Figlio mio

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Scott è uscito un paio d'ore fa per andare a scuola. Ha detto che quando riuscirò a controllare i miei poteri mi farà iscrivere per affrontare questi ultimi due anni di liceo con lui, dato che essendo cresciuto nel bosco non ho la minima idea di come si facciano certe cose.

Scendo sbadigliando in cucina dove trovo Melissa intenta a prepararmi la colazione prima di andare a lavoro. Mi saluta amorevolmente con una carezza e lasciandomi un bacio sulla fronte corre fuori di casa.

Noto un bigliettino sul tavolo, scritto dalla donna prima di uscire:

"Nel caso non ti piacciano le uova, sono rimasti un po' di pancake in frigo.

Per pranzo aspetta Scott. Gli ho lasciato dei soldi per farti accompagnare a prendere un po' di vestiti. Divertitevi e non uccidete nessuno.

-Mel"

Sorrido leggendo le parole scritte velocemente dalla madre di Scott. E' davvero fortunato quel ragazzo ad averla.

Mangio con calma davanti alla televisione, addormentandomi di nuovo come una pera davanti ad un programma di cucina.

La porta d'ingresso che si chiude mi fa alzare di scatto e illuminare gli occhi per lo spavento, ringhio nella direzione dell'estraneo fino a quando noto che è solo Scott che mi sta guardando divertito. Si mette a cucinare un piatto di pasta, mangiamo velocemente e usciamo in direzione supermercato. Una volta arrivati noto con mia grande sorpresa che ci sono già Lydia e Allison ad aspettarci, saluto la rossa con un bacio sulla guancia e il moro fa lo stesso con la cacciatrice. Vaghiamo per ore in mezzo a file enormi di capi strani, la Banshee continua a passarmi vestiti facendo commenti.

"Perfetto direi che può bastare. Vai laggiù in quelle cabine a provare tutto, ciò che non ti piace lascialo sul tavolo lì in fondo, mentre il resto portalo con te e raggiungici alla cassa" dice Lydia soddisfatta con un tono che non ammette repliche.

Faccio come mi è stato detto e inizio a svestirmi, devo dire che Lydia ci sa proprio fare, lascio infatti solo un paio di jeans troppo stretti per i miei gusti e una maglia rosa a dir poco orribile.

La rossa mi paga tutto, e io non so davvero come ringraziarla.

Usciti dal negozio faccio per andare verso la macchina quando Scott mi richiama dicendomi che il giro non è ancora finito. Arriviamo davanti un piccolo bar, ci sediamo e ordiniamo un gelato. Passiamo un paio d'ore a parlare, cercando di conoscerci meglio. Allison è un po' timida, ma dalle vicende che mi hanno raccontato è anche molto coraggiosa. Ha un viso favoloso e dei lunghi capelli neri, era la ragazza di Scott prima che capisse di essere gay, ora sono migliori amici e il loro rapporto è così bello da far invidia.

Verso le 6 decidiamo di concludere il nostro pomeriggio. Sulla strada di casa però ci ritroviamo a passare a davanti alla centrale, avendo la stessa idea decidiamo di fermarci.

Ci accoglie il vice sceriffo Parrish, un altro membro del branco. Scott gli spiega brevemente la situazione.

"Aspettate qui, sento con lo sceriffo." dice sparendo dietro ad una porta.

Pochi minuti dopo torna, dicendoci di seguirlo ed entrando nella stessa stanza di prima ci presenta lo sceriffo Stilinski. Noto immediatamente una mia grande somiglianza con quell'uomo, abbiamo le stesse movenze e le mie rughette d'espressione assomigliano molto alle sue, per un attimo l'idea che possa essere mio padre mi sfiora la mente.

"Allora ragazzo, come ti chiami?" chiede gentile.

"Stiles" rispondo prontamente.

Lo sceriffo una volta sentito il mio nome però, mette su un espressione indecifrabile, vedo i suoi occhi inumidirsi velocemente e il mondo sembra cadergli addosso. Delle lacrime veloci iniziano a scendere copiose sulle sue guance e in un attimo mi è addosso stringendomi in un abbraccio paterno. Piango anche io senza rendermene conto.

ALPHA || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora