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Il salotto di casa mia e completamente sotto sopra. I giornali che prima giacevano sul tavolino sono tutti buttati e fatti a pezzi per terra, la lampada che mio fratello regalò a mia madre per Natale adesso è spaccata per terra e fatta a mille pezzi di vetro. La poltrona blu e rivoltata a terra. Tutte le bomboniere che mia madre teneva sulla mensola sono buttate a terra spaccate, e la cosa che mi colpisce di più e la foto che era appesa sulla parete, e stata fatta a mille pezzi e i volti non si vedono a causa del vetro spaccato. Dal primo piano sento delle grida che riconosco subito. Mia madre. Mi precipito nella stanza da dove provengono le urla e quando apro la porta trovo mia madre con il sangue che li cola dalla bocca e dal naso con dei lividi sul braccio e sulle gambe. <<Mamma che ti ha fatto>> li dico andandole vicino e abbracciarla. Sento che lo stomaco mi inizia a far male ma non ci faccio caso, devo aiutare mia madre. La aiuto a sollevarsi e andiamo verso il bagno.

<<Mamma mi spieghi cosa è successo>> le dico mentre gli pulisco il sangue ormai secco sulla faccia. <<Li ho detto che doveva andarsene via di casa perché ero stanca di lui e di questa situazione. Lui mi ha picchiata e ha messo sottosopra tutta la casa. Se ne andato e ha detto che mi continuerà a chiamarmi e che verrà un giorno>> mia madre scoppia a piangere. Li faccio una tisana calda e rimetto a posto tutto il macello fatto da mio padre.

Esco di casa perché ho un peso nel petto.
Corro e corro e arrivo nel bosco dove mi aveva detto Andrew di non venire mai da sola, ma adesso poco mi interessa. Arrivo al lago che mi incanta e scoppio a piangere urlando tanto nessuno mi sentirà. Mi odio per non aver fatto nulla, mi odio per non essere riuscita a far rinascere la mia famiglia, odio mio fratello che mi ha lasciato da sola in questo schifo, odio mio padre per tutte le volte che mi ha gridato, odio mio padre per aver picchiato mia madre, odio quel giorno in cui trovai mia madre priva di vita, odio tutti, odio tutto, odio le persone, odio il mondo che mi circonda, e odio mia madre per avermi messo al mondo.

Quelle come me vengono reputate aggressive perché attaccano prima di essere attaccate per non stare male, mi sento così spenta, chiusa, buia, sento un vuoto totale sia dentro che fuori.
Nascondo io dolore dietro il sorriso, la freddezza, e loro mi credono che io sia forte, che riuscissi a superare tutti gli ostacoli che la vita mi presenta davanti, ma non è così, a questo ostacolo non penso di farcela, e troppo doloroso per me. Quando piango dico di non volere nessuno attorno ma in realtà non aspetti altro due braccia che mi abbracciano per darmi conforto e a modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.

Dormire per non pensare.

Ridere per non piangere.

Stare zitti per non urlare.

Ecco quello che penso.

Ho pianto tante volte nel letto asciugandomi le lacrime da sola perché nessuno era venuto a consolarmi. Urlo ma nessuno mi sente, e come se io non esistessi agli occhi degli altri, come se sembrassi invisible agli occhi di tutti.

Ho paura di non essere abbastanza.
Ho paura di essere insopportabile.
Ho paura del domani.
Ho paura di mostrare ciò che sono.
Ho paura di ingrassare.
Ho paura di innamorarmi.
Ho paura di me stessa.

Mi sento rotta dentro, il mio piccolo cuore e andato in frantumi, spezzandosi in mille pezzi che dopo vengono calpestati dalle persone rendendoli ancora più piccoli e invisibili. Mi sento vuota, triste. Voglio essere consolata ma allo stesso tempo voglio stare lontana da tutti.
E mentre penso a queste cose sento dei rumori alle mie spalle, mi giro e trovo almeno dieci lupi che mi circondano. Non posso crederci, vivono veramente qui, e sono sicura di aver oltrepassato il loro territorio, eppure quando ero venuta di qui con Adrian non c'erano, che cosa strana. Si avvicinano a me e un lupo fa un ululato. Dopo poco un lupo abbastanza grande, dal pelo nero, le zampe grandi e gli occhi rossi come il sangue. Esso si avvicina a me e quando mi e a cinque passi di distanza da un ululato che fa andare via i primi tre lupi mentre gli altri rimangono ancora qui. Allora il lupo dagli occhi rossi fa un'altro ululato che fa andare via con la coda tra le gambe gioia altri lupi che erano rimasti. Indietreggio per la paura, questo lupo e davvero grande e penso che adesso mi sbranerebbe ma quando si avvicina al mio viso mi lecca la faccia come se mi volesse togliere le lacrime che mi rigano la faccia poi mi salta sopra continuando a leccarmi la faccia. Pensavo che mi volesse uccidere ma mi sta facendo capire che vuole giocare, ma inoltre non posso fidarmi di questo animale perché potrebbe mangiando viva. <<Hey lupo mi stai schiacciando>> e a queste parole lui si toglie da sopra di me. Mi avvicino a lui e li accarezza il folto pelo nero morbido. Il lupo sembra bearsi del mio tocco strappandomi un sorriso. Questa situazione è davvero molto strana, io che accarezzo un lupo e buffo. <<Grazie per avermi fatto sorridere>> il lupo mi guarda con i suoi occhi rossi che sembrano famigliari. Ma cosa dico, sono diventata pazza. Il lupo va via correndo per il bosco scavalcando ogni ostacolo che si insinua nel suo percorso.

Ritorno a casa ancora scioccata per quello che è successo nel bosco. Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi mentre le lacrime non finiscono.

Ovunque tu siaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora