Capitolo 14

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Siamo in aeroporto

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Siamo in aeroporto. 
Io, Jorge, mamma e Mauro. 
"Jorge, ci organizziamo per le vacanze estive... se per te e la tua famiglia non ci sono problemi, qui siete i benvenuti!" dice mia madre e Jorge le sorride
"Grazie Monica... Ci organizzeremo meglio in queste settimane... Grazie per l'ospitalità..." Sorride  e mia madre sospira. 
Lo abbraccia e si salutano.

Jorge stringe la mano a Mauro che gli sorride e poi tocca a me. 
Ho le mani nelle tasche dei pantaloni. 
Potrei non volerlo lasciare andare se lo tenessi per mano.
"Aspettiamo in macchina" Dice mia madre andandosene. 

"Chiama quando arrivi. Sia in aeroporto che a casa..." dico cercando di mantenere la calma 
"Okay" sussurra 
"Avvisa tuo padre che stai partendo... Non farlo stare in pensiero..." lo guardo e annuisce 
"Okay" sospira 
"Non dimenticarti di dare i regali ai tuoi nipoti!" dico e per la terza, fastidiosissima, volta risponde con un "Okay"
"Jorge... piantala di dire Okay... io provo ad essere calma  e tu non sei di aiuto facendo così!" Sbuffo frustrata facendolo ridere.

"Staremo lontani per poco, promesso..." mi accarezza la guancia.
Sospiro e annuisco
"Mi mancherai... ma questo credo l'avessi già capito..." 
"Nah.." arriccia il naso e sorrido. 

Avvisano della partenza dei voli dall'altoparlante e ci guardiamo. 
Mi bacia e abbraccia per due minuti e poi, dopo sguardi lanciati tra un passo e l'altro, oltrepassa i controlli e sparisce tra l'ammasso di gente.

Esco dall'edificio e vado alla macchina
Salgo e sto zitta
"Teso-"
"Non... dire niente... mamma" dico fissando il sedile.

Mauro parte  e accende la radio
Mi fa male il petto... 
Guardo l'anello che ho al pollice e ci gioco. 
Mi distraggo dai pensieri osservando fuori dal finestrino. 
Sto male, malissimo. 
Voglio andare nella mia camera e starci per un po'... da sola...

"Ci fermiamo a comprare qualcosa?"
"Vorrei tornare a casa..." riesco a dire a bassa voce. 

Mancano dieci minuti.

Mi concentro sulla respirazione. Guardo il cielo e distolgo subito lo sguardo. 

Arrivati a casa salgo di corsa le scale e entro nella mia camera, la chiudo a chiave. 
Mi metto a sedere per terra, avanti alla vetrata, dopo aver fatto partire la musica. 

L'Amore in una serie di ScattiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora