Parte 20

1.8K 58 4
                                    

Bene dall'ultima volta è passata una settimana. Io mi ritrovo incatenata a sto letto di merda da cui vorrei solo alzarmi e scappare. Così decisi di fare. Entro oggi mi sarei alzata da sto maledetto coso. Passò un ora credo circa e nulla pk non ci riuscivo. Sembrava che la mia testa me lo impedisse. Forse per tutte le martellate che mi ha fatto quella la. Il brutto é che mi ricordo tutto di quella scena ma non so nemmeno chi siano quelle persone. Mi facevano paura ma allo stesso tempo mi facevano sentire protetta, infondo mi hanno salvata. Fatto sta che io sto provando in tutti i modi di alzarmi. Più mi sforzo però più il buio aumenta, e inizia a spaventarmi cosa strana pk io amo il buio. Mi piace girare la notte al buio fuori o anche in casa spaventando chiunque.
Passarono altre due ore e mi sono ricordata che tra poco arriva quel ragazzo...bene lo devo vedere quindi Alessia alzatiiiii🥺...ad un certo punto sento una mano dietro la testa alzarmi...e vedo una cosa luminosa sugli occhi, il buio se ne sta andando...oddio si che bello la luce finalmente. Mi trovo davanti uno specie di laser puntato nell'occhio e dietro vedo una figura sfocata bianca con occhiali mascherina. Mi spaventava infatti ho reagito in modo strano. Sono scattata all'indietro rannicchiandomi con tutto il corpo sul cuscino. Appena si avvicinava io mi rannicchiavo sempre più fin quando gli diedi un calcio voi sapete dove...😏
Io: <cazzo lasciami stare pazzo>
Dot: <signorina la prego si calmi, si é appena svegliata dal coma, non ci vorrà ritornare di nuovo vero?>
Io: <certo che no testa di cazzo!>
Dot: <ma pk fa così, si calmi le ho detto non le faccio nulla le tolgo gli aghi dalla pelle così e più tranquilla.>
Io: <non toccarmi CAZZO!!!!!!> urlai che a momenti si sentiva in tutto l'ospedale.
Pov's payton
Ero arrivato come tutti i giorni in ospedale, ogni giorno speravo si svegliasse davanti ai miei occhi. Ci sto iniziando a perdere un po' la speranza. Quando sento una voce urlare "non toccarmi CAZZO" riconoscerei quella voce da mongola tra mille. Mi misi a correre per i corridoi dell'ospedale quando arrivai davanti alla sua porta la spalancai e con il fiatone scoppiai in lacrime e mi inginocchiai a terra. Dopo un paio di minuti fermi a guardarmi i due mi alzai e mi avvicinai ad ale. Ma il dottore.
Dot: <si fermi, lo dico per il suo bene> dice mettendosi una mano nei coglioni. Io lo guardo guardo Alessia che nel frattempo mi fissava e scoppio a ridere.
Alessia fece un ghigno di soddisfazione mentre il dottore mi guardò male.
Io: <sempre la solita tu eh? Che bello ti sei svegliata. Non sai da quanto aspettavo questo momento! Dimmi che mi riconosci!🥺🥺>
Ale: <io-io non lo so, s-sei tu il ragazzo che ogni giorno alla stessa ora veniva da me, mi abbracciava mi baciava la guancia mi parlava?>
Io: <si sì sì ale si sono proprio io SI...> dissi inginocchiandomi affianco al letto prendendole la mano. Lei si allontanò come se avesse paura però teneva la mia mano stretta. Non capivo.
Ale: <c-come mi chiamo io? E-e tu?!>
Io: <Alessia, Alessia reeves ti chiami e io payton! Ale ti giuro che ti aiuterò a recuperare la memoria! Ti puoi fidare di me?>
Ale: <i-io credo di, di si >
Io: <grazie per la fiducia iniziamo> il dottore nel frattempo esce con le cartelle cliniche le quali fissava intensamente.
Io: <allora ale ti ricordi che hai un fratello e una sorella?>
Ale: <ehm si, ma non mi ricordo i nomi. Però ho la loro immagine in testa.>
Io: <okay okay perfetto si chiamano anthony e Elena!>
Ale: <okay okay si li ricordo si....>
Io: <si sì sì brava....emh dimmi tutto quello che riesci a ricordare tutto quello che hai in testa!>
Ale: <si...ecco, allora mi ricordo di una, una ragazza con capelli lunghi Rossi che si chiamava emh....>
Io: <trixie>
Ale: <esatto lei. Poi mi ricordo di un ragazzo biondo verso il castano alto che aveva una camicia. E mi ricordo una ragazza con capelli emh Bianchi possibile?>
Io: <emh...ecco. Si sì brava continua dimmi> non potevo dirle che la sua migliore amica è morta. Non ora.
Ale: <poi mi ricordo di un profumo che ho sentito quando ero in coma, era un profumo credo da uomo. Buono, e anche uno da donna che ricordo di aver già sentito.>
Io: <okay si, quello da uomo ero io ale. Che ti abbracciavo pk mi mancavano i tuoi abbracci😔 mentre quello da donna era il tuo te lo spruzzavo per non farti odorare di ospedale.>
Ale: <ospedlche?> o cazzo non sa dov'é e ora che le dico. Nello stesso momento entra il dottore.
Dot: <signorino potrebbe venire con me un momento la prego...>
Io: <si certo arrivo piccola..> dissi accarezzandogli la mano e andando fuori.
Io: <mi dica..>
Dot: <ecco è un'informazione un po' riservata. Deve tenerla segreta, so che non la accetterà ma deve per il bene di tutti pk....>
Io: <si sì arrivi al punto per piacere...>
Dot: <ecco la signorina reeves presenta atteggiamenti da psicopatica per il trauma cranico. Potrebbe da un momento all'altro perdere la testa e ferire la gente solo per piacere...> io rimasi basito. Immobile a guardare i suoi piedi.
Io: <no MAI, non la farò andare in un manicomio, se lo scordi ora che finalmente si è svegliata e sta benissimo, é lei che è psicopatico, non me la farò scappare. Si attacca e anche di brutto> mi prese la spalla.
Dot: <mi dispiace partirà tra 3 ore> io corsi in camera la chiusi a chiave mi misi con le spalle al muro facendomi scivolare verso terra lentamente con le mani tra i capelli. Piangevo.
Io: <Ale!>
Ale: <si p-payton?>
Io: <so-so che hai p-paura ma m-mi potresti ab-abbracciare. Ne ho bisogno t-troppo!>
Lei si alza.
Ale: <ci posso p-provare...>
Io: <cosa vuoi che faccia per non farti spaventare?>
Ale: <emh mettiti in piedi> e così feci <allarga le braccia e chiudi gli occhi per favore> io feci e dopo pochi secondi la sentivo tra le mie braccia. Le chiusi avvolgendola tutta e appoggiando il mio mento sulla sua testa che teneva appoggiato al mio petto.
Io: <grazie> e la strinsi di più.
Ale: <grazie a te p-payt...> le presi le spalle staccandola da me...
Io: <c-come mi hai chiamato?>
Ale: <oh oh s-scusa io non...>
Io: <no no no tranquilla mi piace....non voglio spaventarti scusa.> le presi la mano
Io: <ale ti devo p-parlare.>
Lei mi guardò preoccupatissima. Non sapevo se dirglielo. Non volevo stesse male o facesse pazzie come fuggire. Così inventai una scusa...
Io: <emh....t-ti am....ti voglio bene❤️>
Ale: <oh...grazie payt. Anche io> mi fermai a guardarla negli occhi erano così belli. Poi quelle labbra. Cazzo tra meno di 20 minuti me la avrebbero portata di nuovo via. 😔😔cosa potevo fare. No io non permetterò la tocchino nemmeno con un pollice.....stettimo sul letto a guardare delle foto di lei con i suoi amici e i suoi fratelli. Rideva vedendole e ancora più vedendo i video in piscina. Rovino il bellissimo momento quel dottore del cazzo che entrò con un uomo pieno di muscoli. Io mi alzai di scatto mettendomi a barista davanti a ale.
Io: <non vi azzardate a toccarla.> lei mi teneva la maglia da dietro dalla paura.
Dot: <signori non si opponga o dovremmo usare mezzi eccezzionali.>
Io: <ho detto non avvicinatevi.> fatto sta che il tipo mi prese le braccia cercando di sollevarmi ma non riuscendoci, io gli sferrai un sinistro in faccia e un calcio nei coglioni al medico. Presi la mano di ale e la portai fuori dalla stanza correndo. Il tipo ci inseguiva.
Io: <alé qualunque cosa accada corri. Non fermarti mai chiaro? MAI. Ricorda che ti voglio un bene immenso e corri> lei annui in fretta e corremmo fuori. Ci guardammo velocemente intorno e corremmo verso la strada. Nessuno si fermava. Lei era stanca, bene non mi resta di fare una cosa! La presi in braccio sulle spalle.
Io: <tieniti> e corsi, avevo il tipo alle calcagna e non potevo andare verso casa mia mi avrebbe scoperto. Solo che non avevamo il tempo di salire in macchina ci avrebbe raggiunti. Così feci una cosa che mi costò molto. Mi fermai misi giù Alessia.
Io: <ale guardami ti prego....ascolta bene......CORRIIIIII> lei scoppio in lacrime e scappo. Il tipo mi prese e da quel giorno non la vidi più per 5 giorni. Mi avevano rinchiuso in una cella peggio del carcere. Mi avevano legato tipo manicomio ma non ero al manicomio.
POV's alessia
Sono 5 giorni che mangio bacche che trovo nei cespugli insetti, e mi rifugio in una piccola grotta calda stranamente. É la seconda nette di fila che mi trovo un lupo davanti che però non mi attacca pur avendo chiaramente fame. Sono preoccupata per Payton. Non so cosa gli é successo vorrei solo aiutarlo e farmi prendere da quei tizi. In più non so nemmeno cosa volevano ma mi fido di Payton se mi dici di non avvicinarmi lo faccio, ma allo stesso tempo lo vorrei trovare.
POV's anthony.
Sono 5 giorni che non aneto payt strano. Provo a chiamarlo e risponde una voce da uomo.
Io: <salve con chi parlo?>
X: <sono un agente chi é lei?>
Io: <sono un amico di Payton, ragazzo alto castano chiaro verso il biondo occhi color nocciola...>
X: <ah si é chiuso in una cella da manicomio.>
Io: <come é perché?>
X: <ha fatto scappare una paziente che doveva andare al manicomio...penso si chiami Alessia>
Io: <e ora dov'è scusi? >
X: <che ne so io?>
Io: < ma é una testa di cazzo sono 5 giorni che é sola probabilmente non mangia e non gliene fotte un cazzo io la denuncio....>
X: <faccia pure...>
Io: <ma pensa te che cazzone questo. Vaffanculo stronzo io tirerò fuori Payton e te lo caccio in culo facendoti soffrire..l> e gli sbattei il tel in faccia.
Io: <raga,.....problema super mega grande. Payton è rinchiuso in una cella da manicomio e Alessia è la fuori sola da 5 giorni. >
Loro: <cazzo dici anthony cosa aspettiamo? Muoviamoci..>

^TI SPEZZARÁ IL CUORE...^Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora