Fase 1: Cambio di programma: Scappare dall'aeroporto

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Se mentre leggete trovate qualche errore di battitura non fatevi problemi a scrivere un commento per farmelo notare, almeno lo correggo :)

***

Eiji in qualche modo aveva un brutto presentimento. Sapeva che era una pessima idea tornare in Giappone così all'improvviso e senza essersi ripreso del tutto. Ma non aveva scelta. I suoi genitori si erano presi un colpo alla notizia della sua quasi morte a causa di un proiettile e lo avevano implorato di tornare a casa immediatamente.

Non aveva idea di cosa fosse successo ad Ash durante la sua permanenza in ospedale, ma sapeva benissimo che si sentiva colpevole per aver lasciato che venisse ferito durante l'attacco a sorpresa. E quella era anche la ragione per cui non era venuto in aeroporto a salutarlo prima della partenza. Aveva sempre pensato di mettere Eiji in pericolo con la sua sola presenza, e che Eiji non sarebbe mai stato al sicuro al suo fianco. Per Ash non venire all'aeroporto era un modo per proteggerlo. Eiji lo sapeva, anche se a quando pare era l'unico a capirlo.

In ogni caso non riusciva a scrollarsi di dosso il presentimento che sarebbe successo qualcosa di brutto. Cosa avrebbe potuto fare lui, però? Bloccato com'era su una sedia a rotelle non poteva semplicemente lasciare l'aeroporto, tornare a Manhattan e cercare Ash. Ibe e Max lo avrebbero certamente fermato, messo com'era. Non poteva fare assolutamente niente. Ash diceva che Eiji sapeva volare, ma in quel momento non riusciva neanche a camminare, figuriamoci a correre. Dannazione! Se ne avesse avuto la possibilità sarebbe già scappato, chissenefrega se avesse perso l'aereo anche questa volta, tanto ormai ci era abituato.

Proprio quando stava iniziando a lasciarsi andare nella propria autocommiserazione vide Sing venirgli incontro. Ma c'era qualcosa che non andava, Eiji lo notò all'istante. Sing stava provando a nasconderlo, ma non era bravo quanto Ash a celare le proprie emozioni.

«Cos'è successo? Hai incontrato Ash? Gli hai dato la mia lettera?» gli domandò Eiji, lasciando trapelare l'ansia dalla sua voce.

«Si, non preoccuparti. Ci siamo visti e gli ho consegnato la tua lettera. È tutto a posto.»

«Non sei capace di mentire, Sing. Dimmi cosa c'è che non va. Adesso!»

Sing sospirò «Beh, ho dato ad Ash la tua lettera e gli ho chiesto perché cazzo non volesse venire a salutarti di persona. Ha solo risposto che voleva che tu tornassi nel tuo mondo, lontano dalle armi e dalla violenza. Ha detto che non sarebbe venuto qui proprio perché è tuo amico.» E dopo una breve pausa continuò. «Ma quello non era l'Ash che conosco, sembrava come se ormai si fosse arreso e non gli importasse più nulla. Tutto il suo corpo tremava e persino io riuscivo a percepire il dolore nella sua voce. Mi ha fatto cagare addosso, non l'avevo mai visto così. È solo che... non lo so... ho come un brutto presentimento, sai?»

«So a cosa ti riferisci. E comunque sospettavo già che Ash non sarebbe venuto, è il suo modo per proteggermi. Crede che senza di lui qui sia più sicuro per me.» spiegò Eiji afflitto. «In ogni caso, anche io ho il tuo stesso presentimento. Ma come credi potrei fare ad andarmene da qui? Non vedi come sono messo? Non posso aiutarti, non riesco nemmeno a camminare.»

«La mia moto è parcheggiata qui fuori, l'unica cosa che devi fare è aggrapparti a me per non cadere.» Sing sogghignò. «Sei pronto a cacciarti in altri guai per il nostro ragazzaccio preferito?»

Eiji sorrise per la prima volta dopo svariati giorni. «E Max e Ibe? Non mi lasceranno mai venire con te.»

«Non preoccuparti, chiederò alla gang di Ash di creare un diversivo.»

«Va bene allora, ma dev'essere qualcosa di credibile se volete ingannare Max, è troppo sveglio per certe cose.»

«Beh, questa è la parte dove entri in gioco tu. Devi parlargli e distrarli il tempo che basta per creare il diversivo, ok? Fai in modo che si concentrino solo su di te per almeno cinque minuti, poi fai finta di voler dare un'occhiata a quella libreria e aspetta il mio segnale.» spiegò Sing con un sorrisino. «Ti aspetto all'uscita, così scambiamo questa sedia a rotelle con una moto decisamente più figa.»

«Perfetto.» rispose Eiji con un sorriso ad illuminargli il volto. «Rendiamo quest'ultima bravata indimenticabile!»

Speriamo bene.. pensò poi, non del tutto sicuro di riuscire ad ingannare Max ed Ibe.

Si avvicinò ai due con la sedia a rotelle, e dopo aver parlato un po' di Jessica e suo figlio, chiese a Max se sapesse cosa fosse successo ad Ash mentre lui era in ospedale. Dubitava che Ibe gli avesse raccontato la storia per intero, per non farlo agitare troppo mentre era ancora ricoverato. Pensando che Eiji non fosse così avventato da cercare di fuggire, bloccato com'era su una sedia a rotelle, Max decise di dirgli quello che sapeva: che Foxx aveva sparato a Dino e combattuto contro Ash, ancora ferito, ma che alla fine era stato ucciso dallo stesso Dino, prima che cadesse dall'edificio e morisse a sua volta. Gli disse anche che Blanca aveva fatto precipitare l'elicottero che sarebbe dovuto essere la via di fuga di Foxx, e che Ash aveva salvato la vita di Sing perdendo però la valigia con tutte le prove riguardanti la questione bananafish.

Eiji rimase scioccato. Non poteva credere di essersi perso così tante cose, e che Ash fosse andato per l'ennesima volta vicino alla morte senza che lui nemmeno lo sapesse. Perché doveva sempre soffrire così tanto? Ora più che mai era determinato a scappare per andare a vederlo un'ultima volta, ma per poterlo fare doveva rimanere calmo e comportarsi secondo il piano. Quindi, dopo aver parlato ancora un po', disse ad entrambi che voleva andare a cercare qualche libro in inglese nella libreria lì vicino per il viaggio in aereo.

Loro credettero facilmente alla sua bugia, il che gli fece domandare quando avesse imparato a mentire così bene. Ash doveva veramente aver avuto una cattiva influenza su di lui.

Quando Sing gli diede il segnale, si avvicinò all'uscita. Nello stesso momento qualcosa dall'altra parte dell'edificio esplose, attivando un allarme. Prima che Eiji potesse vedere cosa fosse successo, Sing lo fece salire sulla sua moto e iniziò a guidare verso il centro con il motore al massimo.

Another Missed Flight || Banana FishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora