«Mi stai dicendo che ti ha mandata via?» chiese Carla intenta nel prendere il libro di biologia dal suo armadietto colmo di nostre foto.
«Non so cosa sia successo precisamente, ma so che Samuel non ne era per niente contento.»
«Beh, ci credo è evidente che a Samu interessi.» chiuse il suo armadietto. «E neanche poco.»
«Se così fosse, sarebbe un bel problema.» mi incamminai verso la nostra aula.
«Cos'ha Samuel che non va?» rise.
«Samuel è perfetto. È premuroso e dolce, ma lo considero solo come un amico.»
«Samu potrebbe darti tutto ciò di cui hai bisogno.»
«Non devo mica sposarlo!» scoppiai a ridere.
«È qui.»
«Chi, Samuel?» chiesi ricevendo un no come risposta.
«Ander, e sembra anche mal ridotto.» lo indicò col capo. «Non girarti.» così disse, ma d'istinto lo feci ritrovandomi una situazione abbastanza intensa.
«Ma che diamine..?» sussurrai notando il suo labbro spaccato e l'occhio ferito.
«Avrà fatto a botte.» disse la mia amica non togliendogli gli occhi di dosso.
«Carmen!» la afferrai per il braccio chiedendole cosa avesse fatto suo fratello.
«Dice che ieri a notte fonda sia caduto dalle scale in centro.» la ringraziai titubante per poi salutarla.
«Non ci si può ridurre così cadendo dalle scale.» esclamai.
«È chiaro che abbia mentito.» scosse il capo. «È meglio andare in classe. Smith non accetterà un altro ritardo.»
«Professoressa potrei uscire?» chiesi dopo aver visto Ander passare fuori la porta dell'aula.
«Che hai in mente, Olivia?» sussurrò la bionda.
«Devo parlare con lui.»
«Adesso?» disse. «Vuoi che ti cacci nuovamente?»
«Faccia veloce, Hernández.» rispose facendomi alzare e catapultare fuori dall'aula in cerca del ragazzo.
«Mi scusi ha visto un ragazzo alto e riccio? È passato di qui poco fa.» chiesi a un collaboratore.
«È andato in palestra.» lo ringraziai cordialmente per poi dirigermi nella parte più bassa dell'edificio trovandolo a fare a pugni contro un sacco da boxe.
Sussultai dopo che Ander gridò, forse per la frustrazione, per poi accasciarsi sul pavimento respirando pesantemente.
«È così che scarichi la tensione?» gridai da lontano facendogli alzare il capo e sbuffare.
«Che ci fai qui, Hernández?» era suo solito chiamarmi per cognome, il che sembrava dargli un senso di superiorità.
«Il destino mi ha portata da te.» mi avvicinai. «A quanto pare ieri è successo qualcosa di strano.»
«Se ti riferisci alle mie parole, non mi rimangio ciò che ho detto.» si alzò toccandosi i capelli leggermente bagnati dal sudore.
«Tu si che sai come offendere una ragazza, cazzo.»
«Perché, Hernández sa anche cosa si prova ad offendersi?» il suo parlare in quel modo stava iniziando a bloccarmisi in gola.
«Non sono fatta di ghiaccio.» sputai amaramente ricevendo il suo sguardo puntato contro.
«Il tuo modo di essere dice il contrario.» fece spallucce accomodandosi su una sedia.
«Non hai mai provato a conoscermi sul serio.» mi piazzai a pochi centimetri da lui con le braccia incrociate al petto. «Per te sono solo una marchesa.»
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Dangerous boy || Arón Piper
FanfictionEstate o Inverno? Sono due stagioni completamente diverse che non hanno un bel nulla in comune. Proprio come Ander, freddo come la neve di gennaio, e Olivia, calda come una giornata di agosto. Cosa potrebbe succedere se la protagonista dovesse fa...