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La rumorosa sveglia segna un'altro inutile giorno della mia vita. Mi alzo con fatica perché stanotte ho fatto uno dei miei soliti incubi che mi perseguitano fa due anni. Mi alzo faticosamente e vado in bagno a farmi subito una doccia fredda per alzarmi dal mio stato di sonno che invasa la mia mente. Vado in bagno e cerco un outfit da poter mettere a scuola. Opto per un leggings nero con una felpa verde militare abbastanza larga per non mettere in risalto il mio seno non troppo grande ma neanche troppo piccolo e il mio fondo schiena. Infilo ai piedi le mie converse nere e delle collanine e mi faccio due freccine per poi legarle per fare tipo una coroncina per non farmi andare i capelli avanti al viso. Mi metto un po' di mascara perché non ho mai amato il tanto trucco e per questo mi posso definire una ragazza acqua e sapone e per fortuna la mia pelle e come quella di un bambino. Mi guardo un'ultima volta allo specchio, <<Dai oggi è un'altro giorni Melody, sii forte>> mi ripeto ad alta voce guardando la mia figura. Scendo le scale frettolosamente per il ritardo ma non trovo mia madre come al solito. Noto sul tavolo un bigliettino con scritto: "Melody sto andando a trovare un lavoro perché i soldi non bastano" strappo il biglietto e lo butto nella spazzatura. Dubito che mio padre sia d'accordo con questo. Esco di casa e per un pelo non perdo il pullman. Arrivata fuori scuola sbuffo perché non ho voglia di ascoltare le lezioni che si terranno oggi. Nel cortile noto che c'è Adrian con i suoi amici che si fumano una sigaretta tutti insieme cammino e mi sento lo sguardo addosso ma non so da chi. Entro e mi dirigo nel mio armadietto per prendere dei libri e poi avvio nella classe di biologia. Arrivo e scorgo subito la figura femminile di Cassidy. Oggi indossa dei pantaloni strappati e una felpa corta. Mi siedo accanto a lei e la saluto senza baci sulla guancia come dovrebbero fare le amiche. Ma purtroppo non riesco ad aprirmi con gli altri ancora e per fortuna lei sembra capire che non voglio avere nessun contatto. Il prof entra in classe con il suo abito formale e con la sua solita valigetta nera che si porta dietro ogni volta che fa lezione. Il prof Smith avrà si è no quarant'anni e per la sua età e veramente un bell'uomo. Ad una lezione ci ha parlato della sua famiglia e devo dire che è veramente numerosa. Ha tre figli e una moglie stupenda con un due gatti e un cane, ed ha un buon rapporto con tutti e a volte vorrei trovarmi io nella sua famiglia perché la mia e stata distrutta.

La lezione passa subito e saluto Cassidy mentre mi dirigo verso l'altra lezione che si terrà adesso. Entro nella classe e mi ritrovo la prof soprannominata Frida o goblin. <<Signorina Harper, ma lei fa sempre ritardo>> no aspettate, ma sto sentendo bene? <<Prof mi scusi ma sono in orario>> mi giustifico dicendo la verità. <<Non mi interessa, si vada a  sedere>> questa è completamente pazza, forse la sua estetista ha annullato l'appuntamento per farsi fare il mono sopracciglio che ha ed e nervosa. Sbuffo e mi vado a sedere al mio solito posto, all'ultima fila.

Le lezioni passano molto lentamente come sempre e per fortuna sono arrivata in orario a tutte le lezioni e le ho ascoltate tutte tranne quella di matematica ovviamente, e avete scoperto che io e la matematica siamo come il sole e la pioggia, il salato e il dolce, in contrasto, due cose differenti. E arrivata l'ora della mensa e mi viene già il voltastomaco a pensare che dovrò mangiare quelle schifezze ma sono costretta perché ha casa non c'è granché da mangiare, e adesso penso che mi dovrò trovare un lavoro per riuscire a mantenere la mia famiglia.
<< Cosa vuoi fa mangiare signorina >> mi dice antipatica la signora soprannominata Tata Matilde che ci mette il cibo nel vassoio. <<Puoi anche rivolgerti meglio antipatica>> sbotto,
<< non ho tutto il tempo da perdere con te>>. Dico il cibo che voglio "mangiare" e cerco con lo sguardo i miei cosiddetti "amici" che mi sono fatta stando in quella scuola. Intravedo Emily e lei mi fa cenno con la mano e vado dritta al tavolo. <<Ciao ragazzi>> li saluto e loro ricambiano sorridendo, tutti tranne lui. <<Ciao sfigatella>> mi saluta lui. << Ciao senza cervello>> lo saluto io. Ride <<Non mi chiamare così>> mi avvisa, <<altrimenti che fai?>> metto una mano sotto il mento aspettando una sua risposta. <<Altrimenti ti...>> la sua frase viene interrotta dallo squillare di un cellulare che si rivela di essere quello di Adrian. <<Pronto... arriviamo subito>> chiude, << Tommy Andrew will Emily andiamo>> li richiama lui è i loro volti sembrano farsi seri. << Ciao ragazze>> ci saluta Emily andando via con loro e io in tutto questo non capisco. <<Chissà cosa sarà successo>> domanda preoccupata Cassidy,
<<boh>> rispondo io non sapendo che dire.
Io e Cassidy finiamo di mangiare, ci salutiamo e ognuna va per la propria strada.

Ovunque tu siaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora