La ragazza si era appena decisa a rispondere sinceramente quando un allarme risuonò fastidioso nell'aria. Spalancarono entrambi gli occhi, terrorizzati. Avevano partecipato a molte prove e sapevano riconoscere la causa dal diverso suono che la sirena emetteva. 1...2...3...4 suoni lunghi: c'era uno tsunami. Per un'isola piccola come Love Island uno tsunami non era proprio un evento da festeggiare. Per fortuna capitava di rado, i due ragazzi non avevano mai visto un'onda gigante in vita loro. Si alzarono velocemente, stringendosi d'istinto le mani. Cominciarono a correre verso il grande edificio che era per loro sia una scuola che una casa. La forza della folla li costrinse a lasciarsi la mano e si persero di vista. Quando fu al sicuro a scuola la ragazza ricominciò a cercare Luke, ma non lo trovò da nessuna parte. Era preoccupata, sentiva che gli era successo qualcosa. Seguendo le istruzioni fornite dai professori, si recò nell'aula della materia dove era registrata: fisica.
La prof fece l'appello e risposero tutti, eccetto uno. Al nome di Luke Stanon non rispose nessuno. Dov'era? Lo conosceva solo da un paio di giorni ma già teneva a lui in un modo singolare. Poi pensò a tutto quello che le aveva raccontato e si ricordò di quando le aveva detto che la mattina dopo sarebbe andato occasionalmente a casa per incontrare i genitori che sarebbero arrivati in traghetto a Love Island nel pomeriggio. Li stava cercando, ne era sicura. Era andato a cercare i suoi genitori a casa sua, a piedi, sperando che fossero già scesi dal traghetto quando lo tsunami era arrivato. Non sapeva perché, ma ne era sicura.
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Dimmi ciò che penso
Romansa"Stavo pensando a una cosa... e se fossimo tutti in un libro? Tutte marionette di uno scrittore appassionato? Allora credi che le pagine del libro della nostra vita piacerebbero? Luke, anche se qualcosa non dovesse andare bene, continua la trama per...