Capitolo 11

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Il giorno della partenza è arrivato, ieri abbiamo avuto l'attestato di partecipazione ai corsi, oggi abbiamo chiuso le valige e siamo andati in aeroporto alle dieci di mattina

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Il giorno della partenza è arrivato, ieri abbiamo avuto l'attestato di partecipazione ai corsi, oggi abbiamo chiuso le valige e siamo andati in aeroporto alle dieci di mattina.
Ho avvisato mia madre della partenza e ora stiamo aspettando di imbarcarci...

"Terra chiama Nora... sei ancora con noi?" Jorge mi guarda sorridente e annuisco

"A casa disfo le valige, mi aiuti?"
"Con immenso piacere l'aiuterò mia signora" dice e rido
"Stupido..." scuoto la testa e lo guardo.

"Vicino chi sei seduta?" domanda e faccio spallucce
"Non saprei, tu?"
"Mh, non ne ho idea... però spero non vicino alla prof di storia... quella donna pressa" Dice guardandosi attorno e rido
"Lasciala stare dai... poverella... certe volte è così tenera"
"Altre volte è stronza però!" dice subito dopo e mi acciglio

"Ha tartassato tutti quanti ogni sera, voleva venire a controllarvi ogni mezz'ora... Non farò mai più il tutor in vita mia" dice e poi sospira "Mi è servita questa come esperienza, ora basta" dice e porto le braccia al petto
"Però è stata anche bella, no?" chiedo sorridendo inclinando la testa e lui mi guarda e si acciglia
"Oh si... intendi per il progetto? Si è stato bello anche quello" dice e la mia espressione da sorridente passa a amareggiata in un secondo, dopo tre invece diventa offesa

Lo guardo con la coda dell'occhio e se non fosse per me starebbe già ridendo a crepa pelle.
"Vieni qua cretina.." cerca di abbracciarmi ma lo allontano
"Vai via, su" dico senza guardarlo
"Dai... stavo scherzando" cerca di essere serio ma gli scappano delle risate

Mi allontano tutte le volte che si avvicina fino a quando non la smette
"E va bene...." dice per poi andarsi a sedere sulla panchina vicino alla vetrata dell'aeroporto.
Poggia la testa al finestrone e chiude gli occhi.

Dopo un po' vado vicino a lui e mi stendo sulla panchina posando la testa sulla sua coscia
"Oh ora vuoi che ci sia il contatto, eh?" socchiude gli occhi e mi guarda male.
Gli sorrido e mi alza il medio.
"Fare l'arrabbiato non ti rende affascinante"
"Aspetta che mi incazzi davvero allora" dice e sospira

"Ragazzi, forza salite.." dicono le prof.

Mi alzo e sistemo il top, dopodiché prendo il trolley e lo zaino e mi imbarco insieme alla mia classe.

Sono capitata in mezzo a due ragazzi che non conosco
Jorge vicino a Chris.

Caspita... che guaio... non potrò alzarmi ora....
Oddio... ansia.

Decolliamo e metto le cuffie.
In queste ore farò la maratona di Zack e Cody al Grand Hotel.
Devo tenermi occupata.

Non mangio né bevo per non disturbare i tizi ai miei lati
"sicura di non volere niente? Prendi dell'acqua, non può non bere per sette ore di fila"

Guardo il tizio al mio fianco e sorrido, annuisco arrendendomi

Jorge si sarà girato cinquanta volte per controllarmi, è nella corsia affianco alla mia, una fila avanti.
Il ragazzo mi passa il bicchiere d'acqua e lo ringrazio.
Lo bevo e riprendo a guardare le puntate.

L'Amore in una serie di ScattiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora