Cap 13
Brando fissò con sguardo torvo l'ingresso del Collodi davanti a lui, mentre Fabio legava la catena al motorino. Aveva lo stomaco chiuso per l'ansia. Non aveva riflettuto sul fatto che tornare a scuola significava affrontare le conseguenze sociali di quello che aveva fatto due giorni prima.
Al pensiero quasi ringraziò Giovanni per avergli concesso un po' di tempo per far scemare l'interesse per la sua rivelazione, anche se dubitava sarebbe stata una cosa indolore.
"oh tutto a posto?" gli chiese Fabio battendogli un colpetto sulla spalla "sei pallido..." Brando sussultò appena per essere stato strappato alle sue elucubrazioni "si si.." borbottò con una scrollata di spalle. Fulminò con lo sguardo un paio di ragazzi, forse del secondo anno, che passandogli accanto avevano ridacchiato guardandoli.
In quel momento uno del corso di francese li superò, e nel farlo diede una molto poco casuale spallata a Fabio facendolo sbilanciare un po' in avanti. L'amico del tizio soppresse una risata
"hei!" gli urlò dietro Brando "che cazzo fai???!" "Bra!" lo chiamò ad alta voce Fabio afferrandolo per un braccio "lascia perdere" gli disse secco cercando, tirandolo, di convincerlo a girarsi verso di lui. Lo guardò, aveva su quell'aria assassina che per fortuna a lui non rivolgeva da un po' "oh!" lo chiamò strattonandolo un po'. Brando si girò a guardarlo "davvero. Lascia perdere. Non me ne frega un cazzo di quello". Il moro mantenne per un attimo il cipiglio aggressivo poi sbuffò "vabbè ma non siamo neanche entrati.." masticò "cominciamo bene!" Fabio gli sorrise "facevano così con me pure prima, non c'entri tu" gli disse "pensi che questo mi faccia star meglio?" ribattè Brando sollevano un sopracciglio. A Fabio invece veniva da sorridere a vederlo incazzarsi così per lui, si leccò le labbra e poi le morse per non far uscire il sorriso "dai" gli disse "a me non importa, non deve importare neanche a te, 'ste cose da poco fattele scivolare addosso ok?" "è una parola..." borbottò Brando conoscendosi. Girò lo sguardo di lato e notò Damiano e Ludovica che li guardavano. Lei aveva su un sorrisetto odioso. "c'è l'amico tuo..." disse a Fabio cambiando argomento "io vado... che non c'ho voglia di avere a che fare con lui" Fabio fece un cenno di saluto ai due poi tornò a dare attenzione a Brando "ci vediamo alla quinta.... se non mi viene un infarto prima" Brando scosse la testa. Alla quinta ora c'era il compito di matematica "statte calmo..." gli disse. Fabio si guardò rapidamente attorno per valutare se fosse il caso o meno di dargli un bacio.
Troppa gente.
Gli strinse per un attimo la mano nella sua "a dopo" lo salutò.
Brando guardò di nuovo l'ingresso e sbuffò incamminandosi. Sarebbe stata una lunga giornata.
Arrivato al corridoio del suo piano, a parte qualche occhiata curiosa, tutto bene. Notò Niccolò davanti alla porta del bagno insieme a qualche altro ragazzo del gruppo. Titubò per un attimo finchè non fu lui a notarlo, sorridergli e venirgli incontro "ammerda..." lo salutò "come è andata la giornata agli arresti domiciliari?" sghignazzò. Brando gli rivolse una finta occhiataccia "chiedilo a tu sorella..." scherzò. Niccolò rise e si rincamminò verso gli altri come se ne niente fosse, sicuro che lo avrebbe seguito. Brando esitò solo un attimo e lo fece. Il gruppetto stava ridendo per qualcosa che stava raccontando Vittorio, fu impossibile non notarlo, non appena lui li raggiunse ammutolirono e iniziarono a guardarsi con aria imbarazzata. Brando annuì forte mordendosi il labbro per il nervoso "ok ho capito..." disse girandosi e andandosene a passo di carica. Niccolò lo raggiunse e lo afferrò per una spalla "dai Bra non fa così" gli disse. Il moro si voltò piantandogli gli occhi neri in faccia, sfidandolo a dire qualcosa "senti.." gli disse Niccolò guardandolo come a dire che non gli faceva paura per niente "non è che ti hanno voluto schifare... Vittorio stava parlando di quello che ha fatto con una tipa al locale l'altra sera, delle cazzate che gli ha detto per scoparsela... credono che discorsi simili possano.. urtare la tua sensibilità" Brando spalancò occhi e bocca dalla sorpresa "ma che cazz..." esclamò "non è che mi sono trasformato da un giorno all'altro in una fighetta!" protestò "ma io lo so!!" tentò Nic "se scopa so contento, sai che me ne frega come e con chi???" insistette Brando tra i denti. Il biondo alzò gli occhi al cielo "Bra cazzo! Lo so!!" gli ringhiò a sua volta "ma loro no, dagli un po' di tempo ok? Io ti conosco da una vita!!" "e loro da 5 anni... mica è poco!" Niccolò sbuffò forte "beh devi fa tu quello maturo per primo si vede... ce la fai? O te sto a chiede troppo??" lo sfottè. Brando buttò aria fuori dal naso e mandò giù le spalle, segno che si era arreso "alleluya" commentò il biondo passandogli un braccio intorno alle spalle e cominciando a trascinarlo verso dove stavano prima. Non fecero neanche un passo però, che Filippo gli si parò davanti, sorridendo. Brando lo guardò male e Niccolò si morse l'interno della guancia maledicendo la sfiga. Lasciò andare l'amico e si fece un passo indietro facendo segno con gli occhi a Filippo di darci un taglio, qualsiasi cosa avesse in mente.
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Non avere paura
RomanceCosa succede a Fabio dopo la fine della seconda stagione? E a Brando sopratutto?? L'esperienza spaventosa del suo collasso sarà l'occasione per riavvicinarsi, e iniziare a lavorare per cominciare ad essere... davvero se stesso