𝐅𝐀 𝐌𝐀𝐋𝐄 𝐌𝐎𝐑𝐈𝐑𝐄?, 𝒎𝒂𝒚𝒃𝒆 𝒎𝒆

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𝑬' 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒎𝒂𝒍𝒗𝒂𝒈𝒊𝒐 𝒕𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆, 𝒐 𝒏𝒆𝒈𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒂 𝒄𝒉𝒊 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒎𝒐𝒓𝒊𝒓𝒆?





















𝐇𝐄𝐑

"Qui dice di usarlo solo per tre minuti

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"Qui dice di usarlo solo per tre minuti." Afferma, aspirando un po' della sua sigaretta. "Qui mi dice che devo aspettare ben tre minuti per morire. Ma vi sembra il caso? Qui la gente vuole morire e basta." Afferma tutto questo nella sua vasca da bagno, come spettatori ci sono i due infermieri di turno che devono portala via dalle sue comodità per trasferirla in quella stanza fredda, consumata, acida.

"Sono seria." Alza di qualche nota il tono della voce e marca la sua libera posizione da paziente condannato alla pena di morte. "Fatemi finire almeno questa fottuta sigaretta."

Il trucco nero circonda gli occhi tristi, infetti. Aggravano la situazione perché ai suoi occhi, quelli non malati, quelli che son rimasti a due anni fa, quelle iridi erano sempre lucenti, fatte con qualsiasi tipo di droga, ma erano felici. Ed ora quest'occhi marciano nell'odio di morire sola.
I capelli bagnati, corti toccano con cautela il suo collo delicato e colmo di lividi. Sarà la terapia, sarà la paura della morte, sarà lei stessa, ma accendersi una sigaretta, nuda, di fronte a dei perfetti sconosciuti la riporta indietro.
Indietro in un tempo indefinito, breve, doloroso.

"Sono pronta." Lascia che la forza peso gravi sul suo corpo. Le braccia ricadono in acqua provocando un lieve tonfo - assordante per lei - e fa ricadere in avanti la testa. Gli infermieri la prendono dalle spalle e la adagiano lentamente sulla sua barella.
Pronta alla morte, pronta ad alzare il volume del silenzio. Pronta a cadere in un vortice infinito, senza fondo, pronta a cadere in un incubo infantile. Pronta a rinascere dalla sua cenere. Pronta a sognare.

"Fatemi del male." Sussurra. "Datemi della cazzo di morfina, che qui avete una drogata tra le mani." Ride, smorzando l'aria rigida, stretta nei suoi polmoni.

"Fatemi vivere, vi prego." Il fumo della sigaretta emana l'ultimo alone di nostalgia, accompagnato dal suo respiro. Diceva che doveva morire in soli tre minuti e invece c'è voluta un'ora.
















(Dicevano che doveva aspettare la fine di una sigaretta per dimenticarsi di tutto e invece c'è voluta una vita.)

𝑰𝑳 𝑺𝑰𝑳𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶 𝑫𝑬𝑮𝑳𝑰 𝑰𝑵𝑵𝑶𝑪𝑬𝑵𝑻𝑰 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora