capitolo 12 - rivelazioni

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9 maggio, ore 16.00

Tra meno di un'ora abbiamo il treno per Milano, io sono già qui da Giada mentre Lele dovrebbe arrivare a minuti per salutare tutti e partire.

Abbiamo fatto una grigliata tutti insieme e abbiamo passato il pomeriggio a prendere il sole e giocare a carte.

Per fortuna ieri mi è passata l'influenza ma ho preferito non rischiare e anche se ci sono 22 gradi mi sono portata dietro una felpa.

"Non smetti di sorridere da quando sei arrivata" mi fa notare Elisa R.

"Sono felice di andare a Milano" ok è una mezza verità ma vabbeh.

"Certo... non dirmi cazzate, è perché ci vai con Mr Lele"
Beccata.

Sorrido e annuisco.

In quel momento un auto accosta vicino a casa di Giada e Lele scende entrando dal cancelletto che avevamo lasciato aperto.

"Ciao ragazzi, tutto bene?"

Parte in coro un "bene, tu?" a cui il biondo risponde subito per poi aggiungere
"Scusa se non sono venuto per la grigliata ma avevamo parenti a casa"

"Tranquillo, ti abbiamo tenuto da parte un pezzo di dolce" risponde Giulia P.

"L'ho fatto io" aggiungo fiera.

"Oh allora no grazie" risponde Lele.
Ma brutto...

"Come vuoi" faccio spallucce e inizio a mangiarla ma il biondo me la strappa dalle mani.

"Non ci provare è mia" mi minaccia scherzosamente.

Passiamo la mezz'ora seguente giocando a pallavolo dato che con Lele siamo finalmente squadre eque.

Ma presto mi tocca fare la guastafeste
"Lele dobbiamo andare, abbiamo il treno tra 20 minuti" lo avviso guardando il telefono.

Annuisce salutando tutti e lo stesso faccio io, quando arrivo a Giada lei mi abbraccia forte dicendomi "fa attenzione".

Perche tutti me lo dicono? So badare a me stessa... circa.

Finisco di salutare tutti e monto in macchina con un sorriso a 32 denti.
Milano e Lele, cosa può andare storto?

~~~

Scendiamo alla stazione di Milano, il viaggio è sembrato infinito ma tutto sommato è andato bene.

Appena scesi vedo delle ragazze che indicano Lele ma lui non ci fa caso, camminiamo un altro po' e la scena si ripete. Che strano. Pazienza, sarà perché le conosce.

Non ho idea di dove sia l'hotel, so solo che dobbiamo raggiungerlo in metro.
Proprio in quest'ultima un ragazzo dall'aria familiare saluta Lele e si presenta a me, si chiama Luis.
Ora si che mi ricordo dove l'ho visto, è abbastanza conosciuto su Instagram anche se io non lo seguo molto.

Passati i convenevoli con Luis saliamo in metro, è un ragazzo simpatico per quello che ho visto.
La metro è abbastanza affollata ma non troppo per fortuna, almeno riusciamo a passare senza problemi.

Scendiamo alla fermata "Duomo" e inizio a guardarmi in torno meravigliata. Anche se sono le 20 in piazza ci sono un sacco di persone.

Vedo che Lele si dirige verso corso Vittorio Emanuele 2⁰ e lo guardo stranita.

"Lele possiamo vederlo domani? Vorrei andare in hotel"

"Ci stiamo andando" dice indicandomi un hotel esattamente dentro corso Vittorio Emanuele.

Ok sono certa che mi debba delle spiegazioni, ma non adesso, aspetto di arrivare in camera.

Entriamo e rimango a bocca aperta, è MERAVIGLIOSO, è tutto raffinato ed ogni cosa sembra che sia stata ideata per stare esattamente nel posto dov'è messa. Fin i dipendenti sono tanto eleganti da sembrare fatti a posta al computer.

dietro le quinte|| lele giaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora