capitolo 8

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Cap 8– 2 giorni dopo



Di quella lite non avevano più riparlato. Fabio come suo solito aveva sbollito da solo dopo un po' ma non aveva voluto rendergli le cose facili facendoglielo capire. In più, anche se Brando si era ben guardato da rinnovargli delle scuse o ritornare sull'argomento, era stato per un po' docile come un agnellino, comportandosi in maniera estremamente gentile e astenendosi dalle prese in giro, cosa che Fabio aveva trovato piuttosto divertente. Lui faceva finta di niente ma ogni tanto lo beccava a studiarlo come a cercare di capire se era ancora arrabbiato. Alla fine sabato notte non aveva resistito più, e all'ennesima occhiata furtiva si era messo a ridere. Un lampo di comprensione aveva attraversato gli occhi di Brando che gli aveva lanciato addosso il cuscino con tutta la forza commentando con un "che stronzo.."


La mattina dopo avevano trovato un biglietto sul tavolo da parte di Giovanni Fedeli con scritto semplicemente -torno stasera-. Brando aveva praticamente tirato fuori il pacchetto di sigarette mentre ancora leggeva e se ne era accesa una sbuffando fumo sulla sedia di Giovanni, facendo ridere Fabio, poi se ne era andato in camera.

Lui l'aveva raggiunto poco dopo

"pensavo..."esordì studiandolo mentre fumava seduto sul davanzale della finestra"davvero?? e che è sta novità..." lo interruppe Brando con un sorrisino bastardo stringendo la sigaretta tra le labbra. Fabio scosse la testa sorridendo a sua volta. Ecco che era tornato normale "dicevo... stavo pensando che oggi, potremo fare una cosa" il moro lo guardò sollevando un sopracciglio, incuriosito da tutti quei giri di parole "se è roba alla 50 sfumature di grigio ti avverto che non mi sento pronto" scherzò "vuoi stare zitto due secondi?"lo rimbeccò Fabio arrossendo "stavo dicendo, la macchina... la tua macchina" aggiunse "eh..." "ti ricordi dove l'hai lasciata?"Brando tirò l'ultima boccata di fumo e poi fermò il gesto di buttare la cicca dalla finestra perchè Fabio l'aveva fulminato con lo sguardo "sì" rispose "perchè?" "pensavo che oggi potremo andare a prenderla" buttò lì "ci portiamo una latta di benzina, vediamo se riparte"

Brando non voleva dargli troppo a vedere quanto quell'idea lo stuzzicasse,quindi scese dal davanzale con estrema lentezza "vediamo se ce sta ancora più che altro..." Fabio ne convenne "dovremo lasciare il motorino qui comunque" aggiunse "se c'è e riparte poi sennò diventa di troppo" spiegò. Brando sollevò di nuovo un sopracciglio "e come pensi di arrivarci alla Magliana scusa?"chiese. Fabio sorrise "mai sentito parlare di trasporto pubblico?"



Dopo un po' ondeggiavano sul terreno accidentato cittadino, a bordo di uno sgangherato 781 che decisamente aveva visto giorni migliori (forse nell'anteguerra). Non era particolarmente affollato, essendo la tarda mattina di domenica, giusto quel che bastava a costringerli tutti e due in piedi.

Brando si guardava intorno con aria un po' schifata, reggendosi con una mano al sostegno sopra la sua testa. Nonostante il suo impegno, non era facile tenersi in piedi su quel trabiccolo, in più le strade della periferia ovest di Roma sembravano una groviera. Guardò Fabio sembrare molto più a suo agio di lui. Probabilmente prima di approdare al motorino i mezzi li aveva presi spesso.

"che giro hai fatto per finire alla Magliana poi me lo devi spiegare..."gli stava dicendo in quel momento, buttando un'occhiata fuori dal finestrino allo spesso cielo grigio, gonfio di pioggia, che si stava addensando "ma che ne so.... giravo a vuoto..." borbottò "sto coso fa schifo" aggiunse a voce più bassa "prima volta su un autobus? Questo non è messo neanche male... si vede persino ancora attraverso i finestrini" commentò Fabio staccando una delle due mani per guardarsi intorno. In quel momento un sobbalzo un po' più brusco del precedenti lo fece sbilanciare e istintivamente portò la mano libera avanti per reggersi alla prima cosa a portata, nello specifico il petto di Brando, il quale però, altrettanto velocemente, si spostò di lato schivando il contatto. Fabio barcollò, essendo andato a vuoto, riuscendo a rimanere in piedi per miracolo. Si rimise dritto e gli donò un'occhiata stupefatta "ma che me fai cascà???" esclamò con uno sbuffo di risata incredula.Brando voltò di lato lo sguardo arrossendo un po' "pur di non farti toccare?" aggiunse a voce molto più bassa, tra i denti "tu stai fori de testa..." "scusa..." disse piano Brando evitando di guardarlo. Fabio si addolcì un po' vedendolo sinceramente contrito "sì però ti devi rilassare un po' eh.." gli disse "sul serio, non è che se due persone si toccano un momento allora per forza c'è qualcosa tra loro o che so io... " aggiunse interpretando bene ciò che era appena successo. Brando alzò gli occhi al cielo per un attimo, esasperato "lo so! È che..." disse tra i denti, avvicinando poi il viso al suo per parlare più piano"mi sembra che mi guardino tutti!" spiegò "che cazzo si guardano". Fabio fece un passo indietro squadrandolo con un sopracciglio sollevato "onestamente non mi sembrava ti dispiacesse essere guardato, fino a poco tempo fa" Brando insaccò la mano libera nella tasca della felpa. Certo, perchè sapeva che lo guardavano perchè era bello. Perchè ne avevano soggezione magari,perchè invidiavano lui o magari qualcuna delle belle ragazze con cui si faceva vedere in giro per far scena.

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