Mi chiamo Stiles e sono un coyote.
Sono ancora un cucciolo, anche se molto più piccolo di tutti quelli che ho visto fino ad ora, forse sono solo sotto peso oppure ho qualche disturbo di crescita.
Ho perso il mio branco parecchi anni fa, durante una battuta di caccia, sono riuscito a salvarmi solo grazie alla mia astuzia e da un po' di tempo a questa parte sto vagando senza meta. Essendo ancora un cucciolo ovviamente non ho la forza né la velocità per sopravvivere da solo in questo mondo, eppure sono ancora qui. L'ultima volta che ho sentito qualcuno parlare ero da qualche parte in California, sono passati mesi da quel giorno e io ho continuato a spostarmi.
Ho trovato un boschetto niente male, che sbuca in una specie di radura con una altura a strapiombo che da su una piccola cittadina illuminata da parecchi lampioni, forse qua riuscirò a trovare qualcosa da mangiare dato che sono ormai allo stremo delle forze.
Rientro nel bosco e tento di cacciare qualche uccello, sperando di mettere finalmente qualcosa sotto i denti, noto con mia grande sorpresa una quaglia aggirarsi nei pressi di una vecchia casa bruciata che non avevo notato prima, mi metto in posizione di attacco e una volta puntata per bene la mia preda, con un balzo le sono addosso. Soddisfatto e con la cena servita mi addentro piano piano dentro alla casa, per rimanere al sicuro e stare un po' più al caldo.L'odore nell'aria è sgradevole, puzza di lupo bagnato, ma è parecchio vecchio quindi non dovrei temere un attacco improvviso o il ritorno di un branco, mi accuccio vicino alla porta, inghiotto la mia cena e stanco mi addormento.
Le prime luci del giorno attraversano i buchi delle pareti mezze distrutte dall'incendio, e colpendomi violentemente in piena faccia mi sveglio, stiracchiandomi un po' e sbadigliando ripetutamente.
Ho una sete pazzesca e ricordandomi del torrente incontrato lungo la strada mentre mi dirigevo qua, decido di uscire per recarmi lì. Metto un piede fuori dall'abitazione e mancando quello che dovrebbe essere uno scalino, mi ritrovo a ruzzolare e cadere di muso sulla terra bagnata, fantastico Stiles, dopo aver attentato alla tua vita adesso finalmente possiamo andare a bere?!
Mi rendo conto di ringhiare da solo, quando una cavalletta mi salta davanti, e dimenticandomi il torrente inizio a correrle dietro ululando e abbaiando di tanto in tanto, rotolo un po' sull'erba fresca e continuo ad inseguire l'insetto quando una fitta lancinante alla zampina mi costringe a fermarmi e guaire spaventato ma soprattutto dolorante, cerco di muovermi ma ad ogni movimento sento la carne della zampa recidersi e decido che forse è meglio fermarsi un attimo a pensare.
Sono rimasto intrappolato in una tagliola. Merda.
Passano ore e io ho sempre più male, infatti inizio a guaire senza sosta sperando che qualcuno venga a liberarmi. Dopo pochi minuti sento dei rumori in lontananza e l'odore acre di lupo si impossessa di nuovo delle mie narici, sono letteralmente morto se non riesco a liberarmi da qui. Inizio a saltare e a dimenarmi ottenendo solo l'effetto contrario, ovvero rimanere incastrato ancora di più, un ululato di dolore lascia la mia bocca e i rumori di un ramo che si spezza mi fanno rabbrividire, sento dei ringhi sempre più vicini, vedo una figura in lontananza che si avvicina velocemente a me, chiudo gli occhi e piangendo aspetto la mia fine.
Con mia grande sorpresa però quello che sento sulla schiena non sono artigli o denti, ma.. una mano? Era da un sacco di tempo che non incontravo un umano, e dopo quelli che hanno sterminato la mia famiglia sono terrorizzato da loro, cerco di scostarmi da quel tocco ringhiando arrabbiato ma essendo così piccolo nessuno mi prende mai sul serio, infatti sento l'umano ridere, stronz*.
