32

5.9K 207 15
                                    

Prendo una mela dal frigo per poi mangiarne un morso e aprendo la porta di casa il più velocemente possibile. Sono in un ritardo assurdo. Prendo l'autobus e dopo una 15 di minuti mi ritrovo davanti al cancello della scuola. Mi incammino velocemente nel corridoio ma una voce mi ferma. La voce di Adrian. "Melody aspetta" mi rincorre dietro e io sono un fascio di nervi dopo tutto quello che è successo ieri sera, non so come comportarmi con lui adesso. "Vai di fretta?" mi domanda ridendo. "Si sono in un ritardo pazzesco" dico cercando l'aula. "Sono le 7:55, sei in orario" mi informa. "Cosaaaa" prolungo la a con occhi spalancati. Lui alza le spalle in segno di risposta e io sospiro esausta. "Devo andare in classe" dico guardandola per poi riportare il mio sguardo nel suo, mi fissa così intensamente che potrei svenire adesso!

Sono passate quattro ore da quando le lezioni sono cominciate e mi aspetta soltanto un'altra ora e poi potrò finalmente mangiare. Vado in bagno per lavarmi un po' la faccia visto il caldo che fa oggi a scuola e mi ritrovo Audrey dietro abbastanza incazzata. "Io ti rovino" grida davanti a tutti gli studenti che ci osservano mentre passano per andare non so dove. "Cosa intendi?" dico aggrottando le sopracciglia. "Non puoi prenderti Adrian. Tu non lo meriti" mi sputa addosso quello che lei pensa. "E che ne sai tu che non merito Adrian" incrocio le braccia sotto al petto aspettando la sua risposta. "Perché tu non sei..." non finisce di parlare che Adrian mi mette un braccio intorno alla spalla e osserva Audrey. "Cosa non è?" dice lui aspettando una sua risposta. "Lei non è... lei non è alla tua altezza" dice lei guardandomi acidamente e lo stesso faccio io. "Lei e alla mia altezza e non sarai tu a decidere con chi starò e chiaro?" parla a denti stretti per non farsi sentire dagli altri. "Questo lo vedremo" se ne va sculettando mentre io sospiro decisamente stanca di questa ragazza. "E insopportabile" dico mentre camminiamo nella stessa posizione di prima e tutti ci guardano. "Perché ci fissano tutti" sussurro avvicinandomi a lui.
"Perché sono invidiosi" sussurra anche lui. "Wow" dico.
"Cosa"
"Non sono abituata ad essere fissata così intensamente" confesso guardandomi intorno.
"Non pensarci" mi dice sussurrandomi vicino all'orecchio e migliaia di brividi percorrono il mio corpo.

E passata un'ora e mi sto dirigendo verso il tavolo dove ci sono i miei amici, e quando sono lì mi siedo di fronte a Adrian e inizio a mangiare. Mi dispiace che non abbiamo ancora parlato di quello che è successo ieri sera. Forse non gli importerà niente. Il mio cellulare vibra nella tasca della felpa e lo prendo in mano. E mio padre. "Che fai, non rispondi" la voce stridula di Audrey arriva dritta alle mie orecchie ma non li do corda. Mi allontano un poco e accetto la chiamata.
"Papà dimmi"
"Oggi pomeriggio io e tuo fratello ti veniamo a prendere. Ci deve dire una cosa" dice lui nervoso e posso capire che è ubriaco.
"E successo qualcosa di grave?" domando.
"Cosa dovrebbe succedere di male? Sei troppo negativa piccola Melody" mi chiamava così da piccola quando era ubriaco.
"Papà sei ubriaco? Dove sei?"
"E a te cosa importa eh? Non ti e mai importato di me, solo di quella puttana di tua madre" fanno male queste parole, mi trafiggono il corpo.
"Devo andare" dico.
"Si vai, scappa dai problemi, da tuo padre" detto questo chiudo la chiamata e ritorno a sedermi al tavolo. Dopo questa chiamata ho una sensazione brutta. Come se mio fratello mi dovesse dare una brutta notizia è questo aumenta la mia preoccupazione secondo dopo secondo. "Tutto bene?" mi domanda Adrian mettendomi una mano sulla mia e stringendola senza farmi male. "Si tutto bene" fingo un sorriso. Lui sembra non crederci.
"Sicura?"
Abbasso gli occhi a terra. Sento di potermi fidare di lui. "Era mio padre al telefono ed era ubriaco" sorrido amaramente.

Odio anche questa versione di mio padre. Quando tornava a casa dopo essersi ubriacato picchiava mia madre è a volte anche me lasciandomi dei grossi lividi sul corpo.
Sudo al solo pensiero.
"Noi andiamo" prende parola Adrian per poi prendermi la mano e andare via sotto lo sguardo malizioso delle mie amiche e lo sguardo incazzato di Audrey.

"Dove andiamo?" chiedo ma lui non parla.
Ci avviciniamo sotto ad un albero e ci sediamo sotto. "Perché siamo qui?" domando.
"Mi piace stare sotto agli alberi" dice lui mettendomi sulle sue gambe. Mi prende il mento e avvicina le sue labbra alle mie per poi appoggiarle alle mie e iniziando un bacio appassionato. "Ti devo dire una cosa" dice.
"Sh" dico sulle sue labbra per poi stringermi a lui. E continua così per una manciata di cinque minuti. Ci stacchiamo e lo fisso negli occhi, le sue labbra sono gonfie e rosse. Sorrido e lui fa lo stesso. Sentiamo la campanella suonare e ci alziamo e lui mi accompagna a casa con la sua macchina nera che fa invidia a tutti.

Mio padre mi ha chiamato cinque minuti fa e mi ha detto di raggiungerli al ristorante nel centro. Quando arrivo faccio vagare il mio sguardo per poi intravedere Austin, mio padre e Ronnie. "Ciao" li saluto, appoggio la giacca sulla sedia e inizio a mangiare il panino che c'è.
"Vi dobbiamo dire una cosa" prende parola Austin al fianco di Ronnie.
"Cosa" dico per poi mangiare un boccone della pasta che ci hanno servito. "Noi ci sposiamo" parla Ronnie e quando questo tre parole vengono dette mi blocco con la forchetta in bocca e il mio sguardo e fisso sulla pasta fumante. Il mondo mi cade a pezzi quando ci informano che si sposeranno. Prima forse avevo una speranza per riprendermi mio fratello ma adesso l'ho perso completamente. E andato via ormai.

Una volta ho letto una frase sui social: una persona può rimanere nel tuo cuore, ma dalla tua vita no. Ed e vero. Mio fratello rimarrà sempre nel mio cuore ma non può rimanere nella mia vita. "E quando sarà?" domanda mio padre bevendo la birra nel suo bicchiere. "Abbiamo già organizzato tutto. Il matrimonio sarà tra due mesi" ci informa Austin. "Sono contento per voi" parla ancora mio padre.
Tutti guardano me.
"Anche io" faccio il sorriso più finto della mia vita, in questo momento vorrei solo urlare e andarmene via. Il telefono squilla sul tavolo e sul display trovo un messaggio di Adrian che mi dice di uscire fuori dal ristorante.
"Devo andare" prendo la mia giacca ma la voce di mio fratello mi ferma. "Non resti qui?"
"No, devo andare" dico ed esco dal ristorante per poi salire sull'auto di Adrian che mi da un bacio leggero sulle labbra. Ci avviamo verso il bosco per poi parcheggiare sulla collina che mostra il cielo pieno di stelle.

"E successo qualcosa. Hai lo sconforto negli occhi" la notato, hai suoi occhi non sfugge nulla. "Non preoccuparti non è niente" sorrido tristemente. Mi prende il mento tra le mani e mi costringe a guardarlo nei suoi occhi azzurri.
"Mio fratello si sposa tra due mesi" scoppio a piangere sulla sua spalla e lui mi abbraccia forte come se non volesse lasciarmi andare da nessuna parte, e lo apprezzo.
"Sono felice per lui ma un pezzo del mio cuore e ceduto" confesso. "Non preoccuparti, andrà tutto bene".
"No non andrà tutto bene, ne sono sicura" sospiro. "Vieni qui" mi porta sulle sue cosce e appoggio la testa sul suo petto caldo. "E magnifica la luna" dico osservandola intensamente. "Già, e a dir poco stupenda, ma tu lo sei molto di più" mi dice e io gli sorrido per poi posare le mie labbra sulle sue e iniziando un lungo bacio.

Ovunque tu siaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora