CAPITOLO 13

6.9K 73 3
                                    


Lunedì
7:00
sveglia.
Spalanco gli occhi. - ok, devo stare calma- dico sedendomi sul letto e stropicciandomi il viso.
Mi alzo controvoglia da un lato, vorrei tornare a ieri, a guardare i film con mio fratello. Ma ora non ho tempo per pensare al bello.  Devo correre, ho un'ora e mezza quindi potrei benissimo farcela se solo riuscissi a concentrarmi ma sono in ansia lo stesso. Vado in doccia , e cazzo, è quasi finito il balsamo ma devo usare quello che resta perché devo essere super presentabile e avendo i capelli molto crespi
si vedrà sicuro se non lo metto. Poi cerco di trovare qualcosa di diverso e qui mi vengono in mente le parole di Taylor ieri... Resto ferma davanti all'armadio pensando al nulla e il cinguettio degli uccelli fuori dalla finestra mi fa tornare alla realtà. Decido di indossare un vestito nero a sirena. Ricordo quando lo comprai... Ancora non ero qui, avevamo tutto quello che ci serviva e Tay era nato da poco.
Sotto decido di mettere delle calze 20 den e degli stivali neri bassi, non avendo quelli alti che è anche meglio a dir la verità, essendo bassa i tacchi mi alzerebbero e se dovessi diventare più alta di Carter farei una figura di merda. Dio ma a cosa sto pensando, devo essere velocissima.

8:15.
Il trucco leggero non stona con l'abbigliamento, stranamente. Ho il mio solito eye-liner e il mascara, base e cipria ma sono indecisa se indossare anche un rossetto rosso. L'unica paura è che in quel caso potrei sembrare forse troppo egocentrica e spudorata. Ma confrontandomi all'atteggiamento del signor Reed direi che lui mi batte sotto questo aspetto.
Okey, forse non dovrei farmelo già stare sul cazzo in questo modo, non lo conosco nemmeno. So solo che è così sexy che... -Che niente cristo santo, sbrigati sennò fai tardi-
Continuo a ripetermi. -ah finirò per diventare pazza se continuo a parlare da sola-.

8:43
esco di casa salutando i miei e mio fratello che ancora dorme.
Cammino e penso ai complimenti ricevuti da mamma poco prima di chiudermi alle spalle la porta di casa ed iniziare questa nuova "vita". Beh effettivamente mi sono vestita molto bene e per una volta guardandomi allo specchio sono riuscita a piacermi, cosa che non succede quasi mai.
Mi guardo intorno, comincio a cercare di capire se la strada che sto percorrendo è quella giusta ma non devo impancarmi. Maledetti soldi, avrei potuto avere una cazzo di macchina invece di percorrere ogni volta chilometri a piedi. Meno male che non piove.
Beh strano, a Marzo ancora le temperature non sono poi così alte. Dovrò vestirmi anche più leggera da ora se continuerà a fare così caldo, credo...
Intanto davanti a me ho di nuovo quell'enorme grattacielo.
Sono le 8:56, non mi era mai capitato di essere puntuale, wow. Incredibilmente trovo subito il suo citofono e una volta entrata nell'edificio prendo l'ascensore.  Passo circa 30 secondi lì dentro è provo a scaricare tutta la tensione che mi sono portata dietro per giorni ormai. Arrivo davanti alla porta e sistemo tutto ciò che non va bene, qualche ciuffo di capelli, tiro giù il vestito che si era alzato un po' troppo e sistemo il giacchetto sopra.
La porta questa volta è chiusa. Suono il campanello per un secondo, per non aver paura di essere insistente. Vedo aprire la porta e appare subito lui davanti a me che inizia a guardarmi senza dire niente mentre resto immobile sulla soglia del suo appartamento.

———
Eii, vi piace?
Fatemelo sapere con un commento qui sotto.❤️

WORK 136Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora