-

Non so che altro dire se non stan Oneus. E, buona giornata/nottata a tutti!

SAME COFFEE # k.sm + h.hj + y.ji [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora