[COMPLETA]
È mezzanotte precisa quando sul cellulare di Jisung arriva uno strano messaggio da un numero sconosciuto.
Numero sconosciuto:
Credl di aver ucciso qualcink
Numero sconosciuto:
Dive posso seppellyrw il cadavere?
🥀╏ importante:
✾ ︴conten...
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Quella mattina Jisung si era svegliato con i nervi a fior di pelle. Aveva avuto un altro dei suoi incubi, ma a tormentarlo non era stato affatto il sogno in sé, quanto più il ricordo di come Minho l'aveva calmato quella notte. La sua voce dolce unita al testo di quella canzone...Jisung aveva sospirato come un bambino, dimenandosi tra le lenzuola come un anguilla.
Perché devo pensarci ancora?
Si chiedeva sconsolato. Erano passate due settimane, ormai doveva essere storia chiusa, lasciata al passato...ma, puntualmente, si ritrovava a leggere le loro vecchie chat come solo un coglione potrebbe fare.
Nemmeno fossimo stati insieme. Eravamo solo amici, nulla di più!
Eppure a quel "solo amici" si sentiva il cuore stringere un pochino più forte.
<<Sono un'idiota!>> si complimentò, stringendosi il cuscino al petto.
Come poteva essersi ridotto così per una persona che non aveva nemmeno mai visto? Per uno che era stato acido e burbero per l'ottanta percento del tempo, che non si era fidato di lui nemmeno per un secondo, che non era riuscito ad aprire neanche un poco del suo cuore in quei mesi.
Io ero solo un numero telefonico per lui, nient'alto.
E forse era questa la normalità in realtà. Le persone non si legano tanto velocemente, le persone non si sentono tradite da chi non hanno mai veramente conosciuto.
In quei momenti, mentre ragionava sui comportamenti delle persone normali, Jisung si rendeva conto di essere tristemente e pateticamente diverso. C'era quest'animo da salvatore che scalpitava in ogni fibra del suo essere, che lo spingeva allo sfinimento in aiuto di chiunque, anche di chi il suo aiuto non lo voleva. Ed era comico come, alla fine, quello che restava con solo briciole di cuore e solchi salati sulla pelle era sempre e inevitabilmente lui.
Jisung sospirò sconsolato, a pieni polmoni, rotolandosi nel letto e allungando una mano per recuperare il cellulare da sopra il comodino.
Sul display lampeggiava l'orario, inoltre, aveva due messaggi da parte di Felix.
Frecklix: Non odiarmi troppo [02:16]
Frecklix: Ti voglio bene [02:16]
Merda! Che avrà combinato adesso?
Jisung saltò immediatamente a sedere, scacciando via il cuscino che gli era rimasto adagiato sulle gambe incrociate.