Quando mi libera dalla trappola provo a correre il più lontano possibile ma tutto ciò che ottengo è cadere come una pera per terra, l'umano si avvicina ancora e solo adesso mi decido a guardarlo in faccia, è una ragazza, è così bella, ha dei lunghi capelli rossi, le labbra grandi e due ipnotici occhioni verdi, mi incanto a guardarla e un mio lamento a causa del dolore ci risveglia entrambi da quello stato di trance, mi prende in braccio con delicatezza e mi sussurra che andrà tutto bene.
Mi accarezza sulla testa, con un movimento lento e rilassante ma la zampina mi fa sempre più male, non riesco a trattenermi e scoppio a piangere dimenandomi nelle sue braccia in cerca di un po' di sollievo, a quanto pare lo ha capito perché aumenta il passo e l'odore di lupo sempre più forte e vicino, mi arriva come un albero in piena faccia, inizio a dimenarmi ancora di più se possibile, sperando che capisca che ci sta conducendo a morte certa ma lei sembra tranquilla. Sbuchiamo nella piccola radura della casa in cui ho dormito sta notte e con mia grande sorpresa vedo un sacco di ragazzi senza maglia, con artigli e occhi colorati e.. sono loro a puzzare di lupo, com'è possibile?
La rossa che mi tiene in braccio tossisce un poco per attirare l'attenzione e in un attimo le sono tutti addosso, fissandomi incantati, il più piccolo è un ragazzo biondo con gli occhi gialli, no ora sono azzurri, ma che diavolo? Da quello che ho capito si chiama Liam. Un ragazzo di colore gli si affianca spaventandomi a morte per la sua comparsa improvvisa.
"Fai piano Mason, così lo spaventi" dice una terza voce che a quanto pare appartiene al ragazzo che fino a due secondi fa era invisibile.
"Hai ragione Corey. Scusa cucciolo" dice accarezzandomi piano, mi allungo verso il suo tocco beandomi di quella sensazione.
Un altro ragazzo moro dalla mascella storta e l'aria simpatica chiede alla ragazza che mi sta tenendo, Lydia, o almeno credo dato che l'ha chiamata così, di fargli vedere la mia zampa.
Spaventato rotolo all'indietro, ma, essendo sul bordo scivolo dalle braccia della rossa e chiudo gli occhi d'istinto prima di toccare terra, ma ciò non avviene perché due mani grandi mi stanno sostenendo. Un ringhio scocciato mi costringe ad aprire gli occhi e ciò che mi si para davanti mi toglie il respiro per qualche secondo, è un ragazzo moro, con dei grandi e malinconici occhi rossi, no ora sono verdi, sta cosa del cambiare colore non l'avevo mai vista.. abbasso lo sguardo e noto che è senza maglia, ha un fisico da mozzare il fiato, dopo vari secondi ad ammirare tutto quel ben di dio torno a guardarlo in faccia e con mia grande sorpresa due canini troppo grandi per essere umani stanno lacerando la pelle delle sue labbra.
Il moro apre la bocca e io inizio a piangere e tremare credendo che voglia mangiarmi, in risposta alla mia paura però, sento una risata.
"Sta attenta palla di pelo. Così finirai per farti ancora più male" lo guardo indignato, palla di pelo a chi?!Mi passa al ragazzo di prima, mascella storta per intenderci.
"Tutto tuo Scott" mi piace il suo nome e guardandolo bene mi piace un sacco anche lui. Gli lecco una mano scodinzolando un po' per fargli capire il mio apprezzamento nei suoi confronti mentre occhi rossi ringhia geloso. Geloso? No, impossibile.
"Ehi piccolo, hai una brutta ferita. Sono un veterinario, ma ti devo portare in ambulatorio.. La ferita è abbastanza grave e se non ci muoviamo potrebbe peggiorare, ti fidi di me?" mi chiede Scott apprensivo, accarezzandomi il muso con fare paterno.
Tentenno un attimo, una volta convinto allungo il muso in cerca della sua mano e leccandogliela ancora gli do il mio tacito consenso per andare.

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ALPHA || Sterek
Manusia SerigalaDal testo: Il fruscio dell'erba che si piega sotto il peso di qualcuno che si è steso al mio fianco, mi fa voltare la testa di scatto, e lo vedo. Bellissimo. Con la sigaretta ormai finita stretta fra le labbra, così morbide, dolci.. allungo una man...