Capitolo 7

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Prima di aprire il portone del palazzo ed uscire pensai a come ci si sente ad essere sempre la prima scelta. Ero sempre stata l' ultima ad essere scelta per fare le squadre durante ginnastica, l' unica che rimaneva in banco da sola per un anno, l' unica che non veniva invitata alle feste. Ero quella ragazza a cui i ragazzi scrivevano semplicemente per chiedere i compiti. Ero stata davvero fortunata ad incontrare Niall e Louis e adesso era arrivato anche Liam. Aprii il portone. Era lì, mi guardò, sorrisi, mi sorrise, arrossii e lui scoppiò a ridere. La sua risata, ma cosa era? La perfezione... Scesi i gradini e arrivai di fianco a lui.

Io: la smetti di ridere per favore? Mi fai sentire una deficiente... Dissi ridendo... Mi sorrise, si schiarì la voce e poi disse:

Liam: come vuole lei signora! Mi prese la mano ed inginocchiandosi me la baciò. Diventai rossa come una fragola.

Io: grazie signor Payne. Dove mi porta questa sera?

Liam: mi segua e lo scoprirà.

Io: perfetto

Ci guardammo e scoppiammo a ridere

Io: ti comporti così con tutte?

Liam: tutte chi?

Io: tutte quelle con cui sei uscito

Liam: assolutamente no. Tu sei diversa.

Io: ooh, che carino grazie!!

Liam: non sei te quella che deve ringraziare. Sorrisi. Era così dolce e carino.

Liam: sai stai davvero molto bene vestita così. Sembri tipo una principessa...

Io: grazie mille. Nessuno mi aveva mai fatto dei complimenti.

Liam: strano... Una ragazza così bella dovrebbe essere piena di complimenti...

Io: apprezzo il tuo sforzo, ma no Liam io non sono bella.

Liam: si Elisabeth, tu sei molto bella

Io: peccato che gli altri non lo pensino

Liam: gli altri sono ciechi.

Io: oddio grazie mille!! Adesso però basta, parliamo un po' di te.

Liam: di me? Bhe c'è poco da dire...

Io: perché ti sei trasferito?

Liam: i miei hanno divorziato e mia madre si è trasferita a Dublino.

Io: perché non sei rimasto a Londra?

Liam: ecco... Perché diciamo che preferisco mia madre a mio padre...

Io: ah capito... Mi dispiace...

Liam: oh, non ti preoccupare. Ecco questo è il ristorante entriamo. Andammo a sederci al nostro tavolo e poi ordinammo due pizze. Passammo tutta la serata a ridere e scherzare. Liam era davvero un ragazzo semplice, non uno di quelli che si credono chissà chi. Più lo guardavo e più me ne innamoravo. Aveva una sua bellezza, era particolare, unico. Forse non era uno di quei ragazzi a cui tutte vanno dietro, ma a me piaceva. Lo guardavo sorridere e capivo che il mio cuore non poteva appartenere ad un altra persona che a lui. Scoprii che scriveva canzoni e poesie, una cosa davvero bellissima. Aveva un cagnolino husky di nome Lucky. Gli piaceva il calcio, ma faceva schifo a giocarci. Eravamo davvero molto simili.

Liam: non ti da fastidio vero stare in banco con me quest anno?

Io: no assolutamente scherzi? Sono molto felice

Liam: perfetto!!

Parlammo fino alle 11.00 quando il ristorante si svuotò e un cameriere ci chiese se potevamo andare via. Mi accompagnò fino a casa e quando fummo davanti al portone, mi guardò. I nostri occhi erano fissi sull' altro. Sorrise. Sorrisi. Sentivo il suo respiro, mi rassicurava. E, si, ci baciammo.

*** Spazio Autrice***
Scusate se aggiorno a quest' ora ma avevo promesso ad una lettrice che avrei aggiornato entro questa sera quindi ecco il capitolo e spero che vi piaccia. Buonanotte a tutte.

Martina

Una vita piena di erroriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora