"Vuoi andare alla Fontana dell'Amore a mezzanotte?" "Si Dimitri per la milionesima volta, si" è da un quarto d'ora che cerco di convincerlo a portarmi a vedere quella benedetta fontana questa notte.
Ci siamo rinfrescati e cambiati, ora stiamo girando per le vie di Roma. Gli ho spiegato il piano della serata ma sembra non voler capire.
"Vuoi andare alla Fontana dell'Amore a mezzanotte perché l'hai visto in un film. La protagonista ci entra scalza con una bottiglia di vino in mano e viene quasi arrestata per questo ma vuoi farlo anche tu?" dice poco convinto.
"Esatto!" "Quindi vuoi farti arrestare?" "Ma no! Semplicemente voglio capire che si prova" "Si ad essere arrestati" "Ancora questa storia della prigione! No! Voglio immergere i piedi nell'acqua fredda mentre bevo del vino da quattro soldi tiepido, visto il caldo e godermi la vita" stiamo ridendo come dei matti ma io voglio farlo davvero.
Così quella notte mi porta alla fontana, ha una bottiglia di vino in una mano e le mie scarpe nell'altra. Abbiamo iniziato a bere prima di arrivare alla fontana e così per l'eccitazione mi sono ritrovata scalza prima del tempo.
D'un tratto me la ritrovo davanti, eccola lì. Ho sempre sognato di vederla dal vivo e di fare quello che sto per fare. Inizio a correre, l'aria calda mi scompiglia i capelli che ho raccolto in una crocchia disordinata e il vestito lungo oscilla a ogni falcata.
Senza rendermene conto sono con i piedi nella fontana. Dimitri è fermo sul bordo e mi guarda incantato.
POV Dimitri
Eccola lì, finalmente ha messo i piedi in quella benedetta fontana e io non sono più qui. Non sono più parte del mio corpo, sono lontano, vedo la scena da un altro punto di vista. È come una cartolina. Vedo solo lei, tutto il resto si sfuma e credo che il vino mi abbia dato alla testa. Non so per quanto tempo sto a fissarla "Che fai non entri?" La sua voce mi risveglia dal torpore.
POV Brooklyn
"Che fai non entri?" Si leva velocemente le scarpe e in un secondo è accanto a me. Mi gira verso di lui, mi prende in braccio e mi fa girare. Ho il vestito attaccato alle gambe, è pesante e getta degli schizzi tutto intorno a noi. Non penso di essere mai stata così felice. Appena mi mette giù mi bacia, è un bacio che toglie il respiro.
Non appena ci stacchiamo inizio a studiare il fondo della fontana in cerca delle monete che voglio salvare, proprio come la protagonista del film che avrò visto un milione di volte.
"Ora che combini?" "Prendo le mie monete?" "Le TUE monete?" "Devo proprio farti vedere quel film, mi sembra di parlare con un muro." Mi fingo esasperata e scoppiamo a ridere. "Nel film la protagonista, molto ubriaca e stufa della sua vita amorosa infelice, entra nella fontana e raccoglie 5 monete. Per una strana leggenda i proprietari di quelle monete si innamorano di lei e finisce per trovare il vero amore. Per una ragazzina come me che amavo e amo ancora i romanzi rosa è sempre stato il massimo. Ho sempre sognato di farlo." Racconto raccogliendo la prima moneta.
Sembra riflettere sulle mie parole "Così adesso dovrò far fronte ad altri 5 pretendenti oltre Shawn Mendes?" Mi chiede ridendo sotto i baffi "Divertente" gli dico iniziando a schizzarlo. "Questo non avresti dovuto farlo"
Inizia una lotta di schizzi che lui ovviamente vince e io mi trovo zuppa dalla testa ai piedi. Così decidiamo che è il momento di uscire e di tornare all'hotel.
Mentre passeggiamo per le vie di Roma, nonostante sia mezzanotte c'è ancora qualcuno in giro e tutti si voltano a guardarci sorpresi. Ma a me non importa perché Dimitri mi stringe la mano e sento le goccioline d'acqua cadere dalle punte dei miei capelli sulla mia schiena. Nonostante sia estate mi vengono i brividi così Dimitri mi stringe di più a se e improvvisamente ho tutto il calore di cui ho bisogno.
Una volta arrivati all'hotel mi rendo conto che Dimitri ha la pelle d'oca e non posso mandarlo a farsi un giro di sotto mentre io mi faccio un bagno caldo e mi cambio. Sarebbe troppo da egoisti. Devo solo stare calma. Mi poterò tutto ciò che mi serve in bagno e cercando di non metterci una vita mi renderò presentabile di nuovo. Abbiamo già dormito insieme e mi ha già vista in condizioni peggiori di queste.
Quando sto strisciando la carta per entrare in camera mi tira per un gomito e mi lascia un bacio sulla fronte.
Vorrei una foto di questo momento.
Mi dirigo velocemente verso l'armadio e inizio a prendere il pigiama, il mio nervosismo è palpabile di nuovo. Dimitri mi abbraccia da dietro, mi toglie il pigiama dalle mani e mi fa girare verso di lui. Incapace di guardarlo negli occhi appoggio la fronte sul suo torace. Mi stringe più forte.
"Non capisco perché ti devi sempre agitare così tanto, faccio così paura?" Sospiro "Non sei tu a farmi agitare è la situazione, so che è difficile da capire, che io sono difficile da gestire ma purtroppo è così." Spero che capisca ciò che intendo. Involontariamente mi sono sempre circondata di donne, non ho mai avuto amici maschi, l'unico uomo se si può dire costante è stato mio padre. La nonna mi ha sempre detto che avrei dovuto farmi degli amici maschi 'I ragazzi sono più sinceri Brooke' eppure io non ci sono mai riuscita, non riuscivo a relazionarmi. Quindi ora questa stanza riempita solo di noi mi sembra soffocante.
"No, non è difficile e nemmeno tu lo sei. Niente con te è difficile." Sorrido, è incredible come riesca sempre ad assicurami, temo che prima o poi si stuferà di tutte queste mie insicurezze ma cerco di non pensarci, riprendo il pigiama e vado in bagno.
Sotto il getto dell'acqua tiepida mi dico che mi devo davvero rilassare, sono a Roma, tutta questa storia di Dimitri non mi ha lasciato spazio per pensare ad altro ma mi trovo nella città eterna, devo godermi questo momento.
Sta sera ho fatto qualcosa che sognavo da anni. La mia vita non sta procedendo poi così male, finalmente è tutto in mano mia. Sono l'unica a gestire il mio destino. Mi sento più vicina al mio obbiettivo Rose, saresti così felice di questo mio viaggio. Ce la farò nonna, te lo prometto, la troverò.
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A reason to stay
Romantizm"...Sei una tela bianca ancora da dipingere. Sono onorato di essere il primo ad aver avuto il coraggio di prendere in mano il pennello."