Fu l'inizio di una lunga serie. Vì cominciò a dimenticare cose più grandi, come i compleanni degli amici o il fatto di aver pranzato. Luke, come i suoi genitori, cominciò a preoccuparsi. Quando Vega era stata in ospedale, l'anno prima, era a causa di un piccolo tumore al cervello. Ma i medici avevano detto che erano riusciti a rimuoverlo completamente. Quando la portarono nuovamente all'ospedale, dopo che, dimenticatasi di aver fatto i compiti, aveva ripetuto tutti gli esercizi per ben tre volte, l'oncologo che la visitò disse che non era grave e che sarebbe stata in lista di attesa per un'operazione. Davanti a lei c'era molta altra gente con tumori più gravi ed estesi e il suo intervento non sarebbe avvenuto prima di due mesi dal giorno della visita. Purtroppo aumentarono le emergenze e tre mesi dopo Vì non aveva ancora ricevuto l'operazione.
Era ottobre, Luke aveva diciannove anni. Anche Vega aveva diciannove anni. Aveva diciannove anni quando dimenticò una delle cose più importanti.
La giornata stava andando bene, i due ragazzi erano sdraiati sul divano e guardavano un film.
- Quanto manca? - chiese Vega, piuttosto annoiata. Luke invece era così preso dal film che neanche si accorse che lei stava parlando. Quando la ragazza fece per chiamarlo di nuovo, si bloccò. Cominciò a piangere lentamente. A quel punto Luke si accorse della situazione e tirò Vega a sedere.
- Cosa è successo?? - chiese allarmato
- Vì cosa è successo?! - la ragazza continuava a piangere in silenzio, senza guardarlo.
- Ti senti bene? Vì!? - Vega alzò la testa e lo guardò terrorizzata.
- Non ricordo il tuo nome - gli disse. Poi abbassò di nuovo lo sguardo e si appoggiò alla sua spalla.
Luke rimase immobile, con i capelli di Vì fra le dita. Dopo una manciata di secondi parlò di nuovo, ancora lo sguardo perso nel vuoto.
- Luke - disse - Mi chiamo Luke -
Vì singhiozzava nella sua spalla.
- Andiamo - disse Luke alzandosi.
- Dove? - chiese Vì.
- All'ospedale -
Dieci minuti dopo, in macchina, Vì chiese come se non fosse niente:
- Dove stiamo andando? - Luke non rispose.
Imboccò bruscamente il garage dell'ospedale . Era arrabbiato. Con il tumore che imprigionava la testa della sua ragazza, con l'oncologo che aveva detto che non era un'emergenza, con tutte le persone che stava scansando malamente per raggiungere la segreteria, con Vega che arrancava dietro di lui chiedendosi cosa stesse succedendo. Luke superò tutti i pazienti in fila, furente. Arrivò allo sportello delle informazioni.
- Vega Lise, le risulta? - chiese bruscamente, ansimando per la corsa. La segretaria lo guardava sperduta.
- E' una paziente del Dr. Waters, le risulta? - chiese ancora più impaziente.
- Scusi... dovrebbe seguire la fila... - provò la segretaria facendosi piccola piccola sulla sedia.
Luke la guardò un attimo. Non c'era tempo. Afferrò la mano di Vì e si avviò verso "Oncologia". La segretaria gli gridò dietro qualcosa, ma lui non l'ascoltò. Davanti alla porta del reparto si voltò:
- Quando sei nata, Vega? - lei lo guardò perplessa.
- La tua data di nascita, Vega, dimmi la tua data di nascita -
- La conosci benissimo - rispose lei avvampando.
- Non importa se la conosco, tu dilla e basta -
- Venti giugno... v-venti giugno.... mille e novecentonovanta... - provò Vì
- Novanta cosa? -
- Novanta... -
- Novantanove!! Venti AGOSTO millenovecentonovantaNOVE - disse Luke trattenendo a forza le lacrime. Poi la prese di nuovo per mano e ricominciarono la marcia verso il Dr. Waters, schivando infermieri e pazienti in fila. Proprio in quel momento la porta della stanza del dottore si aprì e un'infermiera bassetta con i capelli ricci squadrò la lista dei pazienti. Stava annunciando il paziente seguente. Prima che lei potesse aprire bocca Luke urlò:
- Lise, giusto? Siamo noi! - l'infermiera cominciò a balbettare qualcosa ma Luke la superò attraverso la porta.
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Dimmi ciò che penso
Romantizm"Stavo pensando a una cosa... e se fossimo tutti in un libro? Tutte marionette di uno scrittore appassionato? Allora credi che le pagine del libro della nostra vita piacerebbero? Luke, anche se qualcosa non dovesse andare bene, continua la trama per...