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Adrian POV's

Un braccio stringe il mio petto, una gamba avvinghiata al mio fianco e il suo viso a pochi centimetri dal mio poggiato sul cuscino. I capelli rossi sono ovunque per la loro lunghezza esagerata. Le sue lentiggini contornano il suo viso angelico e se questo è il paradiso, fatemi morire tutte le volte che volete. Il suo viso e così tranquillo e sereno mentre dorme e sembra veramente un angelo sceso dal cielo. E semplicemente perfetta.
La copro un po' con il piumone per poterla riscaldare di più e restò ancora ad osservarla per svariati minuti.
Non posso crederci che la Dea Luna mi abbia mandato lei come mia compagna di vita e Luna del mio branco. A proposito di questo, sono ancora indeciso sul dirli la verità. Ho paura che se scoprisse chi sono veramente, mi lascerebbe da solo. Ho paura che si spaventasse di me.
Questo è il mio peggior incubo.

"Fratello smettila di fissarla così la consumi" la voce di quell'idiota di Tommy mi fa girare il capo.
"Zitto, la svegli così" sussurro.
"Sei proprio cotto fratello. Quando glielo dirai" ritorna serio.
"Non lo so" rispondo.
"Dovresti farlo al più presto possibile. Se la porti alla lunga reagirà ancora più male"
"Odio questo tuo lato saggio"
"Quello saggio dovresti essere tu mio caro alpha" dice andando verso il bagno e chiudersi dentro.

Sento che Melody si muove al mio fianco e mi metto su un fianco per ammirare la sua bellezza.
Stropiccia gli occhi per poi stiracchiarsi. Dopo poco si accorge della mia presenza e mi sorride solo come lei sa fare. Amo i suoi sorrisi.
"Ben svegliata bella addormentata" ridacchia buttandomi le braccia al collo e facendomi sdraiare sopra di lei. La mia maglietta ormai è salita su per le cosce e la bacio sfiorandole quest'ultime. Inarca la schiena quando succhio la pelle del suo collo, per poi lasciarvi un bel bacio delicato sopra.
Aggancia le sue piccole gambe ai lati del mio corpo spingendomi di più verso di lei, facendo scontrare i nostri bacini. "Amo questo risveglio" sussurro sul suo orecchio mordicchiandoli lobo.
"Che ore sono?" domanda.
"Le 7:00" dico controllando l'orologio sulla parete.
"Forse è meglio che io vada. Mi devo preparare" fa per alzarsi ma non glielo permetto.

La porta si spalanca rivelando Tommy.
"Buongiorno Melody"
"Buongiorno" si salutano.
Poi rivolge il suo sguardo verso di me, "raggiungo Andrew e Will" dice andando via.
"Sono già usciti?" domanda confusa la ragazza dai capelli rossi.
"Sai come siamo noi. Non rispettiamo mai le regole" alza gli occhi al cielo.
Si alza andando verso lo specchio e da qui posso vedere un bellissimo panorama del suo culo.
"Bel panorama" dico incrociando le braccia sotto la mia testa.
"Sei uno stupido" si abbassa la maglia, la mia maglia. Quando nota la macchia sul collo mi guarda male. "Cosa è questo?" lo indica.
"Un succhiotto forse"
"E sei anche un idiota"
"Ma a te piace questo idiota o sbaglio?" alza gli occhi al cielo andando verso il bagno. Dopo cinque minuti esce con gli abiti di ieri sera.
"Io vado in camera a farmi una doccia" dice per poi chiudersi la porta marrone dietro di se.

Prendo il mio cellulare è compongo il numero di uno che lavora per me è per mio padre.
"E tutto apposto da quelle parti?" domando serio, da vero alpha.
"Si alpha. La casa che mi ha detto di controllare, per adesso, non ha riscontrato problemi. La avviserò personalmente se c'è qualche problema" mi dice.
"Chiamami se ci solo ulteriori problemi"
"Si alpha" chiudo la chiamata.

Alpha. Mi fa strano questo titolo ma devo ammettere che mi piace. Ammetto che non è ufficiale visto che si deve ancora celebrare la cerimonia per eleggermi vero e proprio alpha, ma mi piace essere chiamato già così da adesso.
So quanto ha sofferto Melody per la storia della madre, quindi ho deciso che almeno due volte al giorno uno dei miei uomini andasse a controllare la casa della signora Harper. Non voglio che succeda niente quando Melody e qui. Può sembrare una cosa senza senso ma in realtà non è così.

Con mille pensieri per la testa vado in bagno e mi infilo subito in doccia rilassando i muscoli tesi. Tocco quelle cicatrici che ho sulla schiena. Quelle cicatrici che mi hanno segnato con dentro le ossa. Ricordo ancora quelle frustate che mi spaccavano la schiena. Ricordo il sorriso soddisfatto su quei maledetti, ma adesso hanno pagato con la morte, e meritano di marcire all'inferno. Esco dalla doccia e asciugo i capelli neri. Mi metto un jeans nero, una maglietta nera e un giubbotto di pelle. Essendo un lupo non ho mai freddo, anzi il mio corpo supera la temperatura dei 25 gradi.
Sono le 7:55 e decido di avviarmi nella hall dopo aver fumato la mia sigaretta.

Ovunque tu siaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora