e Icaro cadde.

II - regrets

come si ripara una persona quando si è morti dentro?

ho sempre passato il mio tempo ad aiutare gli altri. ho dato via pezzetti del mio cuore a chiunque ne avesse bisogno, ed io sono rimasto senza. ho dato le mie ossa a chi le aveva rotte, la mia anima a chi non l'aveva più.

è per questo che non mi piace farmi aiutare.

perché so che aiutando qualcun altro, si da via un pezzo di sé.

e conosco persone che per me farebbero di tutto, ma non voglio distruggerle. non voglio che sacrifichino la loro vita, la loro voglia di vivere e di ridere, per me.

perché starmi dietro è pesante. una persona che galleggia in un mare di guai, crisi di nervi e lacrime, è difficile da sopportare.

ho distrutto persone che mi hanno tenuto per mano per mesi.

ho fatto scappare chi più amavo.

rimpianti.

vivo di rimpianti.

cose non fatte, cose non dette.

abbracci, baci non dati, sguardi che avrei dovuto sostenere e invece ho distolto.

ho urlato tutto il male a chi si meritava solo amore. e ho dato amore a chi non ne meritava neanche un po'.

rimpianti.

non c'ero, alla sepoltura. ero al funerale. ma alla sepoltura no. ero con dei miei amici. ma ci volevo essere mamma, te lo giuro. avrei voluto esserci, salutarti l'ultima volta.

in tre anni sono venuto a trovarti solo due volte.

e la verità è che non ho la forza di stare davanti a quella lastra di marmo, perché non voglio cedere. non di nuovo.

rimpianti.

ho perso amici che avevo giurato di tenere stretti per tutta la vita.

per il mio stupido orgoglio che non metto mai da parte, tranne quando è troppo tardi.

per delle discussioni che avrei potuto evitare, ma che quelle cazzo di voci mi hanno portato a dire.

rimpianti.

vivo di cattiverie urlate in faccia, pugni, sangue e lacrime.

vivo di tutto ciò che è negativo al mondo.

ma c'è una piccola parte di me che ancora non rinnega la speranza. quella piccola luce in fondo al tunnel. luce che però, non fa altro che allontanarsi.

rimpianti.

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-Icarus