Undicesimo

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Sto medicando la mia ferita e nel mentre che lo faccio mi brucia un sacco. Sembra strano, ma il dolore rilassa e quindi non mi da' un peso.

Si però io ci soffro, fa' male, vorrei che la smettessi di farti queste cose e capire che la causa non sei tu.

Vorrei anche io, però sto bene. Vedere la mia ferita e accarezzarla mi fa' sentire bene. Mi sono punita e è ciò che mi merito.

No... non te lo meriti. Gli altri hanno sbagliato con te, non tu.

Faccio un sospiro e mi appoggio con le mani al lavandino guardando a terra. Voglio piangere, ma non c'è la faccio, voglio potermi guardare allo specchio, ma non c'è la faccio. Cosa sono io?

Sei Natasha Agupova e voglio che sei fiera di ciò che sei.

No non sono fiera, ho fatto cornuto il mio ragazzo che adesso mi chiama tr**a. Cosa posso essere fiera di me?

<<Natasha tutto ok?>> mi chiede Aloch

<<sisi va' tutto bene>> alzando lo sguardo verso di lui. <<adesso arrivo subito e usciamo, fammi mettere la fascia>>

<<sisi fai con calma>> mi dice

<<Aloch scusa se hai dovuto vedere ciò>> gli dico fasciandomi il braccio

<<non ti scusare, si sono arrabbiato, però non ti meriti ciò, devi essere forte e farti valere>> mi dice accarezzandomi le spalle.

<< no, io non sono forte, voglio non esistere più sulla faccia della terra>>

Mi guarda sbarrando gli occhi <<non ti permettere di dirlo che ti picchio >>

Alzo le spalle come per dire "non me ne frega"

<<Natasha se vuoi ti sparo io, ma con una pistola d'acqua, va bene?>> mi dice

Io lo guardo e rido <<potrebbe andare bene anche quella>> gli rispondo divertita <<ok ho fatto possiamo andare>>

<<lo sai che il tuo ragazzo sta rompendo il ca**o con me ?>> mi dice

<<bene, alla grande>> dico con il pollice in su <<non lo pensare>>

<<Natasha, dai rispondilo, io non voglio essere menato da lui>> mi implora.

<<tranquillo non succederà, lo sai che ti proteggerò sempre.>> ed è così, acchiapperei le mazzate pur di proteggere tutte le persone che mi stanno care. 

<<lo so che mi proteggi>> mi dice abbracciandomi e questa volta ricambio.

<<dai su andiamo>> dico dandogli una pacca sul c**o.

<<aja, monella>> dico con quella vocina isterica e mi schiatta dalle risate.

È un ragazzo che da quando l'ho conosciuto mi ha cambiata la vita. Gli voglio bene come un fratello, ci siamo sempre aiutati. Come l'ho conosciuto? Eh questa è una bella storia...

Flashback

Sono arrivata a scuola mi siedo al mio solito posto, cioè al primo banco e lontana da tutti.

<<buongiorno ragazzi>> entra la prof di matematica <<iniziamo a prendere il libro e iniziare con gli esercizi>> continua a dire.

Questa prof è la mia preferita, amo la matematica e fortunatamente non vado male, quindi visto che questa prof è str***a, perché prende di mira i ragazzi. Quindi potrei dire che sono fortunata a non essere presa di mira.

Sentiamo bussare la porta e entra un ragazzo biondo con occhi azzurri, vestito con una tuta grigia e scarponi bianchi.

<<buongiorno, professoressa sono Aloch>> dice il ragazzo

<<ah eccoti, pensavo che non venivi più. Ragazzi questo è Aloch un nuovo compagno di classe>> ci dice la prof e tutti noi lo salutiamo. <<prego prendi posto>> dice ancora la prof.

Quindi vedo che prende posto e io lo fisso, non so perché, però sembra un ragazzo troppo timido, pauroso e mi incuriosisce.

<<ragazzi chi è tanto gentile da aiutare Aloch con il nostro programma? Così lo aggiorniamo>> ci domanda la prof e vedo che nessuno risponde.

Cos'è successo che nessuno vuole aiutare? Vabbè decido così di alzare io la mano.

<<ah bene la signora Natasha si è offerta, sempre gentile sei cara>> e io la guardo sorridendo << Aloch mettiti vicino a Natasha così ti aggiorna la signorina>>

Vedo Aloch alzarsi e venire da me e si siede vicino a me <<piacere Aloch>> si presenta e mi porge la mano << piacere Natasha>> stringendogli la mano. Dopo qualche secondo che ci siamo scambiati gli sguardi, seguiamo la lezione.

Fine flashback

Tutto è partito che sono stata l'unica che l'ho aiutato.

Stiamo scendendo da casa e mentre chiudo la porto mi attira la chiamata di Aloch che mi prende per la manica

<<Natasha abbiamo un problema >> mi dice e io non capisco così alzo lo sguardo e lui mi indica un punto.
Guardo il punto indicato e vedo il mio ragazzo seduto sul parabrezza con la braccia incrociate e la sua faccia mi dice che è tanto arrabbiato.

Ca**o e adesso?

Vedo che viene incontro a me e mi tira un ceffone in faccia <<come ti sei permessa di andare a casa con Aloch tra l'altro >> mi dice arrabbiato.

Io ho lo sguardo abbassato, mi tocco la guancia che mi pulsa e non ho il coraggio di alzare lo sguardo.

<<scusa non volevo farti arrabbiare >> gli dico tenendo sempre la testa abbassata.

<<e tu Aloch? Cosa hai da dirmi? Sei proprio un grande amico>> gli dice a Aloch. 

Vedo Aloch che non gli rivolge lo sguardo dalla rabbia, perché ha visto che mi ha dato il ceffone.

<<Aloch tranquillo rispondigli è colpa mia, me lo sono meritata>> tranquillizzo Aloch, poi guardo il mio ragazzo e gli dico :<< non prendertela con lui, è colpa mia, gli ho detto io di venire>> .

Dopo che ho tranquillizzato, saliamo in macchina per andarci a fare un giro per Caserta. Vedo Aloch dallo specchietto retrovisore destro e vedo che è incazzato.

Ecco sono inutile in questa vita, faccio solo arrabbiare la gente e li faccio soffrire.

Sento una stretta sul polso sinistro e caccio un urlo dal dolore. <<aja ca**o mi ha fatta male>> dico a Oleg. Togliendo la stretta di Oleg da braccio e mi massaggio.

<<che hai fatto Natasha?>> mi domanda con una faccia furiosa.

Io mi limito con una sola risposta:<<nulla>> e non lo rispondo più.

La ragazza che sfidava il mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora