<<no, non ci posso credere! Quella faccia di ca**o ha pure fatto la faccia carina con me>> dice mio padre tutto nervoso facendo avanti e indietro.
Mi viene da ridere, perché ha appena detto una parolaccia e sì, adesso la situazione è ben peggiorata. Mio padre sta' tutto nervoso che addirittura si vedono le sue vene gonfiarsi sulla sua testa pelata e il ragazzo che cerca di calmarlo.
<<Natasha come hai potuto nascondermi una cosa del genere? Come?>> dice urlando che ci mancava poco per stonarmi i timpani seppur quasi sorda.
Le sue urla attirando mia madre che tutta confusa non sta capendo niente e ci credo, poverina adesso dovrà saperlo anche lei!
Mio padre e Oleg spiegano la situazione a mia madre e tra poco vedo mamma svenire, ma fortunatamente non lo fa, perché la situazione non poteva andare peggio di così e non so come uscirne.
<< Ah e poi mi sono scordato di dirvi che vostra figlia oggi mi pregava di portarla di nuovo al maneggio, ma non potevo portarla di nuovo lì sapendo quello che ha dovuto passare con quello! >> dice infine Oleg.
Adesso, veramente non so più come uscirne fuori! I miei sono fuori di testa, mia madre cerca di capire qualcosa da me, ma parlo poco e niente. Non voglio proprio parlarne.
Testa di ca**o, devi parlare, non so nemmeno più io come farti parlare! Ti prego e parla! Dici tutto.
No, no e poi no! Non dirò un cazzo, ti ci metti pure tu a rovinarmi la vita?
<<Natasha>> mi richiama mia madre accarezzandomi la mano<<ti va' di dirci qualcosa in più?>>
Io faccio cenno di no
<< parla, ti prego, Natasha devi parlare, non puoi chiuderti sempre in te stessa, così ti distruggi!>> mi chiede mio padre.
Vedere loro così mi sento ancora di più abbattuta, perché adesso vedo loro soffrire e questo mi fa salire di più la mia nervatura. Loro non si meritano questo e tutto questo è solo colpa mia, solo colpa mia.
Non è colpa tua, sei stata vittima di lui, non dire così. Parla ti prego.
No, non posso, se parlo distruggerò di più i miei genitori e questo non è quello che voglio! Io voglio vedere loro sorridere!
Capisco che tu voglia vedere loro sorridere, ma ormai il danno è fatto, stanno già male e distrutti. È meglio parlare adesso e non dopo! È meglio che sganci la bomba adesso e non dopo.
Non lo so, ma ci penso per un po'. No non ci riesco!
<<amore, parlaci!>> mi dice Oleg inchinandosi davanti a me.
<<va bene>> dico alla fine e racconto tutto e a ogni parola che dico vedo mio padre soffrire, arrabbiato e non ne vado fiera in nulla poi mia madre che non sa se piangere o se vuole continuare a sentire il mio racconto. Alla fine è Oleg, è arrabbiato glielo leggo nei suoi occhi, vorrebbe andare da lui e ucciderlo.
Quando finisco, rimangono per qualche minuto in silenzio.
<<Oleg, hai detto che tuo padre conosce qualche avvocato? Posso avere un contatto ?>> dice mio padre
<<Si, chiamo mio padre e vi faccio parlare con lui! >> dice Oleg.
Io, però sono contraria, non voglio denunciarlo, sì sembra una cosa strana, ma non voglio. Ha sbagliato è vero, ma ha una famiglia e mi dispiace che la sua famiglia deve venire a conoscenza di quello che ha fatto il marito.
Ok, allora o mi cambiate persona o fate ragionare a questa.
Oh, ma sta' zitta.
<< io però non voglio denunciarlo!>> dico e appena sentono quello che ho detto mi guardano scioccati <<che c'è?>> dico alzando le spalle e guardandoli confusi.
<<figliola so che hai un animo buono, ma lui la deve pagare, poi se non vuoi farlo, non ti obbligo! >> mi dice mio padre << ma fai la scelta giusta>>.
Non so che cosa, così vado fuori al balcone e mi fumo un'altra sigaretta. Guardo avanti dove e penso. Penso cosa devo fare.
Te lo dico io cosa devi fare, devi alzare le belle chiappe che hai, andare dentro e dici <<si voglio denunciarlo >> siamo intesi?
Non è facile, io conosco Pietro da 4 anni e non ha mai fatto questo, forse stava passando un brutto periodo con la moglie e perciò ha "scaricato" tutto a me!
<<senti Natasha devi denunciarlo!>> mi dice Oleg spuntando da dietro me.
Lo guardo per capire a dove vuole arrivare.
<< non capisco, che vuoi dire?>> gli dico con la fronte corrugata.
<< voglio dire, che adesso vai dentro e dici a tuo padre che lo vuoi denunciare e se non lo farai ti puoi scordare di me e di tutta la mia famiglia>> mi guarda minaccioso.
Ah sì? Adesso stanno così le cose? Di bene in peggio.
Butto la cicca a terra e guardo Oleg << sul serio? Adesso mi minacci?>>
<<sì è l'unico modo>> dice
Io lo guardo ancora più scioccata di prima e iniziamo a discutere.
Però alla fine ha vinto lui, vincerà sempre lui, così mi spinge dentro e dare la conferma a mio padre di chiamare l'avvocato.
Guardo Oleg con odio, perché sa giocare sui punti deboli, ma purtroppo il danno è fatto e non posso più ritirarmi indietro!
So che in fondo è la cosa giusta da fare, però questo non mi ha fatta sentire meglio, anzi sto più uno schifo di prima.
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La ragazza che sfidava il mondo
FanfictionSono Natacha Pavlova e vivo in Italia, sono Russa, ma sono stata adottata da genitori Italiani a 5 anni. Sì, sono amante dei cavalli, perché solo la loro natura mi trasmettono calma! Questa è la presentazione della ragazza Natacha che adesso andr...