in quel campo bruciato dall'arsura
senza neanche accorgersi della curiosa occhiata
con cui li osservava quella bella giornata:
una farfallina bianca svolazzava fra i ridenti petali
di quel signore che se ne stava come un soldato
intento a difendere quella affezionata e cara terra
senza macchia e senza peccato.
I due bambini lo osservavano ammirati da tale coraggio
e volevano rendergli omaggio,
ma sapevano che ormai se ne stava lì silente e volenteroso
ad ubbidire alla divina presenza di quel sole superbioso.
Le sue verdi foglie iniziavano a diventare secche e tristi
a causa di quel caldo infernale
che indeboliva a dismisura il suo robusto stelo
e spegneva il suo lontano sguardo ancora acceso:
sembrava che chiedesse aiuto senza però cedere e voltarsi alla pietà,
poi quando i bambini stavano per tornarsene a casa,
diressero un'occhiata al tramonto,
dove le loro piccole e sgangherate biciclette sembravano perdersi
ed alla fine videro dando un ultimo sguardo al solare fiore
che adesso si era voltato verso di loro
per mandarli un gentile saluto,
in cui appariva la regale promessa
che fece ancora una volta
a quell'astro infuocato
di rincontrarlo nuovamente
l'indomani su quel prato.
FRANCESCA GHIRIBELLI