CAPITOLO 13

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Stanotte ho letteralmente obbligato Cloe a passare il resto della notte da me e poi non le avrei mai permesso di ritornare a casa di notte da sola, non dopo tutto quello che ha fatto per me.

Credo per davvero che persone buone come lei non esistano più, sono ancora meravigliata di come una ragazza spigliata come lei sia diventata mia amica, di sua spontanea volontà.

Vorrei averla conosciuta prima, ma giuro che se non si alza dal letto tra esattamente cinque secondi, le butterò un secchio d'acqua addosso e non risparmierò il secchio.

"Cloe svegliati!" Ordino in tono autoritario, ma lei si ributta sul letto e si tira le coperte sopra la testa. Anche se dal modo in cui parlo sembro una psicopatica appena fuggita da un manicomio, la mia amica non accusa minimamente e continua a ronfare con un ghiro tra le braccia di Morfeo.

Pensando alle mille minacce che potrei farle, escludendo le più violente, forse ce ne è una  che la farebbe svegliare senza batter ciglio.

"D'accordo dolcezza, prenderò questo bel mazzo di chiavi e andrò a rigare la tua meravigliosa auto tirata a lucido." Dico facendo un sorrisetto malefico mentre le sventolo le chiavi di casa sotto il naso.

Con grande soddisfazione ho la reazione desiderata.

"Sei una carogna!" Si siede di  scatto sul letto con i capelli tutti arruffati, un occhio chiuso e un occhio aperto, la sua espressione è talmente buffa che non riesco a trattenere una risata.

Posso dire di averla conosciuta abbastanza da sapere alla perfezione il suo più grande punto debole. Quella maledetta auto, anche se non me lo ha detto apertamente, l'ho notato. Quando guida è sempre attentissima e conserva un cruscotto uno strofinaccio e un detersivo spry per per caso dovesse prendere qualche pozzanghera.

Non so perché ma Cloe mi ricorda in maniera sconcertante Jackson al femminile.

Effettivamente sarebbero davvero perfetti insieme,  e non so perche questa immagine mi fa rabbrividire.

Mentre Cloe è finalmente in piedi a strofinarsi il viso con le mani, apro la cassettiera e le prendo degli abiti semplici puliti che potrebbero starle  dato che su per giù abbiamo la stessa taglia e glielo passo.

"Vado a cambiarmi in bagno." Dice uscendo dalla camera facendo una specie di grugnito. Credo che sarebbe capace di dormire per una giornata intera.

Stranamente oggi mi sento molto energica e non so se è un processo inverso che attua il mio cervello per proteggermi da una possibile psicosi o è semplicemente la certezza che è ora di cambiare qualcosa nella mia vita anche nel senso buono della parola.

Ho sempre voluto essere una persona amichevole e disponibile con tutti anche con chi non se lo meritava, ma non siamo in un film della Disney e io non sono la Cenerentola proprio di nessuno, mi salvo da sola. Proprio per questo ho deciso di dare un tocco diverso al mio stile.

Mi guardo allo specchio e mi passo una mano tra i ricci disordinati, niente piastra oggi.
Apro il cestino e senza pensarci butto immediatamente l'ombretto rosa cipria  per sostituirlo alla matita nera che non so come sia finita nel mio beauty case.

Infilo un paio di skinny neri a vita alta, un top e una giacca di pelle rossa che solitamente indossavo con lunghi abiti.

Mi guardo allo specchio e accenno un sorriso a mezza luna, questa nuova Jennifer mi alletta molto di più.

"Sono pronta!" Cloe spalanca la porta del bagno e ci mette due minuti buoni a metabolizzare per poi restare bocca aperta e le si illuminano gli occhi.

Ad un passo da te ||Àron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora