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Pov's Camilla

Dopo 3 ore di inutili tentativi, falliti, di movimenti alle mani riuscii a chiuderne di poco una.

"Yeeeee!!!" Gridai poi mi accorsi che non riuscivo a muovere nient'altro allora accasciai la testa sul cuscino aspettando ancora un po'.
O porco cazzo! E come cazzo faccio con il ciclo?? Devo andare a casa e subito!

Cazzo. Ero fottutamente fottuta.

"Aprite sta porta!! Mattia! Paolo!!"

Urlai come una forsennata.

"Ehi! Che succede?" Entrò Mattia seguito da Paolo.

"Ehm mi puoi sciogliere sto cazzo di incantesimo?!"

"E perche?" Chiesero sbigottiti.

Ma allora siete proprio ricoglioniti!

"1 perchè non posso stare qui

2 perchè devo andare a casa

3 per fatti miei.

4.....ma siete usciti male dalla pancia di vostra mamma?"

Gli chiesi rabbiosa.

"O calmina va. E poi lo sai che dovresti portarci rispetto? Non puoi andartene mi dispia..." non lo lasciai finire.

"Bello io non posso stare qui! Ho una vita IO!" urlai come una forsennata.

"Calmati!" Mi dissero ma io cercai di alzarmi con tutta la forza che avevo fino a che non svenni. Cosa strana visto che io ero forte diciamo, ma mi lasciai cadere in un sonno agitata a colpa dei muscoli troppo forzati.

Il mattino dopo mi ritrovai nella stessa camera con Mattia che quando mi vide muovere si girò di scatto verso di me.

"Camilla! Ti senti meglio?"

Mi scappò un gemito di dolore da parte delle gambe ancora un po'indolenzite e lui venne subito da me tirandomi su.

"Lasciami! Ce la faccio!"  Gli dissi agitandomi tra le sue braccia.

"Camilla fermati ok? Senti io e Paolo ti dobbiamo parlare e devi parlare anche a nostro padre. Il re." E mi guardò serio.

"Senti ti ho lasciato un cambio in bagno per qualsiasi cosa chiedi alle cameriere c'è un campanello basta che le chiami! Ora vado a dopo." E mi diede un bacio sulla fronte. Io gli tirai uno schiaffo e me ne andai.

"Che carattere di merda." Sentii dire mentre rideva.
Uff che VITA di merda va....

Andai in bagno e chiamai subito.

Mi apparve un'anziana signora che mi chiese.

"Posso aiutarla?"
Scusa scusa scusa?? Mi ha dato dell'LEI?!?!? ODDIO

"Ehm prima di tutto diamoci del tu per favore! E poi be...hai un'assorbente?"

"Si si sul comdino tanto il bagno è vostro"
Oddio ma questa è fuori di testa.

"Ehm grazie può andare" dissi un po' imbarazzata.

Si congedò con un incino e mi lasciò da sola.
Aaaa finalmente sa facciamoci una doccia e sistemiamoci un po' per quanto possa sistemarsi qualcuno con niente....

Dopo una bella doccia calda (durata 30 minuti) mi vestii e mi appresi per asciugarmi i capelli. Impresa impossibile sappitelo. Pieni di nodi grovigli senza fine e per finire pure ancora del sapone tra i capelli.

Dopo 2 ore riuscì a pettinarsi e a fare una coda "decente".

Il vestito era bellissimo rosso con delle striature che formavano dei ghirigori d'oro e le fiamme sulle maniche che partivano dalle mani.

Sentì bussare e aprì ritrovandosi Paolo che si fermò a guardarla ogni cemtimetro poi si fermò sui suoi occhi e disse:

"Bene sei pronta andiamo non facciamoci attendere."

La condusse alla sala del trono addobbata di verde con un lungo tavolo occupato da ricchi signori che la osservarono entrare.

"Paolo ma chi sono questi?"sussurrai.

"Delle persone molto importanti. Sopratutto per il tuo futuro." Mi rispose un uomo con i capelli marroni e gli occhi azzurri. Era molto muscoloso e non un accenno della sua età.

"E lei sarebbe?" Chiesi imbarazzata.

"Il padre di Mattia e Paolo." E mi sorrise dandomi la mano che io strinsi un po' dolorante a causa della sua stretta forte.

"Papà le stai facendo male." Disse Mattia appena arrivato notai che Paolo e Mattia erano vestitu uguali elegantissimi nella loro giacca nera.

"O scusa!" Disse dispiaciuto.

"No niente niente." Risposi tranquilla.

"Be vicino a chi vuoi sederti?" Chiese il padre.

"A ehm.....non so dove vuole se c'é spazio ovvio" chiesi imbarazzata. Mi metteva sotto agitazione sto uomo.

"Ma si che c'è spazio vieni vicino a me e a Mattia e Paolo sarai immezzo a loro due!" Rispose.

"A aproposito vorrei parlarle di una cosetta. Innoqua eh ma per me importante." Chiesi seria.

"Di cosa?" Mi chiese Mattia curioso.

"Gli parlerò dopo la cena" dissi al padre ingnorando bellamente Mattia.

Il padre mi indicó una sedia dove io mi accomodai e ai fianchi vennero Paolo e Mattia

"Be Camilla com'è il mondo degli uomini?" Mi chiese il padre interessato mentre ci portarono i primi piatti.

"Il mondo degli umani?!" Chiesi stranita.

"A non ti hanno informata? Noi abbiamo un pianeta tutto nostro. Si chiama Friz e noi siamo tutti stregoni con poteri magici."

"Ehm okaaaay!" Dissi ridendo della battuta. Perchè era una battuta giusto?

"Perché ridi?" Mi chiese il padre stranito.

"A Camilla non crede ancora che noi siamo principi." Disse Mattia guarandomi ancora ridente.

"A si? Non credi che siamo stregoni? Ma guarda tutti non si servono le pietanze ma semplicemente fluttano da loro." Disse.

In effetti era vero non è possibile!

Oddio.

"Oddio." Li guardai sconcertata e allo stesso tempo ammirata.

"Hahhahahah" rise di gusto il re.

"Ehm mi scusi..." sussurrai arrossendo. Continuammo la cena e alla fine mi intrattenni con il re a parlargli.

"Be di cosa volevi parlarmi?" Mi chiese.

"Senta....ehm...io non posso stare qui."

"E perchè?" Mi chiese stranito.

"Ho una famiglia a casa mia non posso abbandonarla."risposi.

"O tranquilla sanno già tutto."

"Quindi...loro sapevano TUTTO??!?!" urlai alzandomi dalla sedia.

"Esatto" disse calmo.

"NO...NO...."uralai.

"Calmati."

"No!"

Mi prese per le braccia e mi sedette abbracciandomi.

"Ora siamo noi la tua famiglia cara...non ti lasceró andare." L'ulrima frase la sussurrò ma io la sentii.

Sono passati 5 anni da quella sera e io ora ho 18 anni.

Ragazziiiiiiiiii volevo solo dirvi che mi piace troppo sto capitolo!!♥♥

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