capitolo 22 - weekend al lago

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(Si nella foto non c'è Lele ma mi piaceva la foto)

Lele parcheggia la macchina davanti alla casa e scendiamo lasciando le borse nel portabagagli, tanto le torneremo a prendere dopo.

Ho provato a convincere Lele per tutto il viaggio a farmi guidare dato che ho la patente da qualche mese ma niente da fare... pensava che potessi sbattere contro qualche albero o finire nel lago, e sinceramente non ha tutti i torti.

Bussiamo alla porta dove ci apre Natasha, l'amica dei miei.
Ci sorride e ci invita ad entrare per bere qualcosa.

"Cosa volete?" chiede aprendo il frigo.

"Una coca se ce l'hai" rispondo con un sorriso.

"Certo, a te?" Chiede rivolgendosi a Lele.

"Stesso grazie" ci passa le lattine e si siede per spiegarci alcune cose riguardanti la casa.

I concetti alla fine erano sempre quelli, tutto incluso, spiegazione di come funziona questo, quello e quell'altro, e chi rompe paga.

Mi viene da sorridere al solo pensiero di passare tre giorni da sola con Lele in questa meravigliosa casa totalmente dispersa nel nulla.

Potremmo fare il bagno al lago, la sauna, passeggiate lunghissime... sembra un sogno.

Natasha mi lascia le chiavi e ci augura un buon fin settimana.

"Bene, che facciamo?" domanda il biondo.

"Portiamo dentro i bagagli e poi ho in mente una sorpresa"

Il biondo annuisce e ci dirigiamo verso la macchina, prendiamo i bagagli e li lasciamo in camera.

Appena entro le borse mi cadono e mi si sgranano gli occhi, è la camera più bella in cui io sia mai stata.

Non spreco nemmeno tempo a raccogliere i bagagli che prendo la rincorsa e mi lancio sul letto.

È come stare distesi su una nuvola, quasi mi addormento.

Lele mi scuote abbastanza violentemente da rischiare di farmi cadere dal letto "non azzardarti a dormire, ho fame".

Ridacchio e mi alzo.

"Disfa i bagagli che io vado a preparare da mangiare" dico, e gli lascio un bacio sulla guancia.

Scendo dalle scale per arrivare in cucina e mi guardo intorno per capire dov'è cosa, in realtà devo preparare dei semplici tramezzini ma mi servono comunque coltello e tagliere.

Una volta trovato tutto il necessario preparo qualche tramezzino con maionese, salame e insalata, spero gli vadano bene.

Esco a portare tutto in riva al lago, apro la coperta e ci adagio il piatto con i tramezzini, alcune bibite e molta frutta perché sto cercando di convincere Lele a mangiarne di più.

Entro in casa e chiamo Lele ma prima che esca gli metto una benda sugli occhi sperando che la sorpresa che gli ho preparato gli piaccia.

Quando siamo a pochi metri dalla tovaglia gli tolgo la benda.

Lele rimane a bocca aperta continuando a guardarsi intorno.

"Ale è meraviglioso, come conosci questo posto?"

"Segreti del mestiere" dico sorridendo.

Mi prende la mano e andiamo a sederci.

Mi giro verso Lele che intanto guarda il lago, con il vento che gli scompiglia i capelli e un sorriso stampato in faccia.

Credo di essermi innamorata, e non potrei essere più felice.

~~~

Finito il picnic abbiamo optato per distenderci un po' sul letto a riposare visto che ci siamo svegliati presto.

"Mi piacerebbe avere una baita sul lago, anche piccola, mi immagino svegliarmi e poter andare a fare il bagno al lago, o una passeggiata attorno, o prendere il sole in riva" dico sognante.

"Sarebbe stupendo, a che lago pensavi?"

"O quello di Como o il Dove, in Austria, se no un qualche lago di cui mi interessi la storia"

Lele mi guarda stranito.

"In Austria, dov'è cresciuto per un po' mio padre c'è un lago che ha totalmente sommerso un paesino, con tanto di chiesa e campanile, o so di un lago che in in inverno è un parco ed in estate è un lago..."

Mi giro verso Lele che mi guarda... come lo guardo io, forse anche lui prova veramente qualcosa per me...

"Un giorno ti ci porterò, promesso"

"Smettila" gli dico con tono serio.

"Di fare?" Sembra preoccupato.

"Di essere così perfetto, proprio non lo capisci che io ci sto male? Vorrei darti il mondo, ma non posso, e avere continuamente te che mi ricordi di quanto tu possa farlo invece mi fa perennemente pensare al fatto che ti meriteresti una ragazza che purtroppo non sono io"

"Perché dici questo?" È veramente preoccupato.

"Perché onestamente non capisco nemmeno perché tu stia perdendo tempo con me"

Mi guarda con uno sguardo severo ma dolce allo stesso tempo.

"Primo. Non azzardarti più a pensare che io con te stia perdendo tempo"

Mi mette a cavalcioni su di lui e continua.

"Secondo. Non mi interessa se non potrai mai pagarmi un viaggio oltreoceano, non sto per te per avere qualcosa in cambio"

Mi accarezza la guancia e mi guarda un attimo prima di concludere.

"E terzo. Sto con te perché con te mi sento più vivo di quanto non mi sia mai sentito, sto con te perché non sei superficiale e con un minimo sguardo riesci a capire cosa non va"

Fa una pausa e io mi perdo a guardarlo negli occhi mentre penso a quanto io lo possa amare, non solo in questo momento, sempre, ogni parola che dice, ogni gesto che fa. Amo tutto di lui.

"Il fatto che sei così ingenua da non aver ancora capito quanto io ti amo"

Il mio cuore perde un battito e inizio a sorridere come una deficente.

"Anche io ti amo"

Gli appoggio le mani sul collo e lo avvicino a me fino a far scontare le nostre labbra, mi avvicina ancora di più a lui stringendomi come se potessi scappare da un momento all'altro, ma non vorrei essere da nessun'altra parte se non qui.

Penso al nostro amore, un amore così giovane e puro, nato in così poco tempo ma che allo stesso tempo ne ha passate così tante.
Un amore grezzo che va ancora coltivato, ma così bello che auguro a chiunque di trovare una persona che li ami anche solo la metà di quanto io amo questo ragazzo.

Ci stacchiamo dal bacio e appoggiamo la fronte una sull'altra.

"Mi rendi più felice di quanto non sia mai stato"

Ogni risposta sarebbe futile in questo momento, ma cavolo, in mio cuore non potrebbe dare una risposta migliore.

Appoggio la testa sulla sua spalla e stiamo semplicemente in silenzio, ad ascoltare il rumore del fiume, gli uccellini che cantano e i battiti dei nostri cuori ancora accelerati.




dietro le quinte|| lele giaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora