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Raggiungiamo gli altri.
R: vi siete persi? Siete lenti voi due. Vi stavate baciando per caso?
E: René a volte dovresti imparare a farti gli affari tuoi!!!
Fede la prende dalle spalle di Ben buttandola sulle sue.
F: devo correre?
Inizia a farlo mentre lei gli urla che la fa cadere.
B: Elia ..
E: ok capito
Elia aumenta il passo lasciandoci dietro.
B: Lucri pensi di farcela?
L: cosa avete visto?
B: quanto basta. Ma ti ha detto qualcosa?
Gli racconto cosa ci siamo detti.
B: no, non lo capisco. Non ha senso. Mi dispiace per te. Andiamo va, perché rischio, in assurdo l'interrogatorio se ci vede parlare, come ieri sera! E' meglio che  domenica mattina me ne vada o rischio di litigarci.
L: con chi?
B: Con Fede.
L: no Ben. Non perdere la sua amicizia per una ragazza. Ci tiene a te.
B: si anche a te ci tiene, è più geloso di te che di Emma. L'hai visto prima come ci ha guardato male?
L: si, mi fa sorridere, lo faceva anche quando eravamo piccoli. Lui poteva farmi di tutto, da picchiarmi per gioco a baciarmi, gli altri non potevano avvicinarsi che si incazzava.
B: si, mi pare che tu non eri tanto diversa.
Rido
L: no. Mi divertivo a fargli dispetti di tutti i tipi, quanto a consolarlo e coccolarmelo quando aveva qualcosa.
B: non capisco ...
L: cosa?
B: niente lascia stare. Comunque se hai bisogno di me per qualsiasi cosa ci sono ok?
L: grazie Ben sei un tesoro.
Fede sta tornando indietro con René e si ferma davanti a noi.
R: dai lumache muovetevi, andiamo a casa.
L: prova a scendere e camminare con le tue gambine, vediamo quanti ci impieghiamo.
Arrivati davanti casa di Fede ci salutiamo.
B: a domani ciao.
René se li bacia e si arrampica su Elia che inizia a camminare, Ben va verso casa lasciandomi sola con Fede.
L: ok vado buona notte.
Va verso casa.
Resto ferma per un po' a guardalo con il cuore in frantumi. Quando arriva dalla porta lo chiamo
L: Fede..
Si gira
F:dimmi?
Con tono serio gli dico
L:TORNA IMMEDIATAMENTE QUA!
Torna indietro ridendo
F: cosa vuoi? Che bello risentire quel tono con me.
L:chiudi immediatamente quei dannati occhi azzurri! Me lo devi, l'ultima volta l'hai fatto tu!!
Pensa un attimo e guarda il cielo
F:azz è vero!
F:l'ultima volta, mi hai quasi annegato in mare.
L: fallo e basta. Non muoverti, qualsiasi cosa faccio.
F: porca puttana ora mi becco un pugno secco nello stomaco.
Uno dei nostri stupidi giochi era questo: a turno, quando litigavamo o eravamo arrabbiati, dovevamo chiudere gli occhi e subire una punizione o uno sfogo senza reagire. L'ultima era toccata a me. Mi aveva buttato vestita in piscina.
Chiude gli occhi mettendo le mani davanti alla pancia. Posso guardalo senza essere osservata. Domani non potrò fare più nulla, dovrò stargli distante, evitare di scherzare o fare battute o semplicemente soffermarmi a guardarlo. Mi aumenta l'agitazione mista a rabbia. La tentazione di buttarlo a terra con un pugno c'è.
F: e allora?
Presa da uno raptus mi avvicino e gli do un bacio sulle labbra.
Mi stacco, ma la voglia di lui è troppo forte, gli prendo il viso e lo bacio dolcemente, mordendogli piano le labbra.
Fa per abbracciarmi ma mi stacco di colpo con una scossa in corpo.
L: buonanotte Fede.
Scappo via di corsa raggiungendo Elia e René. Non ho il coraggio di girarmi.
L:Elia, Fede è entrato in casa?
E:no è fermo immobile con le mani in testa. Cosa state combinando voi due?
Non rispondo ed entro in casa correndo in camera. Cosa stiamo facendo? Basta, domani torna tutto come prima. Mi arriva un messaggio di Fede
F: '' un pugno mi avrebbe lasciato con più fiato...''
Gli rispondo
L: "Era troppo scontato un pugno..''
Ne scrivo subito un altro
L: ''William Shakespeare:
Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
Buona notte Fede''
Lo invio. Lo rileggo. No, cosa ho fatto!!! Sono impazzita???
Faccio per annullarlo ma compare la spunta azzurra. Troppo tardi!!
Resto con il telefono in mano tremando, risponde.
F: ''Evan Esar : Il bacio..un trucco della natura per interrompere il discorso quando le parole diventano superflue. Buona notte Lucrezia, anzi buon compleanno piccola ''
È mezzanotte.
L:'' grazie...''
Rileggo tutto e ripenso alla serata. Sono confusa, cosa ha capito? Cosa gli passa per la testa, cosa è successo stasera? Io so sicuramente di essere innamorata persa, cosa farò? Nulla, non devo fare più nulla e dire nulla. Entrano Elia e René. Mi saltano addosso e mi fanno gli auguri. Entrano anche mamma e papà. Dopo un po' escono e resta René. Mi abbraccia e mi tocca i capelli.
R: dormo con te.
Trattengo le lacrime, ha capito che non sto bene, come al solito. Ci mettiamo sotto le lenzuola e spengo la luce. Si accoccola a me. Dopo un po' mi dice
R:lo ami vero?
L: dormi tesoro. Non ti preoccupare per me.
Ci svegliamo con mia mamma che ci chiama entrando
M: dai che andiamo in spiaggia.
