Dean continuò a sbattere i bugni sullo sterzo per una manciata di secondi, finché le nocche arrossate e doloranti non gli chiesero un po' di pietà. Sam era rimasto immobile al suo posto. Suo fratello aveva bisogno di sfogarsi e lo avrebbe lasciato fare ancora per qualche altro minuto. Del resto non c'era niente che potesse dire per farlo calmare.
«Figlio di puttana!» ringhiò il più grande. «Brutto figlio di puttana!» urlò ancora, poi con foga avviò il motore e inserì la retromarcia, per uscire da quella stradina. Peccato che proprio in quel momento Castiel comparve davanti a lui. Con il cuore che gli batteva furioso nel petto, spense in fretta il motore e scese dalla macchina chiudendosi lo sportello alle spalle con un tonfo secco; suo fratello lo seguì a ruota ed entrambi si avvicinarono all'angelo.
«Che cazzo di problema hai Castiel?» urlò Dean alterato; l'altro corrugò le sopracciglia guardandolo serissimo, il muscolo della mascella contratto e il respiro lievemente irregolare. Aveva resistito al re dell'inferno ma con Dean sarebbe crollato, ne era certo. Fece un passo indietro aumentando la distanza, ma subito l'altro ne fece uno verso di lui, e poi un altro ancora, costringendolo ad indietreggiare fino a trovarsi spalle al muro. Braccato, ecco come si sentiva.
«Perdonami, so di aver sbagliato e mi dispiace.»
«Sì, beh lo dici spesso ultimamente.» ringhiò cupo il Winchester, mentre Sam appena dietro suo fratello era teso e pronto a fermarlo, se avesse perso il controllo.
«L'ho fatto per te, Dean.»
«Dillo di nuovo e giuro che nemmeno Sammy potrà fermarmi.» rispose duro senza distogliere lo sguardo da quello improvvisamente accigliato di Castiel. Quest'ultimo dopo un attimo di sorpresa si rabbuiò e la sua espressione cambiò di colpo, diventando una maschera d'ira. Afferrò Dean per la maglia con una sola mano e, invertendo le loro posizioni, lo sbatté contro il muro; l'altro rimase per un istante senza fiato, spiazzato dal lancinante dolore alla schiena.
«Cosa vorresti farmi adesso?» sussurrò Castiel, ma Dean non rispose troppo concentrato a calmare la rabbia che cominciava a fluire in lui, bruciante come fuoco, fuoco dell'inferno. Sam mosse un passo verso di loro, ma il fratello lo guardò e fece cenno di no con la testa, prima di tornare a fissare i suoi occhi verdi e liquidi in quelli blu e spenti dell'angelo. Quando si erano spenti? Quando era successo?
«Lasciami», ribatté dopo qualche secondo di silenzio il più grande dei Winchester, senza scomporsi, almeno all'apparenza.
«Mi prenderai a pugni o preferisci scoparmi?» gli ringhiò Castiel vicino all'orecchio, prima di lasciare la presa e allontanarsi da lui di qualche passo. Dean sbarrò gli occhi a quelle parole, sputate con rabbia e il suo cuore saltò un battito. Stava facendo fatica a riconoscere la persona che aveva davanti.
«Che diavolo ti sta succedendo, Castiel?» mormorò con un filo di voce, per poi rendersi conto di aver detto una cosa stupida. Non si era mai fermato a domandarsi come stava realmente Castiel, a chiedergli cosa gli passava per la mente dopo tutto quello che era successo; lo aveva semplicemente attaccato, insultato, e ferito in ogni modo possibile. Aveva fatto l'amore con lui, per poi lasciarlo da solo, abbandonandolo a se stesso, ancora una volta.
Dean non seppe perché scelse proprio quel momento per rendersene conto, per guardare il viso stanco e stremato dell'angelo e vedere nei suoi occhi solo tanto dolore.
«Mi dispiace» mormorò Castiel, mortificato. Si era appena reso conto che c'era qualcosa di veramente sbagliato in lui e che non era lo stesso angelo che Dean e Sam avevano conosciuto e che avevano imparato a voler bene. Il dolore lo aveva cambiato, i sensi di colpa lo avevano distrutto.
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Fallen |Destiel|
FanfictionDal testo: "Castiel li aveva traditi. Riusciva a pensare solo a questo." Adulto.♦️