Incontri spiacevoli

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Grazie al cielo mio fratello non era a casa quando tornai da scuola dopo la punizione.

Troppo presto per parlare. Lo vidi aprire la porta che sembrava volesse romperla. :"Tutto ok?! Hai per caso intenzione di distruggere qualche altra cosa?:"-":Non fare la spiritosa, non c'è niente da ridere:"-":Oh be, capirai, non è che sei il re delle risate tu, quindi una frase del genere non era poco preve....:"-":Mi hanno licenziato:". Le parole mi si bloccarono in gola, non sapevo cosa rispondere per la prima volta in tutta la mia vita, mi sentivo....spaesata.":Quindi?!,come faremo a stare qui, con tutte le spese e tutto il resto...?:". Cercavo di tranquillizzarlo, ma vedevo che rimaneva sempre e comunque con la testa bassa, guardando il pavimento, senza profetizzare alcuna parola. Fin quando il suo telefono non vibrò.... In automatico lui si avviò verso la porta, la aprì e di colpo volevo sotterrarmi. Questo mio desidero inoltre venne accompagnato dall'esclamazione di mio fratello

":Perciò d'ora in avanti andremo a vivere a casa di Daniel:"

Volevo ucciderlo.

":SCUSAMI?!:"-":Mi hai capito bene:"-":Bhe, tu non hai capito me però:". La discussione non la aprimmo più fino a quando il mio nuovo coinquilino, molto garbatamente, si mise in mezzo,":Qualcosa non va piccola? Forse non vuoi stare con me? Andiamo, lo sai che infondo mi ami, non cercare di resistere:" disse mentre intanto piano piano si avvicinava a me allungando una mano, come se volesse avvicinarsi per baciarmi. Piccola premessa: non ho mai fatto karatè ne sono mai stata aggredita da qualcuno, però quel pugno glielo diedi di santa ragione.

In quel momento volevo solo essere ascoltata, capita e magari apprezzata.....magari lui....

Awane~un po' di dolcezza amaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora