Non riesco a togliermi la sensazione provata abbracciata a Fede. Sono sempre stata bene con lui, ma è diverso questa volta. Mi vesto e mi trucco. Elia è pronto. Usciamo promettendo a René di portarla fuori domani sera. Arriviamo a piedi davanti casa di Fede. Sono già fuori. Ben scuote la testa
L: perché mi guardi così?
B: vestita e truccata, quasi non ti riconoscevo. Stai molto bene.
L: grazie.
Andiamo a piedi in paese. C'è il solito locale ed entriamo a prendere un po' di bottiglie di birre. Usciamo verso il lungo mare. Ci sediamo nelle panche parlando dei progetti che hanno i ragazzi e scherziamo con Elia per la famosa ragazza. Fede si siede sul muretto, mi prende un braccio.
F: hai freddo, vieni qua.
È vero, mi sono dimenticata la giacca.
Mi attira a se mettendomi tra le sue gambe, con la schiena appoggiata al suo petto e mi abbraccia passando le sue mani sulle mie braccia. Gli blocco le mani con le mie.
Fede e silenzioso, ha qualcosa che non va. Ben ed Elia invece sono loquaci.
E: Ben lo sai che Fede ha picchiato un ragazzo una sera?
B: non ci credo!
F: Elia, fai anche tu come tua mamma?
E:Non hanno mai voluto dire perché!
Me lo ricordo bene, cosa è successo. Avevo 14 anni. Eravamo in paese con la solita compagnia. Piacevo ad un ragazzo, Mattia conosciuto quell'anno, non ne volevo sapere di lui e glielo avevo detto. Aveva 16 anni. Stavamo camminando e lui, ad un tratto, mi ha preso e spinto in una via baciandomi.
Lo avevo respinto dicendogli di smetterla. Mi aveva stretta a lui sibilando che ero una stupida. Gli avevo urlato di mollarmi immediatamente. Ricordo la mano di Fede che mi afferrava strappandomi dalle sue braccia e un pugno volare secco nel viso del ragazzo. Stupito andò diretto a casa. Non abbiamo mai detto nulla per paura che i miei non mi lasciassero più uscire.
B:ma come lo sai?
E: i genitori del ragazzo, il giorno dopo andarono a lamentarsi dai suoi di Fede e i miei erano là. Federico uscì andando diretto a casa del ragazzo. Mattia poco dopo disse ai suoi genitori di lasciare perdere che avevano chiarito. Ricordo che mio papà chiese a Lucrezia se sapeva il motivo della lite, ma lei disse di no.
F: il ragazzino aveva capito che gli conveniva lasciar perdere.
E: Fede, lo sai che Lucrezia lo ha preso a sberle appena voi ve ne siete andati via? C'ero anch'io, mi ha fatto promettere di non dire nulla a nessuno.
Lo guardo male
L: questa regola vale ancora!
F:perché?
L: chiarimenti.
F: Elia tu lo sai?
E: siii ero là e ho sentito.
L: Elia ti picchio.
F: dimmelo e tu non minacciare tuo fratello.
E: un pomeriggio ci ha trovato soli ed ha iniziato a dire di tutto su di te insultandoti, dicendole che voleva vedere, senza di te, lei come si sarebbe difesa. Lei si è girata e gli ha mollato una sberla che lo ha spostato e gli ha detto di sparire. Penso che se solo Mattia reagiva Lucrezia lo massacrava dallo sguardo che aveva. È sparito spaventato. Non ho più visto mia sorella così.
F: Lucrezia, lo hai incontrato ancora?
L:no mi ha evitato.
Fede sospira e mi dà un bacio in testa.
E:dai ditemi cosa è successo?
F: niente di grave, per fortuna. Aveva importunato tua sorella un tantino troppo e mi è partito l'embolo.
Ben guarda Elia e poi noi. Elia lo guarda e scoppia a ridere.
E: li stai osservando da oggi. Si Ben, sono sempre così quando sono insieme, a parte quando c'era quel cretino di Leo. Gli ultimi anni con René, stessa cosa. Ma lei è piccola e non ci fai molto caso. Tutto nella norma.
B: ah ok. Fede perdonami se te lo dico davanti a lei, ma dubito che Emma capisca il vostro rapporto.
L: ha ragione Ben. Non voglio creare gelosie inutili.
F: finché non arriva, faccio quello che voglio!!
Torna a stringermi verso di lui scaldandomi.
F: perché l'hai picchiato?
L: ti aveva insultato.
F: ah, non per la minaccia?!
L: anche.
Mi tira i capelli
L: piantala stronzetto.
F: mi hai insultato.
L:io posso.
Giro leggermente la testa per guardalo.
Mi dà un bacio sulla guancia. Si sofferma con le labbra sulla mia guancia. Una sensazione dolcissima mi pervade la mente e lo stomaco. Per pochi secondi ci guardiamo.
Sento Elia e Benji ridere. Li guardo
L: cosa c'è?
E: niente, tranquilli continuate pure. Ben mi serve una spalla per quella ragazza che sta arrivando. Ma chi è quella con lei?
Si avvicinano.
Elia si incanta a guardare la ragazza nuova. L'altra si ferma e lo saluta.
R: ciao Elia in passeggiata? Ti presento mia cugina Francesca e mio fratello Albert.
Elia è letteralmente rapito dalla nuova ragazza, è decisamente carina e giovane. Lei ricambia il suo sorriso e non si mollano più con lo sguardo. Mi presento.
L:piacere Lucrezia, loro sono Federico e Benjamin, scusa non ricordo il tuo nome.
La ragazza mi sorride
R: Rachele.
Dà la mano a Fede e poi a Ben...soffermandosi su di lui spudoratamente.
L: ragazzi, sabato faccio una festa da me per il mio 23mo compleanno. Avete voglia di venire? Verso le otto. Senza impegno.
Si parlano
Albert mi sorride.
A: ok grazie. Francesca molla il ragazzo è troppo grande per te.
E: oddio quanti anni hai?
Fran: sedici
E: guarda che ne ho 18.
R: cosa? Ma io te ne davo minimo 23!!!
E:no, sono più giovane.
A fatica non rido.
Rachele guarda Ben e lo elargisce di un sorriso malizioso.
R: tu non hai 18 anni?!
B: no 25.
R: bene.
A: ok io 24, Federico a occhio anche. Fatto il censimento possiamo andare verso casa?
Ci salutiamo.
F: ok avete fatto conquiste. Elia non avevi 21anni?
E: credo di essermi innamorato di Francesca. Grazie Lucri per sabato. Il fratello non è male per te.
F: no! E' antipatico.
E: allora trovale tu qualcuno!
F:no, resta zitella e a casa con i tuoi.
L: grazie Fede, bella prospettiva.
Federico ride.
L: Ben ci sei sabato? Vieni alla festa dai.
B: volevo andar via domani, ma Morena mi ha detto che non c'è nessun problema. Magari mi fermo fino a domenica, se va bene a Fede, non vorrei fare il terzo incomodo.
F: lo sai che mi fa piacere, non dire cazzate.
B: basta che non dia fastidio ad Emma.
Li osservo, si scambiano uno sguardo che non capisco.
L: non sei solo Ben, ci sono io e Rachele mi sa che ti fa compagnia volentieri.
E: Ben ho bisogno di te sabato alla festa, ti prego. Mi devi aiutare con Francesca.
L: ok, capito, alla fine resto con Albert.
Fede mi tira i capelli e mi morde l'orecchio.
F: ho detto di no.
L:aiaaa. Ma la smetti? Giuro che ti butto in mare. Voglio proprio vedere la tua ragazza com'è. Giuro che se non mi piace te lo dico!
B: ne avresti il coraggio?
L: in realtà no Ben. L'importante sia felice lui.
Ben mi sorride.
E: dai andiamo
Ben ed Elia si girano e iniziano a camminare.
Fede mi sposta in avanti , scende, si appoggia al muro. Faccio per andare ma mi blocca e torna a stringermi a lui appoggiando il viso tra i mie capelli. Sento il suo respiro sul mio orecchio.
F: ancora un attimo ti prego...
Il mio cuore parte a battere improvvisamente all'impazzata, mi sento avvampare. Vorrei girarmi e abbracciarlo. Cosa sta succedendo??
L: Fede cosa hai stasera? Posso girarmi?
Alzo lo sguardo. Ben si è voltato, mi fa segno di girarmi verso Fede e mi mima 'ha bisogno di te' poi prende Elia e torna a incamminarsi.
Mi giro. Guarda a terra. Gli prendo il viso.
L: Fede, guardami, cosa hai?
Mi guarda. In quel preciso istante capisco una cosa che mi trafigge come un fulmine, partendo dalla testa, passa per la gola, cuore, stomaco e si espande lasciandomi sotto shock: lo amo!! Gli ho sempre voluto bene, ma ora lo AMO e l'attrazione fisica che ho per lui è terribile. Fede appoggia la testa sulla mia spalla. Lo stringo a me accarezzandogli la testa.
Il mio piccolo Fede.
La mia mente torna nuovamente indietro nel tempo. Aveva 15 anni, era insieme ad una ragazza conosciuta in spiaggia ed aveva litigato con lei. Venne da me chiedendomi di andare con lui, non gli chiesi nemmeno perché. Andammo alla capanna in pineta. Non parlava, mi teneva solo per mano, tremava. Quando fummo dentro lo abbracciai e lui mi disse
F: è una stronza! Non ha capito nulla di me.
L: sicuramente è vero, allora mandala fanculo e basta, non voglio vederti così.
Restammo così, abbracciati finché smise di tremare. Poi alzò la testa ringraziandomi. Mi prese per mano e tornammo verso casa. Prima di uscire dalla pineta si fermò, mi sorrise e mi diede un bacio veloce sulle labbra.
F: grazie, sei l'unica che mi capisce senza dover parlare più di tanto. Peccato non abitare vicino tutto l'anno.
L: probabilmente andiamo d'accordo perché ci vediamo solo d'estate. Il mare fa strani effetti.
Si mise a ridere
F:scema!
L: però ora ridi.
A distanza di 10 anni è qua nuovamente tra le mie braccia, ma con la consapevolezza di amarlo.
L: ok non parli. Posso aiutarti?
Mi stringe ancora più forte sospirando.
F: lo stai già facendo. Come al solito, il mare, fa strani effetti.
L: scemo, non rubarmi le battute!
Iniziamo a ridere.
Mi guarda e per l'ennesima volta il suo sorriso mi blocca il cuore.
F:grazie.
Guarda dietro di me, mi da un bacio veloce sulle labbra.
F: andiamo, altrimenti poi pensano male.
Mi prende per mano iniziando camminare.

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Il cuore in vacanza
FanfictionMare, spiaggia,vacanze,amicizie,amori, baci, batticuori e dolori, per poi ritrovarsi ogni anno sullo stesso posto a raccontarsi l'anno passato e presente, ma quest'anno qualcosa cambia.