Capitolo 21

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Siamo in aeroporto. Ne ho visti così tanti negli ultimi mesi che mi ci sento quasi a casa.

Sono un mix di emozioni e penso che tra poco esploderò, spero Dimitri non si faccia troppo male nell'impatto anche se mi sa che è tardi per qualsiasi ripensamento, lo capisco da come mi stringe la mano in questo momento.

Ormai ci siamo spinti troppo oltre, nell'ultima perfetta settimana passata insieme mi ha chiaramente detto che non vuole rinunciare a me anche se io non sono disposta a restare. Mi ha detto di finire il mio viaggio e che ne riparleremo quando avrò deciso dove fermarmi, ha detto che ci organizzeremo per vederci almeno una volta al mese, ha detto che ce l'avremmo fatta e io gli ho creduto.

Alissa sta per scendere dall'aereo che arriva da Berlino e io sono un mix di emozioni.

Sono felice di rivederla, elettrizzata per le nuove avventure che ci aspettano e terrorizzata all'idea di lasciare andare la mano di Dimitri.

Questa settimana mi sono trovata a pensare che forse sono stata da sola tutta la vita perché il ragazzo destinato a me viveva in un altro paese. Lo so è folle, in fin dei conti lo conosco da meno di un mese eppure non ho mai incontrato nessuno come lui.

Dopo che sarò salita sull'aereo lui tornerà a Milano dalla sua famiglia, si trasferirà con suo fratello e finirà gli studi di architettura. Mi ha promesso che però seguirà anche dei corsi privati di pittura per mantenere viva la sua passione.

Il piano è quello di sentirci ogni giorno, di fare più videochiamate possibili e di scriverci. Non solo per messaggio, parlo di vere e proprie lettere. Dimitri è rimasto talmente sorpreso dalla dedica di mia nonna che ha detto che ci serve qualcosa di simile, di reale che resti nel tempo e non momentaneo come un sms.

Il tabellone dice che l'aereo di Alissa è atterrato già da 10 minuti e io non faccio che spostare la testa da una parte all'altra in cerca della sua chioma bionda, ma ancora nulla.

"Brooke" Dimitri mi fa girare verso di lui e mi prende anche l'altra mano. È triste. I suoi occhi sono verdi come non lo sono mai stati prima d'ora e so che li rivedrò ogni volta che proverò a chiudere i miei.
"Questi sono gli ultimi momenti che passiamo insieme." Dice accarezzandomi una guancia
"Lo so." Dico abbattuta e facendo aderire il mio viso alla sua mano.
"Mi mancherai."
"Anche tu."
"Non sparire okay? Ti prego."
"Non sparisco, promesso." Mi chiedo se non stia sbagliando, questo ragazzo merita di più di una che promette di non sparire eppure fisicamente sparirà. Ha subito un'importante perdita nella sua vita, io lo capisco bene. Ha bisogno di qualcuno che sia costantemente presente nella sua vita che gli voglia bene e che pian piano riempia il vuoto che si trova nel petto.

Ci portiamo dietro lo stesso dolore e ora siamo qui in questo aeroporto pronti a causarcene dell'altro. Stiamo cercando di far funzionare qualcosa che ancor prima di iniziare era già destinato a rompersi.
"Sei sicuro che non siamo completamente pazzi a voler provare?" Chiedo di getto
"Pazzi? Si, decisamente."
"Non so se posso chiederti tanto."
"E questi pensieri da dove se ne escono ora?"
"Non lo so, so solo che tu meriti presenze nella tua vita non assenze. Credo che diventerei un peso, non sarei più una cosa positiva ma una preoccupazione. Sono ancora così incasinata Dimitri, non so quando mi fermerò, non so se finirò per tornare in Inghilterra..."
"Ti ho già detto che non m'importa io voglio stare con te."
"Ma non starai con me Dimitri ma con l'idea di me! Non ci vedremo per chissà quanto! Starai con una voce che senti al telefono ogni giorno, non una persona vera e propria. La situazione inizierà a pesarti e ti stuferai."
"Non è che sei tu quella stufa? Che è stato bello finché è durato e ora vuoi scaricarmi per essere libera e spensierata per il tuo prossimo viaggio?" Ora si è arrabbiato.

Forse dovrei dirgli di sì, che mi sono stufata e lasciarlo libero, ma non ci riesco. La nonna ha detto di non nascondere il mio cuore per paura che qualcuno me lo spezzi, che il dolore fa parte della vita. Perciò perché non provare?

"No, non mi sono stufata e anche io voglio stare con te." Gli lascio le mani per prendergli il viso e attirarlo verso di me, lo bacio con trasporto e lo sento sospirare e rilassarsi, proprio mentre ci stiamo separando sento una voce famigliare gridare "Brooke!"

Così eccola lì, tutta abbronzata che litiga con le valige e correre verso di me. La mia fantastica e sconclusionata migliore amica. Corro verso di lei e l'abbraccio, mi viene quasi da piangere ma trattengo le lacrime altrimenti so che non riuscirò a smettere vista la situazione.

Le prendo una valigia e la sua mano e la tiro verso Dimitri.
"Dimitri, questa è Alissa. Alissa, Dimitri."
"Beh le videochiamate ti rendono giustizia figo, sei figo." Dice stringendo la mano che lui timidamente le sta porgendo. Guardo sconvolta Alissa e lei in tutta risposta mi fa un occhiolino. Dimitri ridacchia sotto i baffi.

"Okay sarà meglio muoversi verso il nostro gate, perciò vi lascio salutare. È stato un piacere Dimitri, spero di rivederti presto." Detto ciò si allontana ed entra in un negozio a prendere qualcosa da mangiare.

Non ci credo che sia arrivato il momento dei saluti e io sono un mix di emozioni. Non so se reggerò.

Vedendo il cipiglio sul mio volto, Dimitri mi prende di nuovo le mani nelle sue e si abbassa a baciarmi.
"Non aggiungiamo altro okay?" Mi chiede
"Okay."
"Non farti prendere di nuovo dai pensieri di prima non appena sarai salita sull'aereo, promettimelo."
"Te lo prometto."
Mi sposta una ciocca di capelli.
"Io voglio davvero che funzioni Brooke ma dobbiamo esserci in due. Non posso volerlo solo io."
"Hai ragione, anche io voglio che funzioni."
Mi stringe di più le mani e si abbassa a baciarmi di nuovo.

Non riesco a credere che sarà l'ultimo bacio che gli darò per chissà quanto tempo. Era una cosa che non avevo mai fatto prima, ma ci ho già preso l'abitudine. Sarà strano passare giornate intere senza sentire le sue labbra sulle mie, senza sentire il suo respiro caldo sul viso, mi mancheranno i suoi baci, mi mancherà lui.

Forse ho sbagliato a non lasciarmi andare completamente con lui. Se mi fossi spinta più in là ora il nastro rapporto sarebbe su un altro livello e io mi sentirei molto più legata a lui e sicura di potercela fare nonostante la distanza. Ora mi chiedo quanto resisterà senza contatto fisico. Io l'ho privato di qualcosa che un'altra magari gli avrebbe concesso con più tranquillità. Chi mi dice che ora che me ne vado non andrà a cercare quel contatto con un'altra? D'altra parte sono consapevole del fatto che se mi fossi legata così tanto a lui ora mi sentirei ancora peggio, anche se non penso sia possibile.

Cerco di cancellare questi pensieri con un ultimo bacio e poi mi trovo costretta a dover lasciare le sue mani.
"Mi mancherai" mima con le labbra, poi aggiunge "Scrivimi appena arrivi"
"Anche tu quando sei a casa e guida piano"

Sono le ultime parole che ci diciamo. Dopodiché mi giro verso Alissa che mi aspetta poco più in là e la raggiungo. Mi giro un'ultima volta per salutarlo e lui ricambia sorridendo.

Alissa mi prende sotto braccio e quando so che lui non può più vederci, scoppio a piangere.

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