038 ⌠I fucked up⌡

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Lee Minho arrabbiato era forse la cosa più spaventosa, quanto la più sexy, con cui Jisung avesse mai dovuto avere a che fare.

E più ci pensava, più non riusciva a capire per diamine fosse così incazzato.

Lui, Minho e Seungmin stavano camminando lungo la strada che portava al locale prenotato per la festa.
Seoul era nel vivo della notte...i marciapiedi erano affollatissimi e le bancarelle ed i bar erano così colmi di persone da non aver più spazio dove passare. Jisung si sentiva travolto da tutto quel caos, quasi incapace di capire tutta quella strana allegria.

<<Non sa gestire la gelosia- borbottò Seungmin all'orecchio del biondo, attento a non farsi notare dal fratello- non è mai stato geloso di nessuno prima d'ora.>>

Jisung sussultò, portando gli occhi alla schiena di Minho, che camminava qualche passo avanti.

Geloso!?
Lui geloso di me?
È assurdo!

Minho non aveva ragione di essere geloso di lui, giusto? Tra amici non esiste gelosia, giusto?

Jisung non riusciva nemmeno a credere che una minuscola parte di lui, la più disperata, certo, stesse addirittura vagliando l'ipotesi.

<<So quel che dico...>>

Seungmin interruppe il suo dilemma interiore, avendo intuito il corso dei suoi pensieri.

<<...è geloso, non c'è altra spiegazione a quella faccia s->>

<<Seungmin ti sento!>>tuonò il maggiore, voltandosi verso i due ragazzi, ma puntando gli occhi scuri solo su Jisung.

Lo fissò per un lungo istante, le sopracciglia strette e la bocca rossa distorta in una smorfia di disappunto. Sembrava sul punto di dire qualcosa, ma le sue labbra rimasero perfettamente sigillate.

Jisung si sentì andare a fuoco sotto quello sguardo cupo, le guance così ardenti da fare quasi male. Prima che potesse dire qualcosa, per alleggerire quella strana tensione, Minho gli afferrò una mano. Lo tirò verso di sé, senza pronunciar parola, facendolo collidere contro il suo petto fasciato da una morbida camicia rosa.

<<Siamo arrivati.>>soffió contro il suo orecchio, non lasciandolo andare.

Jisung venne poi trascinato lungo gli ultimi metri di marciapiede, fino ad essere spinto dentro il locale dove la musica era talmente alta da far vibrare il pavimento e le pareti.

Bello schifo...

Pensò il biondo, guardandosi intorno come un cane perso in mezzo ad un'autostrada.

La musica, anche se alta, era piacevole e il continuo movimento delle luci colorate creava un che di magico sulla pista da ballo...ma c'era un problema: il locale era così affollato da far mancare l'aria.

𝖬𝗂𝖽𝗇𝗂𝗀𝗁𝗍 𝖽𝗋𝖾𝖺𝗆𝗌 | 𝗆𝗂𝗇𝗌𝗎𝗇𝗀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora