CAPITOLO 9

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                        JACKSON POV

"Bro, gli ho sferrato un destro dritto in faccia. Quell'idiota di Bradley Anderson non parlerà per i prossimi settant'anni."

"Avresti dovuto vederlo con quell'espressione da citrullo. Gliene ho date di santa ragione!"

"Ehi Jackson mi stai ascoltando?" Mi strattona Dustin.

Certo che non ti sto ascoltando cazzo!
A dire il vero è da ieri sera che non sto ascoltando nessuno.

Stanotte non ho chiuso occhio pensando a quella maledetta ragazza, a quando i suoi capelli profumino di fragole e al modo in cui mi sono sfogato con lei di cose così personali e al fatto che se il signor Blake non fosse intervenuto ci saremmo...baciati? Non so perché io l'abbia fatto, forse ero semplicemente vulnerabile in quel momento, non so spiegarmelo e mi sta bene aver deciso di diventare amici, almeno credo.

Mi sarei aspettato che anche lei mi raccontasse qualcosa su di lei, delle sua vita prima di trasferirsi a New York e del perché si accigli ogni volta che guarda il cellulare. Probabilmente non si sarà accorta che l'ho notato, ma mi piace osservarla quando pensa che nessuno lo stia facendo.
Lei è così...così...lei. Non saprei definirla con degli aggettivi precisi. È da quando ci siamo scontrati ad Inwood che mi è rimasta in testa.
È un misto di emozioni differenti. 

Mi ha tirato un pugno quando ero uno sconosciuto per farsi rispettare ma allo stesso tempo si imbarazza se le fai un semplice complimento.

È  dolce ma purtroppo per me non è una preda facile come potrebbe sembrare.
"Oh oh vecchio mio, sento l'amore nell'aria."
Dice il mio migliore amico con una finta aria civettuola.

Dustin e io siamo migliori  amici dai tempi delle medie e anche se siamo entrambi ragazzi di strada, come gli altri membri della Gang, la maggior parte di noi è  riuscita ad ottenere una borsa di studio per frequentare la Dickinson.
Lui è un bestione muscoloso di 1.85, ed un gran romanticone (a parte quando si tratta di prendere a cazzotti qualche imbecille.)

Diciamo che è un grande gigante gentile.

"Amore?" Domando disgustato corrugando la fronte.

Ma per piacere, è impensabile. Per amare qualcuno servono anni e anni e poi ho potuto vedere le conseguenze che l'amore ha sulle persone. Arriva come un uragano e se ne va lasciando tutto in macerie.

"Sai bene di chi parlo, è da una settimana che non stacchi gli occhi da Jennifer Houston.
È per lei che per la prima volta ti sei assentato alla partita di calcio con i ragazzi?." 
Merda.

"Non mi andava di venire e poi ieri alla pista abbandonata di skate abbiamo stretto una bella amicizia ." Mi tappo immediatamente e la bocca quando mi rendo conto di quello che ho appena detto.

Lui si ferma immediatamente e si gira guardandomi interdetto come se avesse davanti un marziano. "Davvero l'hai portata alla pista?"

"Si." Borbotto.

"Ma non era il posto tuo e di Valerie?" Appena pronuncia quel nome mi si rompe qualcosa dentro, ma Dustin non sembra accorgersene "Voglio solo dirti che è entrata nelle grinfie di Sandy, ha notato un certo feeling tra voi due. Non voglio che un altra studentessa finisca in riabilitazione. " Stringo i denti fino a farli scricchiolare, sento il sangue ribollirmi nelle vene. "Ti ho detto che non devi parlare più di lei!"

"Va bene amico scusami, pensavo che questa storia fosse chiusa."

Mi dispiace trattare in questo modo il mio migliore amico ma il solo pensiero di Valerie mi lacera, nonostante siano passati anni non sono riuscito a superarla del tutto , il pensiero che avrei potuto fare di più per lei mi tormenta.

Ad un passo da te ||Àron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora