capitolo 24 - weekend al lago pt.3

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"Amore sveglia" incito Lele scuotendolo con una mano.

"Protrei svegliarmi così per tutta la vita" risponde stropicciandosi gli occhi.

La luce entra dall'enorme finestra affianco al letto, illuminando tutta la stanza.

Il paesaggio che vedo è bellissimo, Lele seminudo, coperto solo da un leggero lenzuolo e come sfondo il lago, circondato da alberi e con qualche uccellino che cinguetta su di essi.

Sono le 9.00, non è prestissimo ma neanche tardi, ma volevamo approfittare di tutta la giornata a nostra disposizione.

"Vado a preparare la colazione" avviso Lele alzandomi dal letto dandogli un bacio sulla guancia.

Mi infilo una t-shirt del biondo che mi copre fino alle ginocchia e scendo fino in cucina.

Sia io che Lele preferiamo le colazioni salate quindi tiro fuori dal frigo la pancetta, le uova, la salsiccia e del burro da mettere sui toast e mi metto a cucinare.

Faccio tostare il pane, sfrigolare la pancetta con la salsiccia e preparo le uova strapazzate; preparo tutto su due piatti e aspetto che Lele scenda mentre finisco di imburrare il pane.

Sento Lele scendere dalle scale e abbracciarmi da dietro lasciandomi un bacio sul collo.

"Sei bellissima con la mia maglietta" scherza dato che non gli ho mai chiesto se potevo prendergliela.

"Concordo, credo stia meglio a me che a te" dico vantandomi.

Mi gira in modo da avermi a pochi centimetri dalla sua faccia.

"Non esageriamo adesso"

Mi prende per i fianchi e mi fa sedere sul bancone mettendosi in mezzo alle mie gambe.

"Che si fa sta mattina?" Chiedo

"Lago" propone; sono felice perché era ciò che volevo fare però è il suo regalo e lascio decidere lui.

"Perfetto, dai mangiamo che poi andiamo" incrocio le gambe attorno alla sua vita e lo attiro a me baciandolo.

Mentre ci stiamo ancora baciando mi prende per i glutei e mi porta fino al tavolo in braccio.

Una volta che mi ha fatta sedere prende i piatti e si siede pure lui.

~~~

Abbiamo finito di fare colazione e ora ci stiamo cambiando per andare al lago.

"Bello il costume" dico indicando i fenicotteri su di esso.

"Taci, è magnifico" incrocia le braccia e alza il mento facendo l'offeso.

"Se lo dici tu" faccio spallucce.

Una volta pronti prendiamo gli asciugamani e ci dirigiamo al lago.

Distendiamo gli asciugamani e ci distendiamo sopra.

Sto ammirando il lago davanti a me, i primi sei metri dalla riva non superano il metro di profondità per poi iniziare ad aumentare; se non ricordo male il punto più basso misura sui 25 metri, non è troppo profondo come lago ma è molto carino a parer mio.

L'acqua è cristallina e risplende sotto il sole mattutino, il fondale è sassoso, con sassi di mille colori, non so come mai siano così colorati, credo centri qualcosa il fatto che il materiale delle montagne circostanti sia diverso l'una dall'altra.

Mi giro verso Lele che sta prendendo il sole.

"Ci facciamo un bagno?" Propongo.

"Tu entra, io chiamo un attimo Tanc e ti raggiungo" dice alzandosi col cellulare; io annuisco ed entro.

dietro le quinte|| lele giaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora