Seunghyun P.O.V.
Arrivammo davanti alla sala dove si stavano già preparando tecnici e assistenti al fine di poter proseguire il lavoro lasciato inaspettatamente a metà. Era un piano rischioso ma doveva funzionare. Ci stavamo esponendo ad eventuali pericoli. Ji si sarebbe esposto più di tutti. Lui era l'esca, il fulcro centrale di tutta l'operazione.
Ci dirigemmo verso gli spogliatoi per cambiarci e per immedesimarci nella parte. Ripensai a quello che era successo in doccia la mattina. Ero pronto e carico a palla di ormoni. Volevo impressionarlo e renderlo fiero di me ed ero più che certo che anche lui avrebbe fatto lo stesso. Buttai fuori un bel po' d'aria e mi diressi al centro della scena. Eravamo tutti un po tesi. La sequenza prevedeva lanci di fumogeni, ovviamente finti, e una ribellione da parte del corpo di ballo con maschere nei confronti di una squadra anti-sommossa, anch'essa mascherata. Bisognava lottare, deviare, fare prese, coordinarsi. Avevamo provato quella coreografia quanto bastava per sentirla mia. Per saperla ad occhi chiusi.
La musica partì ed ero carico a molla. Avevamo tutti il viso coperto da maschere antigas e ci mescolavamo con i ballerini anche se, per ovvi motivi di ripresa, le nostre si differenziavano per colore. Sapevo cosa doveva fare Ji, sapevo esattamente dove si doveva muovere e dove sarebbe andato in ogni minuto della canzone. Cercavo di scrutarlo attenendomi alla coreografia. Andare incontro al recinto, scuoterlo, forzarlo, affrontare un ballerino, prenderle, dargliele, andare avanti. Al termine delle riprese eravamo sfiniti. Avevamo provato per delle ore e il nuovo regista cercava di dare il meglio di se dati i precedenti.
Senza capire come ci ritrovammo in pausa pranzo. C'eravamo riuniti con tutta la troupe al centro della grande stanza che ospitava le varie scenografie. Ero decisamente distratto dalle prove che, nonostante fossimo fermi, Ji stava continuando a fare insieme ad altri due ballerini. Li aveva costretti a ripassare dei passi. Il suo essere esibizionista e perfettino emergeva sempre anche in questi casi. Alla fine stavamo comunque lavorando e lui, come sempre, dava il duecento percento di se. -Smettila di fissarlo Tabi o si consumerà!- mi spintonò un gomito Dae.
-Io non...- feci per ribattere ma venni interrotto da Taeyang che si inserì -Hyung guarda che non sei l'unico ad essere in apprensione. Noi siamo tesi quanto te.- scosse la testa mentre sussurrava quelle parole. Si portò indietro qualche dread -Non voglio che nessuno e sottolineo nessuno si faccia male! Sono stato abbastanza chiaro?- la sua anima da mamma era appena sbucata fuori. Ogni tanto faceva capolino, ci salutava/minacciava e poi andava via come niente fosse. Molto spesso mi chiedevo come potesse un ragazzo così attaccato alla propria mascolinità avere un lato del carattere così materno. Poi sorrisi di me stesso. Avevamo tutti delle belle teste complicate e sicuramente Tae non era quello più strano.
-Hyung quello lo mangi?- chiese Seungri al leader che continuava a provare super concentrato. -Eh? Cos..?- vide cosa gli stava indicando il Maknae e fece un gesto del capo di diniego. Sbuffai sonoramente. Mi stava facendo incazzare. Seungri lo notò e pensando che il comportamento fosse per lui aggiunse -Hyung se lo vuoi tu...- ma non ebbe nemmeno tempo di finire la frase che scattai in piedi. Erano ore che provavamo e giravamo. Aveva intenzione di fare così per tutto il giorno?
Mi piazzai davanti a lui, schivando prontamente con qualche leggero movimento la coreografia e nel mentre mi stava per dare un calcio si arrestò vedendomi finalmente. -Quindi non sono diventato invisibile! Meno male!- e lo presi per un braccio trascinandolo sino alla sua sedia. -Hyung, Hyung che fai!- si divincolò nonostante sapevo benissimo che, non essendoci neppure sfiorati per tutto il giorno, quel contatto faceva bene ad entrambi. Lo feci accomodare accanto a me nonostante scalpitasse ancora. -Devo provare, Hyung. Non ho tempo per mangiare!- mi disse quasi furioso. Essere interrotto era una delle cose che odiava di più ma sapevo di avere un qualche potere su di lui. Sapevo di potermi imporre quando ce n'era bisogno. L'avevo sempre fatto e il suo stomaco mi ringraziava per questo. Gli porsi il vassoio senza dirgli niente, fissandolo duramente. Lui chinò il capo rassegnato e si mise a mangiare mentre cercava con la coda dell'occhio di fulminarmi.
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The Necklace ~ GTOP
RomanceTutto inizia una fredda sera d'inverno. In realtà è già iniziato da un pezzo per Jiyong, ma Seunghyun, distratto ed egoista com'è, non se n'è mai accorto. Tratto dal Cap. IV Seunghyun mi osservò, dubbioso - Guarda che sono già venuto in questo post...