Un forte odore di fumo, un dolore lancinante al braccio incastrato sotto ad un sedile.
Non vedevo bene, è come se avessi avuto un velo bianco davanti agli occhi, riuscivo a sentire le sirene dell'ambulanza vicino, sempre più vicino finché non mi caricarono su una barella.Da lì nulla, il vuoto, mi risvegliai 4h dopo con un atroce mal di testa e con un braccio ingessato.
Fu proprio quella sera che mio padre raggiunse il massimo livello del suo alcolismo, rischiando la mia morte.
Quel giorno tutto cambiò in modo radicale, mia madre lo cacciò di casa e nonostante tutto fu un immenso dolore vederlo fare i bagagli ed andarsene.
Avrei voluto che la vita fosse stata più gentile nei miei confronti.
Ricordo ancora la faccia sconvolta della mamma quando mio padre la richiamò dieci anni per dirle che avrebbe voluto trascorrere del tempo con me. Credevo che mi sarei dovuta sacrificare per un weekend in uno di quegli stupidi campeggi o cose del genere ma mai e poi avrei pensato di dovermi trasferire da lui per un anno.Mia madre non sembrava molto preoccupata anzi era sollevata dal fatto che non si fosse completamente dimenticato di me. D'altronde mio padre ha fatto carriera ed è diventato uno dei migliori imprenditori di New York. Come cambiano le cose.
A me? Non interessa più, facessero di me quello che vogliono, come hanno sempre fatto, nessuno ha mai preso in considerazione ciò che volevo.
Inizialmente non ero molto convinta di questa storia del trasferimento a New York ma non ho più l'età per poter fare i capricci dato che l'anno prossimo se tutto andrà secondo i piani dovrò iscrivermi al college. Quindi adesso tutto quello che mi serve è terminare il liceo e diplomarmi con il massimo dei voti.
Mio padre non è stato molto presente nella mia vita; una cartolina ogni tanto, una telefonata al compleanno e basta, l'unica cosa che mi ha dato prima di lasciarmi è stato un CD: fourfivesecond e tutt'oggi quando mi capita qualcosa di brutto la ascolto perché mi fa ripensare a lui e mi fa sentire forte.
Anche se sembra un atteggiamento da irriconoscente, non ho mai perdonato a mia madre il fatto di averlo cacciato via, io ero pronta a perdonarlo e a farmi stringere di nuovo tra le sue braccia.
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Ad un passo da te ||Àron Piper
Chick-Lit"Sei stressante e davvero non ti sopporto più. Hai divorato le mie idee e mi hai fatto piangere senza motivo. Hai fatto capire anche ad una persona fredda come me l'importanza di un bacio quando le parole non potevano calmarmi. Mi hai insegnato l'im...