019 ⌠Romeo and Juliet⌡

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Jisung aveva detto a Minho che non avrebbe incontrato Hyunjin e all'inizio doveva andare davvero così. Il pensiero di incontrare un molestatore aveva chiuso ogni sua curiosità, ma poi d'un tratto aveva capito che qualcosa non quadrava.

Jisung aveva parlato a lungo con Changbin di quel ragazzo, giustamente aveva voluto accertarsi di che tipo di persona fosse, ma il maggiore gli aveva assicurato che ragazzo più buono di Hyunjin non esistesse. Che Changbin si fosse sbagliato?
Ma come poteva?

Hwang Hyunjin aveva vissuto a Daegu per tutta la vita, aveva frequentato lo stesso liceo di Changbin ed erano perfino stati in classe insieme. Non potevano definirsi migliori amici, ma avevano avuto un bel rapporto...quindi aveva senso?

Se c'era anche la minima percentuale di rischio che quel Hyunjin non fosse una brava persona, il primo ad impedire quell'uscita sarebbe stato Felix. Il suo spirito iperprotettivo non avrebbe mai permesso che il suo migliore amico finisce tra le mani di un mentecatto.

Quindi a conti fatti...qualcosa non tornava. Forse non era lo stesso Hwang Hyunjin di cui parlava Minho, infondo non era nemmeno troppo difficile trovare degli omonimi. Oppure, la spiegazione era un'altra.

Jisung non aveva saputo resistere, dopo essersi crogiolato al suolo, cercando inutilmente di distrarsi...aveva preso una folle decisione.

Sarebbe andato a quell'uscita. Dopotutto si erano dati appuntamento in una tranquillissima pasticceria. Anche se Hyunjin avesse avuto cattive intenzioni, non avrebbe potuto fare granché con gli occhi di tutto il locale puntati addosso.

Jisung aveva indossato dei normalissimi vestiti, la felpa larga che aveva consigliato Minho, e prima di uscire di casa aveva accarezzato le sue due gattine.
Le aveva chiamate Min e Sung...Min per Minho e Sung per Jisung. Solo un paio di giorni dopo aveva capito quanto quei due nomi potessero suonare ambigui, specialmente se il maggiore l'avesse saputo...ma ormai il danno era fatto. Aveva iniziato a chiamarle così, sarebbe stato strano cambiare all'improvviso.

Una volta raggiunto il locale prestabilito, Jisung era rimasto fuori per un po'. Aveva guardato l'interno attraverso le vetrate, cercando di capire se Hyunjin fosse già dentro.
I tavoli erano quasi tutti occupati, ma del bel volto del ragazzo non ne vide l'ombra.

A quel punto, in realtà, iniziò a chiedersi se non avessi fatto una sciocchezza...poteva essere pericoloso, poteva mettersi davvero nei guai, ma ormai era già lì.

Dopo un profondo respiro, Jisung decise di entrare. Probabilmente Hyunjin era in ritardo e non avrebbe avuto senso aspettarlo fuori.
Proprio quando stava per aprire la porta, sentì un picchiettio sulla spalla destra.

Si voltò confuso, alzando gli occhi verso la persona che gli stava di fianco.

<<Sei Jisung, vero?>>

𝖬𝗂𝖽𝗇𝗂𝗀𝗁𝗍 𝖽𝗋𝖾𝖺𝗆𝗌 | 𝗆𝗂𝗇𝗌𝗎𝗇𝗀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora