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Dopo un po' arriva Elia con Francesca e si mettono in uno sdraio vicino. Iniziano a baciarsi, Ben mi sorride e mi dice piano
B:Che dici se andiamo?
Elia si gira e si accorge di noi.
L: andiamo a casa? Restate in giardino al limite.
F: volentieri.
Parliamo con Rachele e Albert. Loro restano mentre noi quattro andiamo a casa ed Elia accompagna Francesca a casa tra un'ora.
Vado a salutare Giovanni e Mattia.
G: ciao ci si vede. Posso chiederti una cosa?
L:dimmi.
G: ma tra te e Fede non c'è mai stato nulla?
L: niente di quello che pensi tu. Ma per quanto mi riguarda, molto di più di quello che ho sempre pensato.
G: vuoi dirmi che hai capito solo ora di essere innamorata di lui?
Mi sorride.
M:ma io il tuo numero lo posso avere? potrei aiutarti a dimenticare.
Sbuca Ben
B: no! Andiamo Lucri.
Mattia lo fulmina e Giovanni ride.
L: Ciao ragazzi.
Prendiamo un taxi.
Elia e Francesca si mettono nel dondolo. Io e Ben ci sediamo nel marciapiede.
L: non ti piace Mattia?
B: no! No e Fede mi ha scritto di tenerlo distante.
L: ti ha scritto?
B: si ho visto prima in taxi.
Cerco il mio telefono e trovo un suo messaggio
F: ''perdonami, avrei voluto passare più tempo con te per poterti parlare e salutare con calma. Ho visto che te la cavi da sola, ma il mio istinto mi porta comunque a difenderti: stai distante da Mattia! Grazie per la pazienza che hai portato in questi giorni. Ti voglio bene. Cerca di essere felice. Chiedi scusa a tutti per non riuscire a salutare, soprattutto a René. Fede.''
Gli mostro il messaggio.
Lui mi mostra il suo.
F: '' ci vediamo a casa. Ho capito perché l'hai baciata. Sistema discutibile, ma ha funzionato. Se ti fermi stalle vicino, ma non troppo, salvo tu non decida di frequentarla seriamente. Trattala bene o ti uccido e tieni distante quello stronzo di Mattia da lei. Ti spiegherò perché''
L: Ma è sempre così Emma o si è puntata con me?
B: diciamo che è abbastanza gelosa. Era prevedibile. Fede con te è diverso, si è accorta e ti teme. Te l'ha portato via di forza. È stata l'unica soluzione nella sua testa.
L: spero solo che lo ami come merita e che lui sia felice con lei.
B: e tu sei felice?
L: ci proverò e tu?
Non risponde ha uno sguardo malinconico.
Mi avvicino e gli do un bacio sulle labbra veloce. Sorride
L: ecco bravo.
B: l'hai fatto. Potrei prenderci gusto. Che dici andiamo a letto?
L:cos'è? Una proposta indecente?
Scoppia a ridere.
B: no, ma se vuoi vengo a dormire con te senza far nulla.
L: saresti così bravo?
Si siede e mi prende il viso.
B: no, sei troppo bella e non mi sei indifferente. Anzi ti dirò di più: inizi a piacermi un po' troppo e per questo domani vado via. Sta succedendo tutto velocemente e siamo tutti confusi. Stiamo rischiando di confondere sentimenti ed emozioni che stiamo provando con il rischio di farci male.
L: hai ragione. Noi stiamo scherzando per sdrammatizzare, ma è un attimo lasciarci andare per poi farci male.
Lo abbraccio.
L:però una cosa è certa. Ti voglio bene Ben. Grazie, senza di te in questi giorni sarei morta. Fede è fortunato ad averti come amico.
B: grazie anche a te per la compagnia, anche tu mi hai salvato. Sono contento di averti conosciuto. Però io e te ci vediamo a Bologna.
L: si volentieri. Dai andiamo a dormire e lasciamoli soli.
Andiamo in camera. Non riesco a dormire. Quante volte ci chiamavamo e lui mi raggiungeva in cortile a qualsiasi ora. Piango.Mi giro e rigiro e arriva mattina. Alle otto scendo e poco dopo arrivano tutti gli altri. Ben ringrazia e saluta tutti. Lo accompagno in stazione
B:grazie Lucri.
Mi da due baci.
L: ecco il treno. Ciao Ben
Ben si avvicina alla porta.
Odio i treni, odio le stazioni e accompagnare le persone. Una lacrima mi scende. Il treno parte e lui dal finestrino mi manda un bacio. Gli faccio il cuore con le mani e si mette a ridere.
Torno a casa.
Il resto della settimana passa lento. Con Ben ogni tanto ci sentiamo velocemente. Fede non mi ha più scritto e io non mi permetto di far nulla. Mi manca da star male e spero solo che tornare a casa attutisca il tutto.
Al ritorno chiamo Eleonora la mia amica. Ci troviamo e le racconto tutto.
El: perché non mandi a Fede un messaggio?
L:non mi sembra il caso.
El:secondo me lo devi vedere fuori da quel contesto. La puoi capire cosa è veramente. Anche lui.
Restiamo a parlare ancora un po'.
È passato un mese. È l'ultima settimana di settembre. Oggi Ben viene a Bologna per lavoro e ci troviamo.
Ci troviamo in centro davanti al un locale.. Esco da lavoro e corro. Lo vedo.
B:eccoti.
Mi abbraccia.
L:che bello rivederti.
B:come stai? Dai che andiamo a pranzo. Offro io.
Entriamo ci sediamo.
L: dai raccontami cosa stai facendo?
Mi parla del lavoro e dei nuovi progetti che hanno in ditta. Riceve una telefonata. Guarda il numero e sorride
B: ciao, si sono arrivato. Alla prima occasione te la faccio conoscere. Si anche tu. Ok a dopo.
Lo guardo meglio. È tranquillo. Sguardo luminoso, sorriso dolce. Mette giù e scrive un messaggio. Ennesimo sorriso poco dopo. Alza lo sguardo.
B:bhe perché mi guardi cosi?
Incrocio le braccia sorridendo.
L: a quanto pare la terapia d'urto non serve più. Mi sfugge qualcosa?
B:si è una delle cose che ti volevo dire.
L: su dai sono troppo curiosa.
B: hai presente il discorso che ci siamo fatti in disco l'ultima sera? Quando sono tornato l'ho chiamata. L'ho vista e gli ho detto quello che provavo.
L: vuoi dirmi che lei non lo sapeva? Io avevo pensato ad una storia finita.
B: no, ero convinto mi vedesse solo come un amico. Me lo aveva anche sottolineato una sera dopo che io avevo tentato di baciarla. In realtà pensava, volessi avere solo una avventura con lei e non voleva soffrire.
L: quindi?
B: eh ...siamo insieme e sono felice. Vuole conoscerti!
L: oddio vuole farmi fuori anche lei? Gli hai detto che siamo soli amici?
Scoppia a ridere.
B: veramente vuole ringraziarti perché parlando con te mi sono deciso di dirgli tutto e vuole conoscerti perché l'ho incuriosita.
Mi sposto di una sedia e lo abbraccio contentissima per lui.
L: Ben sono felicissima per te. Mi fa piacere conoscerla.
Gli suona nuovamente il telefono
B:Si sono a pranzo. Ti aspetto allora.
Gli da l'indirizzo del posto.
Mette giù e continua a parlarmi di lei.
B: tu come stai?
L: lavoro solito. Spero di cambiare.
Mi punta il dito verso il cuore.
B:parlavo di questo.
L: batte.
B: ok allora respira a fondo perché sta arrivando Fede.
Mi manca l'aria.
B: ecco appunto non fare così. Lui non lo sa, doveva trovarsi con Emma ma a quanto pare non può e sembra nervoso. Non volevo dirtelo ma temevo questa reazione. Respira dai.
L: io vado via.
B:troppo tardi
Mi fa segno verso la porta.
Fede mi vede, si ferma. Mi alzo e mi avvicino con il cuore a mille.
Lui di colpo mi abbraccia, talmente forte che mi fa quasi male. Trema.
Gli accarezzo la schiena. Mi mette una mano tra i capelli e mi spettina
F: cosa fai qua? È da quando sono arrivato che ti penso.
L: calmati, cosa succede?
F:ora mi passa. Sono contento di vederti.
Non mi molla.
B: scusate devo andar via?
Si allontana, ma non mi lascia un attimo con lo sguardo. Si siede in parte tenendomi la mano.
F: perché siete qua?
B: perché avevamo voglia di vederci?! Tu perché qua?
F:ha avuto un imprevisto al lavoro, ci troviamo più tardi, se mi passa il nervoso.
Arriva un messaggio di Eleonora.
E: "ciccia possibile che abbia visto Fede? "
Gli scrivo cosa è successo.
E:" vedo se arriva una persona e vi vengo a salutare se  riesco. Salutalo intanto''
L: Eleonora ti saluta, ti ha incrociato ma non era sicura fossi tu. Se riesce passa.
F: tu come stai? Lavoro? René?
Gli racconto un po' di cose sul lavoro, su miei fratelli, evitando di dire come sto. Ordiniamo. Cerco di essere il più possibile tranquilla, ma non so più cosa dire o chiedere. Mi salva Ben iniziando con lui un discorso di lavoro. Questo mi permette di respirare e osservarlo con calma. Lo amo!!! Dannazione amo ogni sua espressione, come parla, come si muove, ogni minima parte del suo essere. Vorrei poterlo toccare. Mi perdo nei suoi occhi azzurri che mi guardano mentre parla. Mi rendo conto che non li sto nemmeno seguendo con il discorso. Mi arriva un calcio da Ben che mi fa tornare velocemente con i piedi per terra.
Il cameriere mi ha portato il piatto e io non mi sono nemmeno resa conto. Mangiamo. Arriva Eleonora. Fede si alza e la saluta.
E: Fede è una vita che non ti vedo. Sempre bello uguale ..anzi meglio direi. E questa stupenda creatura chi è?
Guarda sorridendo Ben.
L: ti presento Ben. Lei è Eleonora. Non la badare è un tantino fuori.
El: già, sono in pò così. Non ho detto nulla di strano in fin dei conti..PER ORA.
Guarda Fede con una espressione che non mi piace.
El: finalmente vi siete visti al di là di quella CAZZO di spiaggia. Sarei arrivata prima, ma ero in caffetteria, quella davanti l'ottica.
La guardo male sperando non spari cazzate!

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