Qual'è il senso della vita?

2 0 0
                                    

Aprendo la porta, trovai il maggiordomo Lerch che mi guardava con la sua classica e abituale faccia da morto, mio fratello con le mani tra i capelli e Daniel che non faceva altro se non fare avanti e indietro per la sala d'ingresso, dei genitori nessuna traccia. ":Sono contenta anche io di tornare a casa....che succede?:". Subito dopo mio fratello, Ben, alzò la testa e vidi in lui una faccia sconfortata, sembrava non avesse proprio dormito. ":Tu:" disse indicandomi con un dito accusatore. ":Sono le sei e mezza, hai una vaga idea di cosa vuol dire preoccuparsi? almeno il significato di questa parola lo conosci? Non rispondevi al cellulare, addirittura irraggiungibile, ne tantomeno tu richiamavi, nooo, non sia mai che la signorina si degna del fratello o che tanto meno risponda a questo maledetto telefono:". A mano a mano che parlava, alzava il tono della voce, mettendomi con le spalle al muro. Sentivo il mio viso ribollire di rabbia. Una volta tanto che qualcuno mi rende felice è un problema. ":Quindi devo sparire per far si che qualcuno mi pensi? O che si degni di parlarmi? Sono stanca di essere trattata come niente, sono stanca di vedere come ogni cosa circola intorno a me e tu in modo particolare agisci senza un minimo di consulto o altro, fai tutto da solo. Certe volte vorrei essere figlia unica e che quella notte del 10 ottobre io dovevo essere in quella macchina a morire:". Detto ciò gridando come se non ci fosse un domani e tolsi fuori tutto ciò che ho sempre tenuto dentro e che non ho mai detto per non ferire nessuno, o perché non mi sembrava mai il momento opportuno per parlare. Bene, quel momento tanto atteso era arrivato e sapevo che quell'occasione non potevo averla mai più.

Una volta che finii il mio sfogo, corsi in lacrime nella stanza a me assegnata. Mi buttai sul letto e nel dolore che sembrava essere tornato da una ferita passata, nelle lacrime che intanto bagnavano il mio viso, mi addormentai.

Quando mi svegliai fuori era buio e quella camera rossa con gli angoli dorati, presentava oltre alla luce spenta, delle stelline fluorescenti che rendevano la stanza più carina. Accanto al mio letto, notai Daniel che aveva un'aria triste e malinconica e io avevo addosso le lenzuola con il pigiama e sul mio comodino il mio libro preferito intitolato "Se questo è amore".

":Ti ho bussato e non mi rispondevi, pensavo ti fossi fatta male e sono precipitato nella stanza e ti ho trovata che stavi dormendo così ho voluto svelarti questa cosa che ti avevo preparato già da prima che tu venissi ad abitare qua. Ti piace?:"

":Si, molto carina come idea... mi passeresti l'acqua per favore?:". Avevo la gola secca e riuscivo a parlare a stento. ":Subito, scendo di sotto a prenderla. Ah, quasi dimenticavo, ti hanno chiamato, un certo Javier..chi è?:" disse mentre intanto aprì la porta.

":Niente, è nessuno... sarà qualcuno così che ho salvato io:"

Mi aveva chiamata 20 volte in tre minuti. Sa che rispondo quasi subito al telefono, il numero massimo degli squilli è due e poi rispondo. Capivo la sua preoccupazione...Perciò aprii i messaggi per tranquillizzarlo.

Ehy

EHY?MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO, CHE SUCCEDE? PERCHE' NON RISPONDEVI AL TELEFONO?

Scusa è solo che... quando sono tornata a casa

Si..?

Niente....tutta colpa di mio fratello.....lo sai com'è

Ho capito...ricordati che io ci sono se vuoi confidarti

Si lo so e per questo, te ne sono grata...Posso chiederti una cosa?

Dimmi tutto

Me lo sapresti dire.....va be niente lascia stare, è una domanda stupida

Nessuna domanda è stupida dimmi tranquillamente

Qual'è il senso della vita?

io non riesco a trovarlo

Sei tu il senso della vita

Ogni cosa che fai o che ti accade, dipende da te

Guarda non credo che ogni cosa che ho fatto o detto era come fine a tutto ciò

Lo so

Però sarebbe una bugia dirti che non è così

Ovvero che ogni cosa accade perché deve accadere

oppure perché c'è un fato e tutte quelle cavolate là

Forse un giorno tutto questo cercherai di farlo evitare a una tua figlia

Quindi non è proprio un male

Prova a vederla positiva la situazione

Stava continuando a scrivere che ho abbandonato l'app perché era entrato Daniel con il bicchiere d'acqua. La sua espressione sembrava non cambiare da quando mi svegliai. Non appena mi porse il bicchiere d'acqua, mi disse ":Senti Priscilla io devo confessarti una cosa:"

":Dimmi:"

":Da quando sei entrata in questa casa ho capito molte cose...come ad esempio che con le ragazze non si gioca cosa che io pensavo ed ero fermamente convinto, che non sei come le altre che mi venivano dietro per ogni mio respiro, che non facevano altro che chiedermi il mio numero di telefono non appena vedevano che ero il bagnino ma poi non le vedevo più. Tu invece sei completamente diversa. Sei molto più... insomma, ragioni a differenza mia, mi eviti e da questo ho capito che nella mia vita ho sbagliato ogni cosa. Per questo ti voglio ringraziare, perché mi hai aperto gli occhi. Con te, io provo delle vere emozioni, che non mi fanno dormire la notte perché sono troppo forti. Comunque, se ti serve qualcosa, qualsiasi cosa io ci sono, non esitare a chiedere:"

Ero senza parole, stupita che quelle parole sono davvero uscite dalla sua bocca. Da una parte era una cosa positiva perché significa che è maturato è che sta maturando(a 16 anni, quasi 17, sarebbe anche ora).":Posso chiederti una cosa?:"-":chiedi pure:"-":sapresti dirmi qual'è il senso della vita?:". Era la prova del nove.

":Semplice, il senso della vita dipende dalle tua azioni o meglio dalle azioni di ogni persona che ti circonda, e da quello che fai tu a loro. Capisco che magari questo non era proprio quello che ti aspettavi come vita, ma questo è successo e magari un giorno ai tuoi figli vorrai evitare tutto questo:". Una volta che finì di parlare uscì dalla stanza lasciandomi sola con me stessa.

Erano le stesse parole di Javier...

Awane~un po' di dolcezza amaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora