Stavo a guardare il timido passeggiar della piazzetta
affacciato alla finestra
di quella casa dalle mura antiche
estasiato dal profumo di quel vaso
che la mamma aveva comprato;
me ne stavo a pensar nascosto
tra le persiane
di un mondo
che di me
forse non si era neanche accorto,
ma io improvvisamente
mi accorsi di quella creatura
ancor più benedetta che da qualsiasi natura;
la vidi volteggiare divina
sedendosi sul bordo bagnato
dalle gocce incantate dell'acqua
che la circondava meravigliata.
Non conobbi mai più bella vista
quanto quella fata così aggraziata
dal danzar degli zampilli
che inumidivano
i capricci dei suoi dolci ricci,
ma purtroppo il silenzio di quella visione
non poteva gridarmi il suo nome:
soltanto il prezioso marmo
che gettava il suo scroscio
apparentemente calmo
impresse quel giorno nella mia vita
come il ricordo di un'emozione mai svanita
che non possedendo una reale storiella
conservò immemore e straordinariamente bella
l'immagine di quella fontanella.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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MERLETTI DI POESIA
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