L'ora di filosofia

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Intanto Jules si sta annoiando durante la lezione di filosofia: stanno studiando Socrate; è al banco da sola, e il professore lo nota, quindi la sposta vicino a Daniel. Jules non è per niente contenta, perché sa che le scuse di Daniel non erano sincere, ma pensa che tanto dovrà stare vicino a lui solo per un'ora e spera che non farà stupidaggini come insultarla o picchiarla; pensa che vuole cercare di essere pacifica ma dipenderà tutto da Daniel. Appena Jules si siede vicino a lui, lui inizia subito a stuzzicarla, toccandola ripetutamente con un dito sul braccio e lei, cercando di non perdere la pazienza, si gira verso di lui e gli dice:"Dimmi Daniel, devi chiedermi qualcosa?". Lui le dice:"Potresti prestarmi un foglio?", quindi lei gli dà un foglio e, dopo 40 secondi, Daniel le ridà il foglio: sopra c'è scritto qualcosa. Jules decide di leggere, c'è scritto:"Travestito di merda, smettila di andare in giro vestito da femmina, che poi i maschi ci restano male quando scoprono che sotto c'è la sorpresa"; Jules si alza e va a buttare il foglio, poi torna al suo posto e risponde a Daniel su un altro foglio. Sopra ci scrive:"Sono una ragazza transgender, è vero, ma questo non mi rende meno femmina. E comunque, quella che tu chiami "sorpresa", la so usare meglio di te, perché riesco a controllarmi. Se la mia ragazza mi dice che non vuole scopare, io non la costringo; io ragiono con il cervello, tu con il cazzo". Dà il foglio a Daniel e, quando lui finisce di leggerlo, le dice sottovoce:"Ah, quindi sei una lesbica di merda, ho capito. E chi è l'altra lesbica?"; Jules gli risponde:"Non mi etichetto, e nemmeno la mia ragazza si etichetta, quindi non siamo lesbiche; e comunque il nome della mia ragazza non te lo dico nemmeno se mi torturi." L'ora è quasi finita, e Jules è sollevata, quindi, appena suona la campanella, lei prende il suo quaderno di filosofia e il suo astuccio, e torna al banco dove stava prima; appena entra la professoressa di storia dell'arte, Jules le chiede se può andare al bagno e, nonostante sia l'ultima ora, la professoressa glielo permette. Appena esce dalla classe, Jules si dirige verso il bagno, entra e inizia a piangere, ripensando alle parole di Daniel: "Travestito" "sorpresa" "lesbica di merda", le sente ripetutamente nella testa, e pensa che vuole farsi del male, quindi rompe uno specchio, prende una scheggia e inizia a farsi dei tagli sulle braccia. Dopo 10 minuti che non è ancora tornata in classe, la professoressa chiede a Kat di andare a vedere se Jules sta bene, quindi Kat si dirige verso il bagno, entra e rimane scioccata quando vede Jules sdraiata per terra e il sangue che è uscito dalle sue braccia. Kat inizia ad urlare il nome di Jules, ma Jules non risponde, quindi Kat controlla il battito cardiaco: c'è battito, ma è molto lento. Chiama l'ambulanza, che arriva dopo 10 minuti, poi torna in classe dicendo in che condizioni ha trovato Jules, e Daniel dice subito:"Oh mio Dio, mica se la sarà presa per quelle cose che le ho detto", quindi Kat risponde:"Cosa le hai detto?" e Daniel risponde:"Le ho detto cose che si sente dire probabilmente tutti i giorni, cose come "travestito" e "lesbica di merda", tutto qua, non pensavo le avesse dato fastidio, visto che mi ha risposto in modo calmo". Maddie si alza dal suo posto con aria arrabbiata, si dirige verso Daniel e gli dice:"Le parole hanno un peso, chico, e le persone hanno dei sentimenti. Il fatto che Jules ti abbia risposto in modo calmo non significa che non le abbiamo dato fastidio le tue parole, pendejo"; la professoressa si mette in mezzo e dice:"Allora, Daniel, intanto ti metto una nota per aver detto parole offensive, e ora ti alzi e vai in presidenza".

Fun fact: durante la settimana di autogestione, sono andato al corso di teatro, fra i tanti corsi che c'erano, e la prima volta che ci sono andato, mi hanno chiesto il mio nome 4 volte, e volevo scappare piangendo, ero impanicato, avevo paura che mi sentisse la professoressa che supervisionava il corso, che sapeva il nome con cui sono segnato sul registro. Non sono scappato piangendo solo perché poi avrei attirato l'attenzione e non mi andava. Invece un'altra volta sono scappato dal corso di public speaking perché volevano fare una roba a squadre e io mi ero inventato che avevo un altro corso, mi sono dovuto nascondere in bagno, poi ho scritto a una mia amica per sapere a che corso stava così magari mi salvava, e così è stato. Al corso dove stava lei, io non potevo andarci in realtà perché era solo per il triennio ma vabbè, sono rimasto per salvarmi il culo sennò saltava la settimana di autogestione

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