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"Allora?" chiede impaziente mentre ci osserva dal basso, ma non abbandona il suo solito sguardo preoccupato.

Incomincio a respirare pesante nonostante sappia che Melody si è svegliata e sentire la sua calda voce mi manda il cervello completamente in palla e non posso fare altro che ammirarla per la sua bellezza disumana.
Ma nonostante vorrei baciarla come si deve, devo fermare i miei istinti dal farlo perché non so come potrebbe reagire, non so quale atteggiamento assumerà per le nostre azioni.

Ma per adesso sembra che sia tranquilla.

I suoi occhi rossi mettono in soggezione mentre osserva ognuno di loro nei minimi dettagli, come se lo stesse esaminando. Non si è ancora accorta della mia presenza e non so cosa potrebbe succedere quando mi vedrà dopo così tanto tempo.

Melody POV's

Mi osservo intorno ispezionando la stanza e le persone che circondando il mio letto il quale non proferiscono nessuna parola e inizio ad innervosirmi.

Dentro di me sento come se fosse cambiando qualcosa. Mi sento più viva e più forte, come se potessi spaccare il mondo da un momento all'altro e i miei occhi riescono a vedere ogni piccolo ed insignificante dettaglio, come se avessi una lente di ingrandimento. Probabilmente sarà il mal di testa a farmi questo bizzarro effetto altrimenti non mi sarei fare nessun'altra spiegazione.

Tutti hanno le facce preoccupate mentre mi guardano con compassione e anche con un pizzico di paura. Non capisco il perché del loro mutismo selettivo. Insomma hanno una lingua per poter parlare e dirmi cosa voglio sentire e pretendere del perché io sia qui, in questo posto così triste e spoglio.

Giro il viso e perdo un battito quando vedo Adrian che mi guarda con preoccupazione ma anche con un sollievo incredibile.
Il mio cuore di ferma quando i nostri occhi si incrociano e non posso fare altro che sorridergli dolcemente. Sembra essere passata un eternità eppure lui è ancora qui.
"Adrian" sussurro gioiosa e i miei occhi si riempiono di lacrime.
"Hey piccola" si avvicina al mio letto sedendosi sopra, intano gli altri escono per lasciarci il giusto spazio di cui abbiamo bisogno entrambi.
Si abbassa e mi bacia dolcemente facendo incontrare le nostre lingue.

"Cosa mi è successo?" dico quando smettiamo il nostro bellissimo contatto.
Lui abbassa lo sguardo.
"Adrian" lo richiamo e a quel punto alza lo sguardo verso di me.
Prende un respiro profondo.
"Settimane fa ci è stato uno scontro tra noi lupo e vampiri, voi mi avevate liberato ed era iniziata una guerra. Marcus ti ha morso" dice tutto di fiato mentre io spalanco gli occhi e il mio respiro si blocca subito.

Cosa?

Com'è possibile?

Cosa dovrebbe significare questo

"Aspetta, non dirmi che..." annuisce ma riprende subito a parlare.
"Ma non sei solo un vampiro. Sei anche un lupo. In poche parole sei un ibrido" afferma temendo il mio sguardo.

Mi sento svenire. Non posso crederci. Non può essere. Fino a poco tempo fa ero una ragazza normale innamorata di un lupo e adesso lo sono anch'io.

Vedo scorrere nella mente tutti i miei anni passati di quando ero ancora una ragazza normale e le lacrime mi si formano negli occhi al solo pensiero che mi è stata portata via la mia umanità da un vampiro. La rabbia cresce dentro di me, perché? Sento come se le mie emozioni si fossero triplicate.

"Ma adesso stai calma. Devi solo essere te stessa" mi accarezza i capelli con dolcezza.
Non può dirmi questo.
Inizio a respirare pesante e i nervi si fanno più tesi e di questo Adrian se ne accorge e subito mi guarda con uno sguardo preoccupato.
"Melody" cerca di richiamarmi ma non sono in me. Gli altri entrano nella stanza e mi guardano con terrore.

Mi stacco le flebo dalle braccia non sentendo affatto dolore e inizio a ribaltare tutto quello che trovò davanti.

Ad un certo punto mi fermo. Mi guardo ad uno piccolo specchio posto sul muro e mi fisso.
I miei occhi sono rossi e dai miei denti escono due piccole zanne. Ho paura e cado a terra come una pera cotta sbucciandomi le ginocchia molto probabilmente.
Inizio a piangere coprendomi le mani sul viso e Adrian mi solleva abbracciandomi. Stringo la sua maglia mentre piango appoggiata sul suo petto.
"Le tue emozioni adesso sono moltiplicate, e normale che reagisci così" mi sussurra accarezzandomi lentamente la schiena e mi appoggia sul letto.

Sono passate due settimane dal mio attacco di panico e sono passate esattamente due settimane e un giorno da quando ho scoperto la mia vera natura.
A volte il mondo è così contorto che ci fa capitare cose che non avremmo mai immaginato al mondo.

Mi hanno dato dei calmanti e mia madre è venuta a trovarmi. Adrian mi ha raccontato che a spiegato a mia madre che ho avuto un incidente stradale ma niente di grave. Non sa di tutta questa storia e se lo venisse a sapere molto probabilmente sarebbe la fine per lei.
Quando mi ha visto su questo dannato letto di ospedale ha iniziato a piangere dicendomi di esserli mancata tanto e mi sono contenuta da non saltarli addosso per la fame di sangue umano.

Il dottor George mi ha spiegato che le prime ore dalla mia trasformazione sono le più brutte sopratutto avendo umani intorno ma mia madre non ha voluto aspettare e mi ha voluto vedere subito. Come biasimarla, non mi ha visto per quasi un mese, avrei fatto lo stesso con mia figlia.

Il dottore mi ha detto di concentrarmi su ricordi belli avuti con lei e di pensare che lei è mia madre è che non lo farei mai una cosa del genere. Per fortuna l'ho superata e adesso mi ritrovo qui, nella mia stanza mentre scarabocchio su un quaderno.
Adrian insieme agli altri mi ha insegnato a controllarmi nel non attaccare ad un umano e ogni giorni mi portano circa cinquanta buste di ospedale con del sangue dentro.

Adrian viene a farmi visita tutti i giorni e cerca di stare il più possibile accanto a me e so che per lui è difficile data la situazione con il suo branco. Essi sono venuti a sapere quello che è successo ma non sanno che adesso sono un ibrido e apparte loro, io mi sento diversa.

Ogni giorno non faccio altro che ricordarmi di quando ero una bambina di cui conosceva già il dolore a causa del padre manesco. Ma adesso forse per fortuna o forse no, non sono più la solita ragazza di un tempo, quella che aveva paura di tutto, ma adesso sono completamente un'altra persona ma con la mia stessa dolcezza di un tempo.
Sorrido ascoltando le parole della mia canzone preferita mentre leggo un libro a tema romantico e posso dire di non essere cambiata del tutto.

Sarò sempre me stessa!

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