Vedo la biondina ferma vicino alla sua macchina che parla al telefono.Istintivamente scendo e la raggiungo a grandi passi
<<Ehi tu! >> dico e lei sbianca per poi farmi notare che è in chiamata con qualcuno
<<Chiudi la chiamata, devo parlarti! >> Alzo la voce, fregando a me di chi c'è dall'altra parte del telefono
Saluta il povero cristiano che era al telefono e si avvicina a me con aria di sfida
<<Che c'è rossina? >> mi provoca
<<Stammi bene a sentire, se ti avvicini di nuovo a mio marito, sei una donna morta! >>
<<Ah si? Che farai? Sono curiosa! >> sorride e la mia voglia di strapparle i capelli aumenta
<<Ti farò pentire di essere nata>> scandisco ogni singola parola
<<Povera illusa! Ho visto poco fa tuo marito. Omer mi ha portata a letto, ricordo ancora la sua potenza nel venirmi dentro o... come mi sbatteva contro quella parete con irruenza. >> interrompo le sue fantasie e mi getto addosso impetuosamente.
Le tiro i capelli e lei mi lancia uno schiaffo graffiandomi il viso con quelle unghie pietose , poi mi blocca dal braccio
<<Ascoltami, non devi toccarmi perché aspetto un bambino. Il bambino di Omer! >>mi urla, lasciandomi poi il braccio
Va via e io rimango impietrita, con le lacrime ferme alla coda dell'occhio.
Sento il mondo crollarmi addosso.
Mi chiedo dove ho sbagliato con lui da portarsi un'altra a letto.
Torno in macchina e tutto il tempo piango per la forte delusione.
Scelgo di andare in un posto piuttosto isolato e versare la mia rabbia in delle irruenti urla.
<<Perché mi hai tradita?... Come posso odiarti ora che ha bisogno di me?>> grido per aria.