René salta su di corsa.
L: dormo ancora un po', arrivo dopo.
M:ok.
Escono e resto a letto. Non voglio andare in spiaggia. So che potrei trovarlo. Ma non posso fare a meno, i miei mi aspettano. Giro per casa come una nevrotica fino alle dieci e mezza. Rispondo ai vari messaggi di auguri. Mi arriva un messaggio di Ben
B: ''dai esci. Non puoi scappare.''
L:''non voglio!''
Dopo cinque minuti suona il campanello, apro.
Ben è appoggiato allo stipite della porta e mi sorride.
L: uff...è arrivata?
B: si, quindi non mi abbandonare con loro per favore. Loro sono andati in spiaggia. Sapevo che eri qua.
Sospiro. Prendo la borsa mare e chiudo la porta.
Mi abbraccia
B: sorridi e buon compleanno bellissima donna.
Mi da due baci.
L:grazie. Andiamo.
Mi prende sottobraccio
B: sorridi e respira a fondo. Magari ti è simpatica.
Arriviamo nel mio ombrellone. Con la coda dell'occhio vedo Morena, una ragazza distesa nello sdraio e Fede di spalle in piedi.
R: eccovi!!! Lucri è arrivata Morena, vieni.
Metto giù la borsa e mi tolgo il copri costume.
René mi porta sotto l'ombrellone di Fede. Morena mi fa un sorriso.
M:Lucrezia, tesoro ciao. Diventi sempre più bella. Buon compleanno.
Mi abbraccia e mi da due baci.
M: Emma, ti presento Lucrezia, l'amica d'infanzia di Fede.
Emma si siede. Capelli lunghi, castani, occhi azzurri. Bella, un bel fisico.
E: piacere e auguri. Ho sentito parlare di te e delle estati qua.
F: da chi scusa?
Lei lo fulmina con lo sguardo
E: da te no di certo! Morena, durante il viaggio, presa dai ricordi delle passate vacanze, mi ha raccontato un po' di cose.
Manca solo mia mamma e siamo apposto.
M: Fede, non gli fai gli auguri?
Fede si avvicina
F: auguri Lucrezia.
Mi da due baci velocissimi e si siede nello sdraio con Emma. Lei gli mette le braccia attorno alla vita da dietro e appoggia il viso sulla sua spalla guardandomi. L'ho già vista da qualche parte possibile?!
R:chi viene a fare il bagno con me?
Guarda Ben con i suoi occhioni verdi ammiccando.
B: mmm...come si fa a dirti di no se mi guardi così?
Lei si arrampica in braccio e lo bacia.
Allunga una mano verso di me.
R:vieni?
L: si arrivo. Morena, Emma, stasera mi farebbe piacere avervi a casa da noi. Facciamo la solita festa con un po' di vicini. Venite?
M: certamente tesoro.
L: bene sono contenta. Emma, Fede venite?
Fede guarda Emma
E: preferirei una serata con te Fede. Sono quasi due settimane che non ci vediamo. Poi vedi tu cosa preferisci.
Fede è in crisi lo vedo. Sorrido.
L: non è un problema, è giusto che stiate insieme, capisco. Ok scusatemi vado in acqua, andiamo piccoletta.
Mi giro e vado verso il mare. Mi infilo in acqua. Inizio a nuotare presa dal nervoso. Mi sento chiamare da Elia. Mi rendo conto d'essermi allontanata tanto da riva.
E: Torna indietro.
Torno indietro ma sono in difficoltà. Inizio a piangere e vado sotto. Mi fermo. Due braccia mi prendono per la vita. Ben!
B: respira. Agganciati a me che torniamo indietro insieme. Sfogati ora.
Mi appendo al suo collo singhiozzando.
L:scusami.
B: non ti scusare, ti capisco.
Appoggio il viso sul suo collo, si gira e mi da un bacio in testa.
B:hei, guarda che non sono insensibile alla tua bellezza, smettila di baciarmi il collo.
L: scemo.
Si mette a ridere e mi calmo. Elia si avvicina con René brontolando.
Fede è in piedi e mi sta guardando, Emma gli prende la mano e lo fa stendere buttandosi sopra di lui. Lo bacia.
René nell'orecchio mi dice
R: sei meglio tu.
L: René smettila con sta storia. Guardali, si vogliono bene, se Fede è felice lo siamo anche noi ok?
Non mi risponde e ci mettiamo a giocare a palla. Elia fa segno a Fede di entrare. Lui parla con Emma ed entra. Prende in braccio René. Lei lo abbraccia e lo bacia. Si avvicina e mi guarda male.
F: se impazzita prima? Ho preso paura quando ti ho visto andare a largo
L: non è successo nulla.
F: Perché è arrivato Ben per fortuna!
Con la coda dell'occhio vedo Emma entrare in acqua. Si ferma in riva.
L: io esco, ho freddo.
Mi stendo al sole. Emma torna sullo sdraio guardandomi. Dopo un po' arriva René.
R: Ben ed Elia hanno trovato Francesca e Rachele e Fede e tornato da quella là uff.
L: facciamo un castello dai.
Si mette anche mio papà.
P: bella la ragazza di Fede. Vengono stasera?
R: lei non vuole. Perché sono due settimane che non lo vede.
Mentre parla fa una faccina buffa imitandola
P: René, non ti piace?
R:scusami, è un anno che non lo vedo, mica doveva venire solo. Anche se non sarebbe una brutta idea.
P: mi sembri un po' gelosa piccola. È la sua ragazza.
Stizzita schiaccia una torre con la paletta. Poi mi guarda con aria sadica
R:faccio una buca e la seppellisco dentro.
P: poveretto quel ragazzo che ti prende.
Scoppiamo a ridere. 

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