La musica ad alto volume che arriva dall'altra stanza fa tremare i vetri della finestra della camera da letto. La luce soffusa di un'abat- jour svela poco di ciò che ho attorno: distinguo tende scure, -una libreria e il materasso su cui sono seduto. Ho in bocca il sapore del gin, la testa è leggera e i miei sensi sono tutti rivolti alla ragazza che è sopra di me.
Partirò per LA dopodomani e i miei amici mi hanno portato a una festa con l'occasione di augurarmi buona fortuna. Non so come sia arrivato qui con lei, solo un attimo fa eravamo con gli altri a giocare a Beer-pong.
Le mani esperte di Stephanie, no... Grace o Sue? (Ah che importa! Me ne preoccuperò più tardi), sono sotto la mia T-Shirt e mi accarezzano il petto. Le sue labbra viaggiano sul mio collo e sento la sua lingua stuzzicarmi la pelle. I suoi lunghi capelli ricci mi solleticano il viso, mi assale un brivido e la avvicino ancora di più a me mentre si muove e mi sussurra parole che non riesco a distinguere. Le sue mani scendono verso i miei jeans, è molto piacevole...ci sa fare.
Si stacca da me e scende dal letto. La guardo spiazzato, la vedo togliersi la maglietta e mi esorta a fare lo stesso, sotto non ha il reggiseno...lo immaginavo. Mi alzo e barcollando la raggiungo iniziando a baciarle il collo e palparle il seno, impaziente di finire ciò che abbiamo iniziato. All'improvviso mi ferma e dice qualcosa che non riesco a capire ...
"Cosa?" chiedo ansimante in modo brusco per l'interruzione.
"Il preservativo... Ce l'hai?" ripete.
Cazzo...
"Certo che...no. " dico e lei sbuffa e sembra delusa.
"Però se aspetti qui un attimo potrei chiedere a ..." Inizio a dire ma lei si riprende e afferra la mia mano.
"Non ci pensare proprio!" dice sorridendo. Poi mi spinge alla parete e mi tira giù i jeans e i boxer.
"Ci sono altri modi in cui posso farti divertire." mi informa maliziosamente mentre la sua mano scende sempre più in basso. Mi assale un tremito.
"Davvero?" Chiedo e mi scappa un sorriso ebete mentre lei inizia a baciarmi prima sulla bocca mordicchiandomi le labbra, poi sul collo, sul petto e poi sempre più giù e giù fin quando non penso più a nulla.
"Quindi sei un aspirante attore di successo!?" mi dice mentre mi guarda dal letto in cui è seduta a gambe incrociate mentre mi rivesto.
"Beh sì, ci provo."
"Allora spero di vederti sui grandi schermi al più presto, Hero. Sarebbe veramente figo!"
"Ti ringrazio" rispondo con un sorriso di cortesia. Penso che l'effetto dell'alcol in corpo stia cominciando a svanire. Da quanto tempo sono qui?
"Ora è il caso che vada" dico a disagio mentre mi avvio alla porta della camera.
"Senti, potremmo sentirci di tanto in tanto." Dice alzandosi e venendomi in contro.
"Ecco, sì... potremmo senza dubbio anche se... di solito, vedi, sono molto occupato con il lavoro quindi..."
Lascio cadere lì la frase e rimaniamo a fissarci in un silenzio imbarazzato per parecchi secondi. È carina e sembra molto intelligente. Non so cosa faccia nella vita ma dalle chiacchere che ci siamo scambiati e che riesco a ricordare, so che studia all'università. Ha un viso pulito ed è davvero carina ma non ha niente che mi colpisca o che mi sorprenda e mi faccia venire voglia di interessarmi a lei da altri punti di vista. Forse pretendo troppo ma per adesso voglio solamente andare via da questa camera.
"Sì, beh allora ci vediamo in giro. È ...è stato divertente, Carol!" balbetto aprendo la porta.
"Stacy!!!" mi corregge lei con lo sguardo oltraggiato. Bravo, complimenti Hero... GRAN BELLA FIGURA DI MERDA!
Esco da quella stanza dove l'aria è diventata d'improvviso irrespirabile. Cerco i miei amici ma non li vedo, controllo il cellulare e trovo due chiamate perse di Bruce. Sono l'1:50 e c'è moltissima gente. Fatico un po' ma alla fine li trovo sul terrazzo, stanno fumando una sigaretta e vado a fargli compagnia.
"Ti vedo rilassato!" mi dice Max con un ghigno malevolo. Tutti ridono facendo le più fantasiose supposizioni sul motivo della mia assenza prolungata. Non confermo nulla ma so bene che tutti mi hanno visto con quella ragazza prima di andarmi a rinchiudere in una camera con lei e la situazione non lascia spazio a molti dubbi.
Il resto della serata passa tranquillamente tra una battuta e un'altra. Qualcuno tira fuori l'argomento Los Angeles e cerco di cambiare discorso. La verità è che mi sento un po' sotto pressione, Allyson ha detto che sarà un provino cruciale e devo stare in forma e in questo esatto momento non lo sono affatto. Tuttavia tento di sembrare rilassato.
Lancio una battuta ad Alex sulla devastante sconfitta della sua squadra del cuore nell'ultima partita e do il via al suo ennesimo sclero riguardo le formazioni. Tutti veniamo coinvolti e di tanto in tanto mi capita di incrociare lo sguardo di Stacy. Sono stato davvero uno stronzo e spero che non ce l'abbia a morte con me.
Dopo aver salutato tutti ed essermi preso una bella dose di energia positiva da quella che è la mia seconda famiglia, arrivo a casa alle 4:00. Mi spoglio e mi butto sul letto, guardo la valigia che domani dovrò finire di preparare e mi assale di nuovo la tensione. "Andrà tutto bene, devo solamente stare calmo e dare il massimo." dico tra me e me e continuo a ripetermelo fin quando i miei occhi non si chiudono e sprofondo in un sonno senza sogni.
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Not far enough
Fiksi PenggemarL'improvviso successo del film che li vede protagonisti investe due ragazzi che dovranno imparare a gestire una nuova realtà fatta di emozioni, crescita personale e fama ma anche di un progressivo abbandono di una vita normale. Mantenere al sicuro l...