Giorno 142 ore 06:57, suona la maledettissima sveglia che per spegnerla vorrei avere il martello dei cartoni animati così sarei stata più che sicura che non avrebbe più suonato.
Corro a fare colazione ma nella dispensa sono entrate le formiche per colpa di mio fratello che chiudette male la busta dello zucchero quella mattina stessa. Quindi potevo anche dire addio alla mia bella tazza con i cereali.
Una volta finita un arrangiata e sacrosanta disinfestaione (voi umani non avete idea) si sono fatte le 07:45 quindi il tempo di lavarmi la faccia truccarmi e vestirmi che mi metto subito alla fermata dell'autobus ad aspettare che arrivi. Praticamente vedere l'autobus arrivare era come aspettare che un dinosauro tornasse a dominare la terra quindi decisi di farmela a piedi.
Non avevo mai considerato però la salita lunghissima del pullman...Ah quanto vorrei tornare alla disinfestazione della mia dispensa!
Una volta arrivata a scuola, zuppa di sudore, decisi di correre in bagno (anche perché mancavano due minuti al suono della campanella, non chiedetemi come ho fatto ad arrivare in tempo perché non lo so nemmeno io). Per fortuna portavo sempre un asciugamano e un cambio (alle volte portavo anche il deodorante) con me di riserva, per le evenienze.
Subito dopo, nel corridoio che mi avrebbe portata in classe vidi Victoria. Quella si che era un esempio di........insomma..arrivateci voi...
Sempre con quella maglietta scollata al punto giusto, con quella minigonna che riusciva a far attivare, anche troppo, la saliva degli uomini tanto che ci vuole il secchio ogni volta per raccoglierla. Ma comunque tornando a noi.
Feci le mie lezioni normalmente, anche se non potei fare merenda perché avevo il compito di geografia e la cosa devo dire che non mi faceva proprio schizzare gioia da tutti i pori. Finalmente però arrivò l'ora di educazione fisica. Tutti la amano perché si gioca, io personalmente perché sono all'aperto, lontano da quel carcere conosciuto anche come scuola. Nella mia ora eravamo uniti alla classe del mio principe. Ogni volta mi si riempie il cuore di gioia a vederlo. Finalmente qualcosa di colorato in quell'ambiente tutto grigio e spento.
Quando mi vide, fece l'occhiolino e non appena il prof se ne andò per la sua solita chiamata giornaliera, si avvicinò. Mentre si avvicinava correndo però, vidi il suo volto cambiare in serio, i suoi occhi cominciarono ad allargarsi e al contempo sentivo mancare le forze, vedevo a puntini e poi il buio....
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Awane~un po' di dolcezza amara
ChickLitCosa ne pensate dell'amore? Cosa ne dite della felicità? E invece della gioia(quella vera)? Forse a queste domande può rispondervi Priscilla che con i suoi riccioli castani, i suoi occhi marroni Nutella e il sorriso che dona solo a pochi, vi racco...