474.
un numero che potrebbe sembrare stupido, inutile, immotivato.
quattrocentosettantaquattro.
un numero che a me, fa un male boia.
primo settembre, 2018.
ricordo ancora il caldo asfissiante, l'ansia, l'adrenalina, le cinque ore di macchina passate a scriverti, cercando un modo di scappare dalla paura.
perché si, avevo paura.
avevo paura che non sarei stato all'altezza delle tue aspettative.
e poi un abbraccio.
il tuo abbraccio, l'abbraccio che avevo aspettato per mesi.
474 chilometri.
e li farei anche a piedi per rivederti.
mi manchi sai? mi manchi da morire.
ma una persona una volta mi ha detto "se ti manco guarda in cielo, e cerca la stella che brilla più di tutte. quella è la nostra stella. guardala, e sappi che io dall'altra parte dell'Italia starò facendo lo stesso, e ti starò pensando".
e sotto queste nuvole le stelle non si vedono, ma so che siamo sotto lo stesso cielo grigio, come una coperta che ci avvolge.
non ringrazierò mai abbastanza G******, per avermi aggiunto a quel gruppo, e non ringrazierò mai abbastanza te, per volermi bene dopo tutto questo tempo.
474 chilometri, ma "la distanza non vuol dire niente, quando qualcuno vuol dire tutto."
ti voglio bene.
mi manchi.
--
-Icarus
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e Icaro cadde.
Poetrypensieri. pensieri che di solito non amo condividere. questa raccolta esiste solo per colpa di una sfida che mio malgrado ho accettato. sono solo pensieri di chi ha perso la testa e cerca di ritrovarla in un labirinto oscuro. non sarà una storia...